Ormai sono passati due anni dalla "circolare killer".
Anzitutto ci sarebbe da dire qualcosa sul fatto che
la circolare è un documento interno di un soggetto privato, quindi non ha valore di legge (non può stabilire sanzioni contro terzi).
Forse si può fare il punto legale della situazione, per cui spero che fra i forumisti ci sia almeno qualche laureato in Giurisprudenza (non so se ci sono proprio degli avvocati).
Infatti si dovrebbe essere ormai stabilita una giurisprudenza in materia, in quanto dovrebbero esserci un numero sufficiente di precedenti.
Per cui, quali sono le sanzioni per i "fotografi abusivi" che non si sono piegati all'estorsione di RFI?
Le possibilità da me identificate sono essenzialmente tre:
1) applicare il RD bellico e fascista e considerare le stazioni installazioni militari a tutti gli effetti, con una possibile condanna a non meno di 15 anni di carcere: buona se Polfer e RFI vogliono "mostrare i muscoli", non certo per l'immagine (ammesso che della loro immagine freghi loro qualcosa

)
2) considerare gli impianti ferroviari come un'area privata a tutti gli effetti, applicando quindi le disposizioni del CP (art. 615bis). Però questo reato è punibile a querela di parte: immaginiamo che bel "casino" sia identificare in 3 mesi chi ha l'autorità di sporgere la querela...
3) applicare le disposizioni del DPR 753/80, ormai depenalizzate. Non mi pare, tra l'altro, che in questo caso sia previsto il sequestro del materiale e persino che la sanzione sia ridicola rispetto all'esosa tariffa di RFI. E comunque non "sporca" il certificato penale.
Ad ogni modo, so benissimo che un sequestro deve essere convalidato da un giudice (non un PM!), non può e non deve essere essere un'iniziativa personale della Polfer e men che meno di RFI (in questi casi, conviene subito chiamare i CC, che sono imparziali).
Allora, chi ha notizie in merito?