Ha già risposto Franco. Mi limito a qualche precisazione.



Se chiedi ad un elettrauto come mai non funziona la freccia, il fatto che lui ti dica che si è bruciata una lampadina non è una semplice opinione, ma il frutto del suo sapere, che è all'origine del suo mestiere. Così come il fatto che lo Stato possieda il 100% del capitale di un'azienda comporti che questa è statale non è una supposizione, ma una definizione.

Circa lo "status" dell'azienda (e il fenomeno va inquadrato in cambiamentic he hanno interessato tutto il Globo, non solo la nostra italietta), prima FS era un'azienda autonoma che faceva parte integrante della Pubblica Amministrazione (il suo bilancio era un capitolo di quello dello Stato); la situazione si è evoluta di poco con la creazione dell'Ente (solo un maggior grado teorico di autonomia) ed è mutata con la trasformazione in S.p.A., che ne ha mutato la personalità giuridica ma non la proprietà.

A memoria i riferimenti legislativi non li conosco, ma li trovi in qualunque manuale di diritto societario o nei libri di economia dei trasporti. Ti consiglio in particolare il testo dei colleghi Burlando e Musso, che trovo molto attuale.

Praticamente come tutto l'impero ex IRI (Praticamente Finmeccanica) che è posseduto dallo stato, anche se le azinede poi hanno un loro bilancio.. ecc.. Giusto?
Sostanzialmente il proprietario è sempre lo Stato, chi governa è l'amministratore delegato e il CdA, invece di essere in dipendenza diretta del Direttore Generale (e quindi del ministero dei trasporti).

O no?

Ed anche come le Poste Italiane, le Aziende Locali per l'Edilizia Residenziale (ex Case Popolari), e molto altro ancora ...

Nonostante gli interventi di risposta, di cui non nego la validità, continuo ad avere la sensazione che non sia stata effettivamente compresa l’essenza della questione da me posta.
Una volta “essere statale” aveva un significato diverso da “essere di proprietà dello Stato”. Anche ai profani balzava subito all’occhio l’emblema della Repubblica che figurava sui documenti e sui timbri. Ricordo molto bene che uno degli adempimenti fatti nei primissimi giorni del luglio 1985 fu quello di ritirare tutti i timbri per asportare proprio il simbolo della Repubblica. In seguito non furono più emesse o rinnovate le tessere AT e BT distintive dei dipendenti statali e familiari.
Allora se le FS sono statali perché non possono più fregiarsi dell’emblema repubblicano?
E chiedo nuovamente: se il Ministero del Tesoro acquista il 100% delle azioni della "Fabbrica Biliardi Omnibus s.p.a.", la suddetta impresa diventa "statale"? E se ne acquista il 50%, diventa "semistatale"? E se ne acquista il 99% o l'1%?
Ed i dipendenti della ditta diventano a loro volta "dipendenti dello Stato" o rimangono dipendenti privati?
Omnibus

SE la lingua italiana ha ancora un signficato, SE la matematica non è una mera opinione personale, SE le regole di gestione di un'impresa (diritto commerciale e simili) non sono state scritte da un pagliaccio...

... abbiamo che SE un'azienda privata viene acquistata per il cinquanta% + UNO dallo stato (guarda che nella compagine azionistica occorre sempre un "+1" per stabilire chi ha la maggioranza) l'azienda diventa sotto il controllo dello stato e quindi è un'azienda STATALE in quanto l'azionista di maggioranza, ne decide gli indirizzi di gestione economica, mentre l'azionista di minoranza ne segue le sorti (certamente avrà diritti, forse anche di veto, ma non può cambiare l'oggetto sociale, né modificare il capitale facendo entrare nuovi soci se questo significa modificare la quota di maggioranza del socio di maggioranza).
DUNQUE quest'azienda diventa STATALE in quanto lo stato è proproprietario della maggioranza

Viceversa se l'azienda privata cede una quota pari all'1% del suo capitale allo stato si dice che l'azienda resta PRIVATA in quanto la maggioranza del suo capitale è in mani PRIVATE.
Se poi vogliamo sindacare sui termini tecnico-commericiali e di diritto si parla di aziende a capitale MISTO, aziende a PARTECIPAZIONE STATALE, ecc.

Ecco, spero d'averti chiarito definitivamente le idee, sperando nella compresione di eventuali Dott, di diritto commerciale, ragioneristica ecc se ho omesso qualche particolare o se ho dimenticato qualche dettaglio

Sarai stato definitivamente chiaro solo quando sarai riuscito a spiegare perché una azienda che tu definisci STATALE non può esibire l'emblema della Repubblica come le altre aziende realmente statali ed i loro dipendenti.
Grazie. Omnibus

Omnibus,

sono anch'io dello stesso parere tuo, l'emblema della Repubblica, che fine ha fatto?
La dicitura: Azienda Autonoma delle Ferrovie dello Stato ?

Saluti e Buona Giornata

Piero

In soldoni, se un'azienda ha personalità giuridica propria (come una S.p.A.) utilizza i propri loghi e marchi. Se un soggetto invece è parte integrante della Pubblica Amministrazione, espone lo stellone della Repubblica.

Allora è come avevo capito io: le FS non sono statali, ma solamente una azienda privata di proprietà dello Stato attraverso un suo Ministero (Tesoro).
Se è così, siamo perfettamente d'accordo.
Omnibus

Omnibus (puf pant ) poi, a parte, mi spieghi come fai, in termini logici, a sostenere che un'azienda privata è nello stesso tempo statale, spero non basandoti sul cambio di timbri o cerelacche sennò stiamo a posto

Difatti io sostengo (leggere bene quanto scritto sopra) che non è statale, ma di proprietà dello Stato, il che non è per niente la stessa cosa.
Omnibus

Ah e una roba statale a chi appartiene, alla Regina d'Inghilterra? alle colonie Olandesi?
Ma conosci l'italiano? usi correntemente un vocabolario? capisci concetti come proprietà, stato, statale, appartenza, SpA, capitale azionario, ente, azienda, quote di maggioranza, di minoranza, diritto societario, diritto commerciale??? qui bisogna ripartire dall'ABC dell'economia, dalla 1a ragioneria
Mah

Non ho parole. Le FS sono statali eccome: non puoi stiracchiare l'italiano come pare a te pur di avere ragione, suvvia!
Cribbio...
Comunque, al di là della definizione, mi pare che il concetto sia passato
In definitiva, i dipendenti RFI non sono "statali", eccetera eccetera...