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 Oggetto del messaggio: fotografia ferroviaria
MessaggioInviato: lunedì 30 luglio 2007, 7:16 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
Messaggi: 6773
Località: Regione FVG
Ormai sono passati due anni dalla "circolare killer".
Anzitutto ci sarebbe da dire qualcosa sul fatto che la circolare è un documento interno di un soggetto privato, quindi non ha valore di legge (non può stabilire sanzioni contro terzi).
Forse si può fare il punto legale della situazione, per cui spero che fra i forumisti ci sia almeno qualche laureato in Giurisprudenza (non so se ci sono proprio degli avvocati).
Infatti si dovrebbe essere ormai stabilita una giurisprudenza in materia, in quanto dovrebbero esserci un numero sufficiente di precedenti.
Per cui, quali sono le sanzioni per i "fotografi abusivi" che non si sono piegati all'estorsione di RFI?
Le possibilità da me identificate sono essenzialmente tre:
1) applicare il RD bellico e fascista e considerare le stazioni installazioni militari a tutti gli effetti, con una possibile condanna a non meno di 15 anni di carcere: buona se Polfer e RFI vogliono "mostrare i muscoli", non certo per l'immagine (ammesso che della loro immagine freghi loro qualcosa :? )
2) considerare gli impianti ferroviari come un'area privata a tutti gli effetti, applicando quindi le disposizioni del CP (art. 615bis). Però questo reato è punibile a querela di parte: immaginiamo che bel "casino" sia identificare in 3 mesi chi ha l'autorità di sporgere la querela...
3) applicare le disposizioni del DPR 753/80, ormai depenalizzate. Non mi pare, tra l'altro, che in questo caso sia previsto il sequestro del materiale e persino che la sanzione sia ridicola rispetto all'esosa tariffa di RFI. E comunque non "sporca" il certificato penale.
Ad ogni modo, so benissimo che un sequestro deve essere convalidato da un giudice (non un PM!), non può e non deve essere essere un'iniziativa personale della Polfer e men che meno di RFI (in questi casi, conviene subito chiamare i CC, che sono imparziali).
Allora, chi ha notizie in merito?


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 Oggetto del messaggio: Re: fotografia ferroviaria
MessaggioInviato: lunedì 30 luglio 2007, 8:19 
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Iscritto il: domenica 29 gennaio 2006, 19:26
Messaggi: 2268
Località: Roma Tiburtina linea merci
snajper ha scritto:
Ormai sono passati due anni dalla "circolare killer".
Anzitutto ci sarebbe da dire qualcosa sul fatto che la circolare è un documento interno di un soggetto privato, quindi non ha valore di legge (non può stabilire sanzioni contro terzi).
Forse si può fare il punto legale della situazione, per cui spero che fra i forumisti ci sia almeno qualche laureato in Giurisprudenza (non so se ci sono proprio degli avvocati).
Infatti si dovrebbe essere ormai stabilita una giurisprudenza in materia, in quanto dovrebbero esserci un numero sufficiente di precedenti.
Per cui, quali sono le sanzioni per i "fotografi abusivi" che non si sono piegati all'estorsione di RFI?
Le possibilità da me identificate sono essenzialmente tre:
1) applicare il RD bellico e fascista e considerare le stazioni installazioni militari a tutti gli effetti, con una possibile condanna a non meno di 15 anni di carcere: buona se Polfer e RFI vogliono "mostrare i muscoli", non certo per l'immagine (ammesso che della loro immagine freghi loro qualcosa :? )
2) considerare gli impianti ferroviari come un'area privata a tutti gli effetti, applicando quindi le disposizioni del CP (art. 615bis). Però questo reato è punibile a querela di parte: immaginiamo che bel "casino" sia identificare in 3 mesi chi ha l'autorità di sporgere la querela...
3) applicare le disposizioni del DPR 753/80, ormai depenalizzate. Non mi pare, tra l'altro, che in questo caso sia previsto il sequestro del materiale e persino che la sanzione sia ridicola rispetto all'esosa tariffa di RFI. E comunque non "sporca" il certificato penale.
Ad ogni modo, so benissimo che un sequestro deve essere convalidato da un giudice (non un PM!), non può e non deve essere essere un'iniziativa personale della Polfer e men che meno di RFI (in questi casi, conviene subito chiamare i CC, che sono imparziali).
Allora, chi ha notizie in merito?


dal basso della mia ignoranza legale posso dire solo due cose... esisterebbe una certa libertà di espressione garantita dall'articolo 21 della costituzione, se la fotografia può essere considerata un'arte espressiva... in secondo luogo sono stufo di coltivare questa passione con la consapevolezza che ogni volta che mi reco a fare foto in qualche stazione rischio qualcosa così come se stessi facendo del male a qualcuno o stia mettendo a rischio la vita e/o il lavoro altrui... mi fa schifo questo paese dove il potere preferisce accanirsi contro i poveri sfigati, sono stanco di non poter coltivare a pieno una passione perchè ogni volta che vado a fare foto sto con l'agitazione di chi potrebbe rompermi le scatole...altro che rilassarsi e svagarsi....


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MessaggioInviato: lunedì 30 luglio 2007, 8:53 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 15:41
Messaggi: 1953
Località: Messina
In quanto (modesto) operatore del diritto, mi chiamo fuori dal discorso, che ho già dettagliatamente affrontato decine di volte anche su questo forum e che tra l'altro tende inevitabilmente ad accendere gli animi (anche i miei, che non sono svedese) e a far litigare tra loro persone perbene altrimenti tolleranti e gentili. Siccome non voglio che la cosa si ripeta, e anche per non ripetermi io a mia volta (chè qualcuno si sarà anche stufato delle mie crociate anti circolari), passo la mano. E cercherò anche di non leggere il seguito della discussione altrimenti mi sarà difficile stare zitto. 8) .

Ciao


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MessaggioInviato: lunedì 30 luglio 2007, 13:54 
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Iscritto il: domenica 15 aprile 2007, 23:42
Messaggi: 768
Località: In cattedra
Snajper ti sei già risposto da solo nelle prime tre righe con chiarezza espositiva e normativa.
UP 8)


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MessaggioInviato: lunedì 30 luglio 2007, 16:45 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
Messaggi: 6773
Località: Regione FVG
Utente primadonna ha scritto:
Snajper ti sei già risposto da solo nelle prime tre righe con chiarezza espositiva e normativa.
UP 8)

Io forse sì, ma non so se RFI e Polfer (il che vuol dire lo Stato) la pensano uguale... :roll:
Comunque, e qui rispondo a Tobruk, nemmeno io voglio che un topic si trasformi in rissa. Parliamone come se fossimo ad un seminario giuridico e non in un'osteria. :wink:
Ad ogni modo, in altra parte del forum si accennava che il DPR 753/80 non parla di fotografia ma secondo alcuni essa potrebbe esservi inclusa. Siccome diritto penale l'ho studiato un po' anch'io, posso rispondere qui a chi pensa come sopra: è vietata l'analogia nel diritto penale e amministrativo para-penale. Il fatto deve essere previsto espressamente come illecito.


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MessaggioInviato: martedì 31 luglio 2007, 22:20 
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Iscritto il: martedì 14 marzo 2006, 7:00
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Nel mio girovagare,un bel di' di giugno 2007 mi trovavo in quel di Villa Opicina.
Per Dio.... c'è il pendolino SZ in partenza per Venezia.
Preso l'aggeggio fotografico e subito mi accorsi che il pendolino SZ era presenziato dalla Milizia Polferina.
Con animo avventuriero mi recai nelle loro vicinanze.
Che... posso fare una foto?chiesi al miliziano.
Prego faccia pure,pero' mi deve dare un documento.
Carta Identita' va bene?
Va' benissimo...la risposta miliziana con il petto in fuori.
Passati circa una decina di minuti con il pendolino SZ in partenza,il Miliziano comparve sul balcone del suo ufficio.
Ora Lei puo' fotografare,ma stia attento ai treni e non attraversi i binari...
Minchia,vuoi vedere se non scatto questo mi da' l'olio di ricino?

Morale.Caso strano ma vero;La Polfer di Villa Opicina mi ha chiesto il documento di identita';dopodichè ho potuto fotografare senza problemi.


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MessaggioInviato: mercoledì 8 agosto 2007, 22:29 
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Iscritto il: martedì 14 marzo 2006, 7:00
Messaggi: 1656
Immagine

Ero in postazione trenofotografica vicino a un aereoporto,non sono passati dieci minuti dal mio apostamento trenofotografico quando un
"F 16" mi ha attaccato.
Minchia... che corsa a nascondermi in un rifugio di fortuna


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MessaggioInviato: giovedì 9 agosto 2007, 7:11 
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Iscritto il: mercoledì 16 maggio 2007, 16:25
Messaggi: 1703
Località: Giarre-Riposto sulla CT-ME
E minchia si........ :D da quello che elementarmente si può dire, fotografare tutto ciò che l'occhio percepisce non è reato a meno che non ci sia espressa manifesta contraria intenzione (p.e. davanti le caserme)
Pertanto se gli occhi di ognuno di noi vedono un treno piuttosto che un aereo o un autobus, tutto questo può essere fotografato a meno che fra l'obiettivo e l'oggetto ripreso non ci siano persone (violazione della privacy, ecc, ecc ecc).
Forse la polfer ha voluto "proteggere" eventuali persone affacciate ai finestrini :?: .
Credo che il succo molto ristretto e contornato da faciloneria sia quello anziddescritto.
Tobruk forse non è d'accordo?
Marcello


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MessaggioInviato: giovedì 9 agosto 2007, 7:51 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
Messaggi: 6773
Località: Regione FVG
@ E.636.082: dov'eri? Gli F-16 italiani dovrebbero essere dislocati al Sud, poi ci sono quelli americani di Aviano. Dal profilo, però, somiglia più ad un Harrier (prese d'aria tonde, impennaggi a freccia...

Qualche forumista sa come la fotografia ferroviaria sia disciplinata in altri paesi UE? Mi pare che in Gran Bretagna sia vietata per ragioni antiterrorismo (e lì se hanno anche solo il sospetto di vedere un terrorista, sparano a vista!), non so la situazione in Francia, Spagna, Scandinavia, Est Europa. Non so nemmeno come siano le norme in Slovenia, che pure l'ho dietro l'angolo...

Ho letto, non ricordo dove, che una volta, in Italia, uno che fotografava i treni è stato letteralmente circondato da una pattuglia della polizia con l'appoggio di un elicottero. Sarà una bufala?

Quando qualcuno contesta che se fosse davvero vietato fotografare ci sarebbero dei cartelli viene risposto che non è necessario, basta la legge. Beh, un mio amico, che era stato militare volontario (in fanteria d'arresto, credo), mi ha detto che nei pressi delle installazioni i cartelli di divieto c'erano, eccome! In qualche posto, anche se le installazioni sono ormai dismesse, se ne trovano ancora, perchè non si sono dati la pena di segarli. Siccome la legge che disciplinava quello è la stessa che viene usata per rompere a chi fotografa i treni, i cartelli dovrebbero essere messi anche nelle stazioni. Se cercate su qualche sito o forum di argomento militare, qualche foto di questi vecchi cartelli (ormai illeggibili) ci dovrebbe essere


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MessaggioInviato: giovedì 9 agosto 2007, 8:35 
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Iscritto il: lunedì 9 gennaio 2006, 14:18
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Località: VE - vicolo Corto n° 973
Non so di preciso come funziona in altri Paesi, ma ti posso assicurare che in Austria e Germania non ho mai avuto problemi. L'unico "rischio" è quello di trovare un macchinista particolarmente gentile che quando ti vede fotografare (e se ha tempo) ti invita in cabina per mostrartela e spiegarti il funzionamento, a patto di capire il tedesco... :wink:


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MessaggioInviato: giovedì 9 agosto 2007, 12:59 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 15:41
Messaggi: 1953
Località: Messina
FERROVIANDO ha scritto:
Tobruk forse non è d'accordo?
Marcello


Mi devi scusare, ma ho scelto di non entrare più sull'argomento.

Francesco


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MessaggioInviato: venerdì 10 agosto 2007, 6:59 
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Iscritto il: martedì 14 marzo 2006, 7:00
Messaggi: 1656
Mi trovavo a Amendola,sulla Foggia-Manfredonia,l'aereo si trattava proprio di un F 16,non saprei dirti con precisione se si è alzato per una ricognizione sul posto per la mia presenza o se era solo una prova di volo.
Sta' di fatto che l'F.16 subito dopo il decollo,ha virato verso la mia postazione fotografita per subito scendere e aterrarare in aereoporto.
Il sottoscritto,senza pensarci due volte non ci ha messo tanto a cambiare aria.


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MessaggioInviato: giovedì 16 agosto 2007, 7:33 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
Messaggi: 6773
Località: Regione FVG
E.636.082 ha scritto:
Mi trovavo a Amendola,sulla Foggia-Manfredonia,l'aereo si trattava proprio di un F 16,non saprei dirti con precisione se si è alzato per una ricognizione sul posto per la mia presenza o se era solo una prova di volo.
Sta' di fatto che l'F.16 subito dopo il decollo,ha virato verso la mia postazione fotografita per subito scendere e aterrarare in aereoporto.
Il sottoscritto,senza pensarci due volte non ci ha messo tanto a cambiare aria.

Se l'aereo non era equipaggiato (non si vede bene nella foto), forse lo stavano semplicemente provando. Eri tu che ti sei messo sul suo "corridoio di discesa"... :lol:

Nessuno ha scoperto le norme sulla fotografia ferroviaria negli altri paesi UE diversi da Austria e Germania?


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 Oggetto del messaggio: Re: fotografia ferroviaria
MessaggioInviato: venerdì 17 agosto 2007, 3:28 
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Iscritto il: martedì 28 marzo 2006, 17:03
Messaggi: 32444
Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
snajper ha scritto:
Ormai sono passati due anni dalla "circolare killer".
....... Allora, chi ha notizie in merito?
Per quel che è di mia conoscenza, nessuna disposizione è intervenuta a modificare la normativa esistente già ampiamente sviscerata nelle precedenti discussioni.
Ritengo utile riportare un brano del "Manuale del perfetto fer-fotografo" scritto da un fotografo professionista grande appassionato di treni e ferrovie.
"Fare fotografie in una stazione - State entrando in casa d’altri. La scusa che in realtà è un luogo pubblico non regge, a meno che non vi siate procurati un qualsiasi biglietto ferroviario, che vi autorizza a rimanere all’interno. Siccome in genere non spendiamo un capitale in biglietti solo per curiosare sui marciapiedi, allora dovremo avere un occhio di riguardo. Se la stazione è molto grande e affollata probabilmente non avrete problemi e potrete scattare fotografie senza che nessuno venga a guastarvi la festa. Se la stazione è piccola o poco movimentata allora sarete delle mosche bianche. Conviene in questo caso presentarsi subito dal Dirigente Movimento a chiedere che fare. Presentarsi in U.M. vuol dire nell’ordine bussare alla porta, chiedere permesso, se il Dirigente è al telefono aspettare che abbia finito, salutare specificando chiaramente che siete appassionati, chiedere la cortesia di poter fare qualche foto ai treni in transito o sosta. La risposta che otterrete sarà in genere positiva, al massimo vi tratteranno con sufficienza, ma il vostro scopo è quello di fare foto e del resto non vi interessa. Se il Dirigente è una persona squisita come ne ho incontrate tante inizierà un dialogo interessante con voi che potrebbe portare ad alcuni favori molto importanti: sapere del passaggio di qualche treno merci, sapere orari di manovre e raccordi, ecc… Rispettando sempre l’iter di cui sopra, oltre a presentarvi, potreste già chiedere informazioni su merci e orari. Se lo avrete fatto col giusto tatto ne otterrete sicuramente vantaggio. In certi casi pur avendo ottenuto il permesso, è meglio indossare un gilet ad alta visibilità – va bene anche quello dell’auto – in modo che sia chiara la vostra presenza anche a chi è a bordo di un treno e ovviamente non sa dei vostri accordi con il Dirigente. Questo atto dell’indossare il gilet ad alta visibilità è una pratica inglese, americana e teutonica in genere ed è sempre molto apprezzata: in fin dei conti non avete nulla da nascondere, fatevi vedere bene quindi! Se la stazione dove vi trovate è disabilitata ma presenziata vuol dire che non potreste nemmeno essere lì: è area ferroviaria non aperta al pubblico. Chiedere è quindi d’obbligo. Se la stazione invece fosse impresenziata, l’unica linea da seguire è quella del buonsenso, senza esagerare della possibilità di appostarvi dove meglio volete. Ogni altro modo di fare è sconsigliabile e potrebbe portare a spiacevoli situazioni."
Quindi rispetto e buonsenso possono superare tutti gli ostacoli.
Buone foto a tutti. Omnibus


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MessaggioInviato: venerdì 17 agosto 2007, 13:24 
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Iscritto il: domenica 15 aprile 2007, 23:42
Messaggi: 768
Località: In cattedra
> La risposta che otterrete sarà in genere positiva

In caso negativo rinuncio alle foto. Però indosserò il gilet ad alta visibità come forma di protesta silenziosa ma educata stando ben attento a non superare la striscia gialla del marciapiede.
In caso di fermata impresenziata richiederò l'autorizzazione per le foto tramite fax al D.C.O. specificando bene Nome, Cognome, luogo e data di nascita, durata delle riprese e motivo della richiesta. Copia del fax sarà inviata, per conoscenza, anche alla locale stazione dei C.C. la quale invierà apposita pattuglia come prassi, per mantenere la calma e placare eventuali animi surriscaldati.

Terminate le riprese è d'obbligo passare in U.M. (oppure, tramite il solito fax), al locale D.C.O. per ringraziare della gentile concessione fotografica (siamo in casa d'altri, giusto?.
E' sempre gradito un panettone se sotto Natale, una colomba se sotto pasqua o altro cadeau nel restante periodo dell'anno.


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