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 Oggetto del messaggio: Elaborazione e digitalizzazione "Caravelle" SNCF (Jouef)
MessaggioInviato: mercoledì 17 aprile 2019, 17:56 
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Buonasera.
Costretto a casa per qualche giorno ho deciso di dedicarmi ad un progetto che meditavo da tempo: l'elaborazione e digitalizzazione delle automotrici SNCF serie 4750 della Jouef, unico modello non italiano a cui sono particolarmente affezionato a causa dei ricordi di quand'ero ragazzo. Queste automotrici infatti, dal 6 Ottobre 1979 - data della riapertura della linea Cuneo Nizza - circolavano in Italia raggiungendo Cuneo ed era facile vederle in stazione in sosta prima della ripartenza verso la Francia. Bei tempi: la linea era appena stata riaperta, Italia e Francia ferroviariamente parlando andavano molto d'accordo e c'erano grandi speranze per il futuro... E qui mi fermo! Torniamo ai modelli. Comincio con il dire che ritengo, per l'epoca in cui sono stati concepiti, siano modelli progettati in maniera eccellente: i carrelli contigui di motrice e rimorchiata avevano gia la possibilità di basculare longitudinalmente realizzando il distanziamento solo in curva, il tetto era separabile dalla cassa, consentendo l'accesso all'assieme telaio - cassa (ulteriormente separabile) dall'alto. Inoltre
i fari, che erano solo abbozzati e senza illuminazione, erano simulati con una piccola parabola all'interno che, una volta rimossa, mi ha consentito di perforare la plastica fino a 2mm di ampiezza per l'incasso di luci led a T. In definitiva, quindi, mi è sembrato da subito un modello che veramente "chiedeva" di essere elaborato. Unico punto dolente: la penosa motorizzazione Jouef, che oltre ad un motore impresentabile e di potenza molto bassa presenta anche una trasmissione "tutta aperta", con un albero di trasmissione che prende il moto dall'ingranaggio motore e lo trasmette agli ingranaggi delle ruote attraverso una vite senza fine, poggiando proprio sugli ingranaggi stessi e risentendo quindi delle minime variazioni di quota degli assali, che sono fissati ai carrelli attraverso boccole in plastica molto lasche. Insomma, 'na schifezza.
Dopo aver studiato un po' le varie possibilità ed aver tratto spunto da alcuni forum di colleghi francesi, ho deciso di:

1. riprodurre la cabina solo sulla rimorchiata utilizzando una cabina di 636 Roco inutilizzata che avevo da tempo e modificandola un minimo per l'esigenza; la cabina della motrice non è riproducibile a causa del carrello motore che occupa tutto il volume dietro i finestrini frontali;

2. forare le sedi dei fari bianchi e rossi ed inserire in esse appositi led a T acquistati sulla Baia; realizzare in uguale maniera il terzo faro (da controllare poi con F1);

3. completare i fari con le ghiere che, per i bianchi, sono state acquistate in un negozio di modellismo francese (fotoincisione), per i rossi sono state realizzate in proprio in quanto al vero sono di foggia diversa;

4. rendere accettabile l'interno, che è comunque sbagliato nelle forme dei sedili, attraverso la verniciatura del pavimento in grigio e l'applicazione delle tendine arancioni ai finestrini; illuminare gli interni con led attraverso la funzione F2;

5. applicare le condotte dei freni sui panconi di estremità e le tendine parasole nelle cabine (più chiuse sul lato ove non si realizza la cabina per ovvio motivo);

6. realizzare per la rimorchiata prese di corrente su entrambi i carrelli. Dotare entrambe le unità di decoder LAISDCC a 8 poli(F0 avanti e dietro, F1 per terzo faro e F2 per illuminazione interna);

7. Soprassedere sui vetri non a livello, tergicristalli e predellini non metallici, da riprodurre eventualmente in un secondo momento;

Allego qualche foto della lavorazione e del risultato. A disposizione se dovesse essere argomento di interesse per l'approfondimento di qualcuno.
Buona serata


Allegati:
Commento file: A luci spente per poter osservare le ghiere di diversa tipologia
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Commento file: L'interno della rimorchiata con l'arrivo dei fili dai carrelli: una piastrina ha messo un po' di ordine
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9 (Copy).jpg [ 47.68 KiB | Osservato 9046 volte ]
Commento file: I fili sono fermati dal bullone passante e rinviati attraverso due buchi sul telaio, laterali al perno di fissaggio del carrello
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8 (Copy).jpg [ 42.44 KiB | Osservato 9046 volte ]
Commento file: La presa di corrente realizzata sui carrelli della rimorchiata
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Commento file: Il terzo faro è stato fissato con Vinavil. Come gli altri fari nelle rispettive sedi.
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Commento file: Tutto il cablaggio elettrico, il decoder e la piastrina di derivazione con resistenze SMD sono alloggiati nel sottotetto
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5 (Copy).jpg [ 45.01 KiB | Osservato 9046 volte ]
Commento file: Il vano passeggeri (al momento assenti)
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4 (Copy).jpg [ 40.72 KiB | Osservato 9046 volte ]
Commento file: L'altra cabina non è riprodotta poichè contiene il motore: tendine abbassate
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3 (Copy).jpg [ 50.43 KiB | Osservato 9046 volte ]
Commento file: La cabina realizzata su base cabina 636 Roco ha le tendine parasole più alte
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Commento file: La cabina realizzata su base cabina 636 Roco
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Ultima modifica di badpilot il giovedì 18 aprile 2019, 13:34, modificato 1 volta in totale.
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 Oggetto del messaggio: Re: Elaborazione e digitalizzazione "Caravelle" SNCF (Jouef)
MessaggioInviato: mercoledì 17 aprile 2019, 20:37 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 14:10
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Ciao
ti faccio i miei complimenti !!
Anni fa avevo digitalizzato per un amico una doppia , anche noi legati ai ricordi della linea del Tenda ;

i tuoi interventi sono molto ben riusciti !!
ciao
Andrea


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 Oggetto del messaggio: Re: Elaborazione e digitalizzazione "Caravelle" SNCF (Jouef)
MessaggioInviato: giovedì 18 aprile 2019, 10:14 
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Iscritto il: mercoledì 3 giugno 2015, 15:36
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Grazie Andrea,
felice che il mio lavoro possa aver trovato il gradimento e l'interesse di qualcuno. Certo, rimangono da fare i vetri a livello, i predellini, i tergicristalli, i carrelli e il sottocassa. Ma è un po' come una ristrutturazione di casa: cominci e poi, mano a mano che vai avanti, ti vengono in mente ulteriori miglioramenti... E rischi di non finire mai e di ritrovarti con 100 lavori incompiuti.
Per ora le caravelle stanno così: ne avrei pure altre due da poter accoppiare, tenuto conto che al vero questi complessi binati credo potessero viaggiare in comando multiplo fino a 7, ma affronterò l'idea alla prossima sosta forzata!
Un saluto a Ventimiglia, altra località ferroviaria precipitata nel baratro di questo incomprensibile abbandono del ferro. RIcordo ancora quella meravigliosa piattaforma girevole con le francesi bitensione pronte ai mille treni che arrivavano e partivano da quei binari... Oggi una tristezza infinita.
Alle prossime, ciao

Luca


Ultima modifica di badpilot il giovedì 18 aprile 2019, 13:38, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Elaborazione e digitalizzazione "Caravelle" SNCF (Jouef)
MessaggioInviato: giovedì 18 aprile 2019, 10:23 
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Iscritto il: martedì 9 settembre 2008, 9:45
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Località: Breil sur Roya
badpilot ha scritto:
tenuto conto che al vero questi complessi binati credo potessero viaggiare in comando multiplo fino a 7

Erano accoppiabili in comando multiplo fino a 3 unità (6 casse).
Stasera da casa posto qualche foto di lavori simili, c'è un posto all'interno dove si può installare agevolmente una presa 8 pin per decoder, sembra fatto apposta.


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 Oggetto del messaggio: Re: Elaborazione e digitalizzazione "Caravelle" SNCF (Jouef)
MessaggioInviato: giovedì 18 aprile 2019, 17:56 
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Cita:
Erano accoppiabili in comando multiplo fino a 3 unità (6 casse).


Probabilmente inserendo un'X4900 si arriva anche a 7 casse, forse Badpilot faceva riferimento a questo.

Complimenti, elaborazione molto pulita e ben riuscita. Ma per la motorizzazione, hai lasciato la sua originale?

ciao

Marco


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 Oggetto del messaggio: Re: Elaborazione e digitalizzazione "Caravelle" SNCF (Jouef)
MessaggioInviato: giovedì 18 aprile 2019, 18:58 
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Iscritto il: martedì 9 settembre 2008, 9:45
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Località: Breil sur Roya
Ci sono queste due asole perfette per tenere in ordine i fili se si vuole installare una presa nem (LaisDcc 860001).

Allegato:
6-DSC_0003.JPG
6-DSC_0003.JPG [ 208.38 KiB | Osservato 8829 volte ]


il cablaggio interno, sottopavimento

Allegato:
2-DSC_0602.JPG
2-DSC_0602.JPG [ 251.13 KiB | Osservato 8829 volte ]


ho preparato un blocco dove inserire i led a misura della disposizione dei fari, per operare le saldature fuori cassa

Allegato:
3-DSC_0623.JPG
3-DSC_0623.JPG [ 244.24 KiB | Osservato 8829 volte ]


si ottiene questo

Allegato:
4-DSC_0625.JPG
4-DSC_0625.JPG [ 245.33 KiB | Osservato 8829 volte ]


per le prese di corrente utilizzo la classica molla recuperata dai floppy disc 3,5"

Allegato:
7-IMG-20180111-WA0014.JPG
7-IMG-20180111-WA0014.JPG [ 243.37 KiB | Osservato 8829 volte ]


Modello piuttosto rognoso da aprire e chiudere....


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 Oggetto del messaggio: Re: Elaborazione e digitalizzazione "Caravelle" SNCF (Jouef)
MessaggioInviato: giovedì 18 aprile 2019, 23:53 
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Località: Bologna
Cita:
Probabilmente inserendo un'X4900 si arriva anche a 7 casse, forse Badpilot faceva riferimento a questo.


Confermo che accoppiando 3 binati stessa serie si arrivava a 6 casse, ma erano compatibili pure con le X4900 che erano a tre casse, potendo raggiungere quindi 7 casse in totale come massima estensione a comando multiplo. Scusate, mi ero espresso in maniera poco chiara.

Cita:
Complimenti, elaborazione molto pulita e ben riuscita. Ma per la motorizzazione, hai lasciato la sua originale?

Gazie per l'apprezzamento. Il motore l'ho cambiato con un 12v generico medio, chiuso e sigillato (a differenza dell'originale che ha gli avvolgimenti in bella vista). Di suo è decisamente silenzioso ma la trasmissione, ragazzi, è una guerra persa: rumorosissima! Non sono ancora soddisfatto per cui non escludo di modificare ancora questo carrello motore...

Cita:
Ci sono queste due asole perfette per tenere in ordine i fili se si vuole installare una presa nem (LaisDcc 860001).


Sì Alpiliguri, avevo considerato anche questa opzione. Ma poi ho fatto la prova sottotetto e ho visto che ci sta un sacco di roba grazie alla consistente curvatura del coperchio, quindi ho portato i fili sopra attraverso il vestibolo che si trova proprio sull'attacco carrello e da li in poi ho lavorato "sopra".
Interessante la dima per i led: io ho rischiato un po' di più presentandoli direttamente nella sede definitiva e saldando anodo e catodo del collegamento in serie "in loco". Ovviamente ho usato i led che hai rappresentato tu in foto e, per i fari bianchi e rossi, ho usato una resistenza SMD in serie da 4,7 Kohm, mentre per il faro centrale una da 2,1Kohm. In questo modo i fari anteriori e posteriori hanno una luminosità a adeguata ed il faro centrale "spara" un po' di più. A montaggio avvenuto ho pennellato abbondantemente led e conduttori con un bel nero Puravest, tanto per ottenere in un sol colpo isolamento luminoso ed elettrico.
Per la striscia led interna ho usato due resistenze SMD in serie per un totale di 3,2 Kohm e mi sembra che la luminosità sia adeguata. Nel dubbio, poi, ho dotato la motrice di apparato "stay alive" Lais, mentre la rimorchiata di un condensatore da 100pF.

Concludo aggiungendo che ho trovato in rete un negozio francese che fornisce gli interni (da verniciare) di motrice e rimorchiata a 15,00 euro. Se si volesse proprio fare anche l'interno uguale al modello reale...

Luca


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 Oggetto del messaggio: Re: Elaborazione e digitalizzazione "Caravelle" SNCF (Jouef)
MessaggioInviato: venerdì 19 aprile 2019, 7:53 
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badpilot ha scritto:
e da li in poi ho lavorato "sopra".

Hai fatto bene perché così non hai i fili a spasso quando richiudi, se dovessi rifarlo farò così, eliminando la presa. Soluzione che ho usato su delle Picasso Jouef, che hanno il tetto apribile con lo stesso sistema.
Trovi anche dei kit per rimotorizzare I-PROD, ma piuttosto cari, costano come un modello usato.
Bel lavoro.


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 Oggetto del messaggio: Re: Elaborazione e digitalizzazione "Caravelle" SNCF (Jouef)
MessaggioInviato: venerdì 19 aprile 2019, 18:11 
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alpiliguri ha scritto:
badpilot ha scritto:
e da li in poi ho lavorato "sopra".

Hai fatto bene perché così non hai i fili a spasso quando richiudi, se dovessi rifarlo farò così, eliminando la presa. Soluzione che ho usato su delle Picasso Jouef, che hanno il tetto apribile con lo stesso sistema.
Trovi anche dei kit per rimotorizzare I-PROD, ma piuttosto cari, costano come un modello usato.
Bel lavoro.


Grazie mille Alpiliguri!
Ho visto il kit di cui parli ma credo di aver capito che, alla fine, consista solo nel motore da sostituire mantenendo la trasmissione originale, che è alla fine il vero problema. Peraltro a un prezzo folle, come giustamente notavi.
Ho invece dimenticato di dire che su ciascuna delle ruote del carrello motore ho sistemato un doppio anello di aderenza Roco, poichè la flangia esterna della ruota, che conteneva l'anello originale già abbondantemente provato, è finissima ma molto profonda. E questo ha causato, dopo alcune manovre in cui l'ho un po' maltrattata, una sua deformazione sufficiente a farmi zoppicare la motrice. Con il doppio anello ho ottenuto un'ottima aderenza e superato il questo problema.


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 Oggetto del messaggio: Re: Elaborazione e digitalizzazione "Caravelle" SNCF (Jouef)
MessaggioInviato: mercoledì 1 giugno 2022, 18:35 
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Buonasera.
Riprendo il mio stesso tread di qualche tempo fa per proporre il confronto tra le Caravelle elaborate "vieille Jouef" e quelle appena uscite, di nuova produzione Hornby Jouef. Dettagli migliorati senza dubbio, ma a mio parere le vecchiette non sfigurano. E poi... Ho potuto illuminare gli interni poichè il motore era solo su un carrello ( anche se abbastanza rumoroso). Nelle nuove, doppia trasmissione cardanica con imbarazzante presenza nel vano passeggeri, non illuminato di conseguenza.
Allego un paio di foto.
Buona serata

Allegato:
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 Oggetto del messaggio: Re: Elaborazione e digitalizzazione "Caravelle" SNCF (Jouef)
MessaggioInviato: mercoledì 1 giugno 2022, 20:08 
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Ciao ...hai ragione , non sfigurano ma ...la differenza si vede ....
bella la tua elaborazione , complimenti
Ciao
Andrea


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 Oggetto del messaggio: Re: Elaborazione e digitalizzazione "Caravelle" SNCF (Jouef)
MessaggioInviato: sabato 11 giugno 2022, 18:12 
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Iscritto il: giovedì 10 gennaio 2013, 17:18
Messaggi: 396
Ciao, nell'ultimo numero di loco revue, c'é un articolo sull'illuminazione delle ultime caravelle e migliorie varie, tra cui le porte che sono state parecchio criticate in questa nuova versione. Io non le ho ancora prese ma aspetto la nuova sfornata.


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 Oggetto del messaggio: Re: Elaborazione e digitalizzazione "Caravelle" SNCF (Jouef)
MessaggioInviato: domenica 12 giugno 2022, 6:20 
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Iscritto il: martedì 1 agosto 2006, 21:43
Messaggi: 383
Località: FE
Mi sono perso questo filetto perchè negli ultimi tre anni mi sono dedicato al navale.
Bellissimo lavoro lineare e pulito (anche istruttivo per me).
Le "vecchiette" non sfigurano affatto e per certi aspetti sono anche superiori se la meccanica moderna è così invasiva.
Probabilmente alcuni facili ritocchi con poca fatica innalzerebbero il già alto livello: la colorazione delle ruote, la sostituzione dei corrimani con filo metallico più sottile e (se non si vogliono rifare ex-novo) l'apertura delle pareti delle scalette, come ho fatto su questa D342 di una ditta, se non sbaglio, forse ancora non nominabile:
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L'originale:
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Basta fare tanti piccoli fori, tagliare con una lametta, limare e verniciare.
Ancora complimenti,
Rodolfo


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 Oggetto del messaggio: Re: Elaborazione e digitalizzazione "Caravelle" SNCF (Jouef)
MessaggioInviato: mercoledì 15 giugno 2022, 13:58 
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Iscritto il: mercoledì 3 giugno 2015, 15:36
Messaggi: 57
Località: Bologna
Cita:
Probabilmente alcuni facili ritocchi con poca fatica innalzerebbero il già alto livello: la colorazione delle ruote, la sostituzione dei corrimani con filo metallico più sottile e (se non si vogliono rifare ex-novo) l'apertura delle pareti delle scalette, come ho fatto su questa D342


Scusate il ritardo nella risposta. Rodolfo hai ragione, c'é ancora spazio per ulteriori miglioramenti, dai corrimani alla brunitura delle ruote. Sull'apertura delle pareti, effettivamente potrebbe essere un intervento decisamente utile a livello estetico, ma dubito riuscirei a fare un bel lavoro come il tuo sul 342. Molto ben fatto, complimenti.

Cita:
nell'ultimo numero di loco revue, c'é un articolo sull'illuminazione delle ultime caravelle

Wilpu, grazie per la segnalazione: lo cercheró. Ma ribadisco che sulla motrice, causa eccessivo ingombro motore e trasmissione cardanica, illuminare l'interno potrebbe essere controproducente...

Luca


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MessaggioInviato: giovedì 16 giugno 2022, 13:22 
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Iscritto il: martedì 1 agosto 2006, 21:43
Messaggi: 383
Località: FE
Beh, esiste un modo molto più rapido e indolore: la finta lamiera zigrinata dei blister di medicinali e simili o i listelli di legno sottilissimi reperibili nel modellismo navale, in questo carro F della TTMKit li ho usati entrambi:
Immagine
Basta tagliare il pezzettino e incollarlo in sede, poca fatica e nessun pericolo :D
Ciao!
Rodolfo


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