Si RICC, il malaugurato incidente di Salerno del dicembre 2005 ha costituito il PRETESTO per chiudere il raccordo. E paradossalmente proprio la mancanza di chiarezza della circolazione promiscua ferrovia/strada, ha contribuito a mettere la parola FINE a questo importante raccordo.
Infatti la tradotta, per non disturbare troppo il traffico, partiva di mattino presto, verso le 6.30, massimo 7.00. Entro quell'ora i vigili urbani dovevano aver sgomberato eventuali auto in sosta e chiuso i cancelletti delle strade secondarie che immettevano sul raccordo (una specie di piccoli passaggi a livello). Nel frattempo arrivava la tradotta, in doppia trazione simmetrica o doppia intercalata. Giunti in prossimità del più importante attraversamento stradale, in cui la ferrovia taglia diagonalmente la strada per immettersi nel viale alberato, i vigili urbani bloccavano il traffico per permette al convoglio di proseguire la marcia.
Imboccato il viale il treno non incontrava altri ostacoli, ma doveva pur sempre viaggiare a passo d'uomo (anche se così non era visto che le due volte che sono stato a Salerno per fotografare il servizio ho dovuto RINCORRERLO a rischio infarto

)
Stessa procedura avveniva al ritorno, questa volta in orario di punta (tra le 8.30 e le 9.30).
Quanto alla sua chiusura: di sicuro non è stato un grosso problema per RFI. Infatti RFI è sempre felice quando si trattad di smantellare, scambi, deviatoi, scali, binari, raccordi, posti di passaggio, tratte ed intere linee ferroviarie. Meno rogne, meno manutenzione.
Non parliamo poi di Chiuditutto SCARGO: questa s'appresta a smantellare 300 scali merci su 360 (e dopo che ne ha fatti fuori circa 200 in pochi anni).
Poco importa, dunque che il Porto di Salerno, PUR con tutte quelle difficoltà d'esercizio movimentasse una coppia di treni container al giorno+ due coppie settimanali di furgoni Sevel.
Felice e contenta è anche l'amministrazione comunale: un impiccio in meno.
Un po' meno contento l'Ente porto e gli spedizionieri. Si perché il traffico merci continua, ma viene appoggiato a Pontecagnano e trasbordato su centinaia di ULTERIORI TIR fino a Salerno, con aggravio dei costi e perdita di tempo tipico delle rotture di carico (ma tanto, con alcune colate di asfalto il problema dell'intasamento veicolare di Salerno si risolverà).