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 Oggetto del messaggio: Re: I TRACCIATI - IDEE E PROGETTI PER PLASTICI FERROVIARI
MessaggioInviato: mercoledì 20 febbraio 2019, 8:57 
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Nome: Alessandro Rizzello
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Mi sembra normale che le proposte progettuali siano "neutre"; ognuno potrà adattarle alla marca che ritiene più appropriata, anche mescolando prodotti di marche diverse, in certi casi si riesce ad abbinare prodotti di fornitori differenti senza problemi di circolabilità.

Piuttosto, da lettore di TTM dal n. 1, non posso dire che questo speciale sia per me particolarmente inedito... avrei preferito idee nuove.

Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: I TRACCIATI - IDEE E PROGETTI PER PLASTICI FERROVIARI
MessaggioInviato: mercoledì 20 febbraio 2019, 12:49 
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Località: Massa Finalese (MO)
Per quanto mi riguarda, se non mi scordo, inserisco sempre la marca dei binari che ho usato (posto che di solito mixo un po') e anche Antonio e Andrea spesso lo scrivono (basta leggere bene l'articolo). Poi non sempre a livello grafico si possono inserire i codici dei deviatoi, sarebbero troppo piccoli o troppo impattanti se fatti per essere leggibili. E ricordiamoci che quei disegni in molti casi sono stati fatti anche parecchi anni fa, trattandosi di una raccolta di progetti già pubblicati (abbiamo cercato di inserire progetti pubblicati prima del numero 40) assieme a qualche progetto inedito e ad articoli che reputo molto importanti ed interessanti per chiunque si appresta a progettare un plastico.

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 Oggetto del messaggio: Re: I TRACCIATI - IDEE E PROGETTI PER PLASTICI FERROVIARI
MessaggioInviato: mercoledì 20 febbraio 2019, 14:58 
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Torrino-Pollino ha scritto:
Non sono d' accordo, credo che "perdere tempo" a scegliere, cercare, adattare, sia una delle tante componenti che fanno di un individuo qualunque, un fermodellista, assieme a fantasia, ricerca, adattabilità, il bello sta proprio li, nel costruirsi qualcosa che dia soddisfazione, per dire "l'ho fatto da me".


Che dirti, beato te che hai così tanto tempo a disposizione. Tutti i modellisti, non solo ferroviari, che ho conosciuto nella mia vita da "adepto" li ho sempre sentiti lamentarsi di una cosa: il tempo, che è sempre poco. Ovviamente se si è in pensione non si fa statistica...

Torrino-Pollino ha scritto:
...ad esempio io non uso binari standardizzati, ma solo ed esclusivamente flessibili. Come al vero, cerco di raccordare le curve, adattare il binario al terreno e non viceversa
Cerchiamo anche noi di essere flessibili!


Nel mio intervento non credo di aver detto che bisogna usare i pezzi standard; ovviamente il flessibile è l'ossatura dell'impianto però gli elementi rigidi come i deviatoi, soprattutto quelli curvilinei, obbligano a sottostare a geometrie ben definite.

Bomby ha scritto:
Per quanto mi riguarda, se non mi scordo, inserisco sempre la marca dei binari che ho usato (posto che di solito mixo un po') e anche Antonio e Andrea spesso lo scrivono (basta leggere bene l'articolo).


Io non ho mai detto che non si debbano mescolare prodotti di diverse marche ma che sarebbe più utile redigere una distinta base, come nei disegni tecnici, indicando quantità, modello e locazione della componentistica. Certo, sono scelte editoriali: la stampa costa e se la direzione risorse finanziarie boccia un surplus di pagine, tanto vale lasciar perdere.


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 Oggetto del messaggio: Re: I TRACCIATI - IDEE E PROGETTI PER PLASTICI FERROVIARI
MessaggioInviato: giovedì 21 febbraio 2019, 9:49 
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Iscritto il: martedì 7 febbraio 2006, 9:37
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Buongiorno,
vorrei qui fare qualche considerazione "filosofica" per motivare le scelte fatte in sede di redazione.
Il problema non è il costo della redazione di una "lista componenti", ma la sua reale utilità.
Premesso che normalmente le idee nascono su carta, e vengono poi riportate su CAD, dove ho costruito, come blocchi, i deviatoi della geometria Peco, la nostra scelta è quella di non voler condizionare un progetto ad una "marca". Non utilizziamo di norma cad specifici per la progettazione dei plastici, per cui il disegno dei binari viene "vestito" a colori (acquarelli o pastelli) e poi trasferito con i programmi di grafica, con un impegno non marginale (e, a mio avviso, con un ottimo risultato) da parte del nostro "Capo", Benedetto Sabatini.
Ma questo non significa che, chi preferisce, possa utilizzare materiale d'armamento Roco o Tillig, o addirittura, Fleischmann con massicciata!
Non vogliamo orientare verso uno o altro produttore; l'articolo finale, nel quale esprimiamo alcune considerazioni sui vari sistemi d'armamento disponibili è proprio finalizzato a orientare coloro che volessero scegliere di utilizzare uno o altro sistema di binari, con i pro e i contro….
Del resto, le dimensioni che abbiamo adottato per ciascun progetto sono "libere", nel senso che nella maggior parte dei casi abbiamo ipotizzato dei locali "medi": una cantina o ripostiglio, una camera, o due lati della stessa: variazioni anche modeste degli spazi o della posizione delle porte e finestre nei locali effettivamente disponibili da parte di ciascuno determinano inevitabili esigenze di adattamento, modifica, revisione e validazione del primigenio elaborato.
Poi, dalla mia personale esperienza, poco credo nella adozione pura e semplice dei progetti altrui, soprattutto quando non è esistito alcun rapporto di "committenza", ossia un confronto fra chi disegna e che utilizza poi il prodotto; ciascuno, sulla base delle proprie preferenze, vorrà aggiungere o togliere qualche binario, modificare un raccordo, aumentare o ridurre la capacità di una stazione nascosta; piuttosto, considerando il plastico il frutto di un lungo percorso di rielaborazione creativa, crediamo che le proposte siano prima di tutto, finalizzate a valutare da parte di ciascuno varie opportunità, nel quadro di una sistematica coerenza fra "tracciato", ambiente, possibilità operative, composizioni, nello spirito di verisimiglianza proprio del modellismo.
Ecco perché, rispetto alla "lista delle componenti", abbiamo preferito concentrarsi su altri elementi, apparentemente complementari, ma finalizzati ad illustrare le possibilità operative del plastico: anche la scelta dei progetti è stata incentrata su temi per i quali sia disponibile a livello commerciale (nuovo o usato) e senza troppe difficoltà, il materiale rotabile coerente con l'ambiente e il periodo cui ci si ispira.
Abbiamo comunque voluto includere due temi, il trifase e lo scartamento ridotto, forse lievemente più complessi, ma meritevoli di attenzione: il primo, storicamente relegato al coraggio di pochi "intraprendenti" è oggi reso lievemente più facile della disponibilità di linea aerea e di alcune locomotive ed elettromotrici, il secondo perché costituisce una via per gratificare la nostra passione anche in spazi molto ridotti.
E riguardo a quest'ultimo, il progetto di Galdo è finalizzato a mostrare come, con pochi cambiamenti (in pratica un minimo di italianizzazione del piano stazione), sia possibile ricollocare un progetto austriaco nel mezzogiorno d'Italia; rispetto alla ipotesi, discussa su altro filetto, di modificare il tracciato superiore a mò di S eliminando l'elicoidale, abbiamo desistito per evitare eccessivi disallineamenti dal progetto originario, di cui volevamo conservare il più possibile, nella speranza che, presto o tardi, sia possibile confrontare le belle foto dell'opera in ambientazione austriaca con una di ambientazione italiana.... Tito, se ci sei, batti un colpo!

Infine, abbiamo ritenuto essenziale premettere alcune considerazioni sull'impegno economico e di tempo necessario alla realizzazione del plastico: mi pento di non aver introdotto una scheda riepilogativa, per ciascun progetto, nel quale, con semplici indicazioni (tipo faccine) fosse richiamato il livello di complessità costruttiva, impegno economico, disponibilità di materiale rotabile per ciascun progetto: non c'è nulla di peggio di partire senza aver correttamente valutato il peso di questi elementi, rischiando di trovarsi impantanati in qualcosa destinato a non essere poi finito in tempi "umani"!
Per personale esperienza, se con il tempo a disposizione è già difficile "rielaborare" un progetto adattandolo alle proprie esigenze, considerato come la rilevanza dell'elenco binari è assolutamente marginale rispetto al percorso di progettazione e realizzazione di un plastico, forse è meglio orientarsi verso un plastirama minimo, per avere qualcosa di finito e funzionante in tempi umani!
Scusandomi per chi resterà in tutto o in parte deluso dal fascicoletto, spero di aver chiarito lo spirito con il quale abbiamo selezionato i progetti e redatto i testi di accompagnamento.
Auguro a tutti una buona lettura.


Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: I TRACCIATI - IDEE E PROGETTI PER PLASTICI FERROVIARI
MessaggioInviato: venerdì 22 febbraio 2019, 21:11 
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Iscritto il: giovedì 5 novembre 2015, 22:21
Messaggi: 13
davscarna ha scritto:
Io a Torino faccio fatica a trovare un'edicola (quartieri Santa Rita e Mirafiori Nord) che lo abbia! Però attenzione: non perché sia già finito ma perché - stando alle dichiarazioni del personale - non viene proprio consegnato. Ho provato addirittura all'edicola del centro commerciale 'Le Gru' e nulla.


Ciao, edicola Via Barletta 20 metri da P.zza S. Rita, Carlo disponibilissimo ti trova qualsiasi pubblicazione anche questo quaderno di cui si tratta, a me l'ha richiesto e in 48 ore l'ho avuto, sono rimasto leggermente deluso cmq dai contenuti molto leggeri e poco approfonditi, peccato.


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 Oggetto del messaggio: Re: I TRACCIATI - IDEE E PROGETTI PER PLASTICI FERROVIARI
MessaggioInviato: sabato 23 febbraio 2019, 15:29 
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Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
Messaggi: 3777
Località: Massa Finalese (MO)
In poche pagine purtroppo i dettagli che si possono dare sono pochi: sono spunti, idee... Se un tema affascina si può sempre pensare ad un approfondimento su altre riviste o libri.
Per dire, sulle fcl c'è il bel libro di Pietro Marra, disponibile anche nello shop duegi.

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 Oggetto del messaggio: Re: I TRACCIATI - IDEE E PROGETTI PER PLASTICI FERROVIARI
MessaggioInviato: lunedì 4 marzo 2019, 17:32 
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Iscritto il: lunedì 10 agosto 2015, 1:15
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A. Federici ha scritto:
...e vengono poi riportate su CAD, dove ho costruito, come blocchi, i deviatoi della geometria Peco...


Per cui non avete a disposizione le geometrie RFI, giusto?


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 Oggetto del messaggio: Re: I TRACCIATI - IDEE E PROGETTI PER PLASTICI FERROVIARI
MessaggioInviato: martedì 5 marzo 2019, 19:14 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
Messaggi: 7472
Località: Fabriano
davscarna ha scritto:

Per cui non avete a disposizione le geometrie RFI, giusto?

Quelle vengono usate per la scala 1:1.


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 Oggetto del messaggio: Re: I TRACCIATI - IDEE E PROGETTI PER PLASTICI FERROVIARI
MessaggioInviato: mercoledì 6 marzo 2019, 20:48 
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Iscritto il: lunedì 10 agosto 2015, 1:15
Messaggi: 668
Torrino-Pollino ha scritto:
Quelle vengono usate per la scala 1:1.


Battute a parte io conosco diversi modellisti che progettano direttamente con le geometrie FS/RFI realizzando poi i vari componenti. Se non è modellismo questo...


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 Oggetto del messaggio: Re: I TRACCIATI - IDEE E PROGETTI PER PLASTICI FERROVIARI
MessaggioInviato: giovedì 7 marzo 2019, 9:15 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 8:37
Messaggi: 2857
Località: Roma
Io capisco che quando si prende una posizione, poi, specie in un forum, è difficile tornare indietro perché si pensa di perdere la faccia.
Chi progetta i suoi plastici usando le tangenti di RFI è, evidentemente, una persona fortunata. Per una stazione di modesta importanza dovrebbe avere un locale di almeno otto/nove metri di lunghezza che non tutti hanno.
Credo, pertanto, che siano proprio pochi coloro che fanno plastici con tali geometrie. Anche coloro che usano il "Proto 87" che ho avuto occasione di vedere a Sedan, utilizzano geometrie più sacrificate.
A quanto ho capito anche tu, se hai fatto qualcosa - scusa, non mi ricordo, avrai usato geometrie più "utilizzabili".
E noi, che abbiamo pensato di rivolgerci ad un modellista medio, che sa fare ma non è ancora troppo smaliziato, abbiamo cercato di "dare idee" da adattare al suo gusto, al suo spazio e al suo budget, senza arrivare a fare i sapientoni proponendo stazioni vere. Il che, tra l'altro, sarebbe stato assai più facile riducendo in 1:87 una stazione vera. Ma sarebbe stata una stazione soltanto, e non certamente una "ferrovia" utilizzabile.


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 Oggetto del messaggio: Re: I TRACCIATI - IDEE E PROGETTI PER PLASTICI FERROVIARI
MessaggioInviato: giovedì 7 marzo 2019, 11:25 
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Iscritto il: lunedì 10 agosto 2015, 1:15
Messaggi: 668
andrea (valpambiana) ha scritto:
Io capisco che quando si prende una posizione, poi, specie in un forum, è difficile tornare indietro perché si pensa di perdere la faccia.


Non volevo criticarvi, ci mancherebbe! Pensavo di chiedervi i file Cad con le geometrie RFI per evitare di farmele da me, tutto qui.

andrea (valpambiana) ha scritto:
A quanto ho capito anche tu, se hai fatto qualcosa - scusa, non mi ricordo, avrai usato geometrie più "utilizzabili".


Considerato la mia età anagrafica (sono del '93...) mi ritengo fortunato ad avere avuto almeno un plastico realizzato in passato che non ho mai pubblicato da nessuna parte. Al momento sono in dirittura d'arrivo con la progettazione del nuovo impianto che, per mia fortuna, verrà ospitato in un locale discreto (le misure sono quelle che tu citavi nel tuo intervento). Per mia testardaggine ho deciso di usare interamente il sistema modulare Lima/Rivarossi NEM120 che più di tutti si avvicina alle geometrie dell'infrastruttura RFI.


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MessaggioInviato: giovedì 7 marzo 2019, 11:37 
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Iscritto il: lunedì 10 agosto 2015, 1:15
Messaggi: 668
Comunque ora non vorrei iniziare una seconda polemica ma in passato proprio su questo forum sono stati pubblicati diversi progetti realizzati dall'artigiano Paolo di Pasquale usando geometrie FS in spazi paragonabili ai progetti pubblicati sul manuale in questione...


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 Oggetto del messaggio: Re: I TRACCIATI - IDEE E PROGETTI PER PLASTICI FERROVIARI
MessaggioInviato: giovedì 7 marzo 2019, 12:46 
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Iscritto il: martedì 7 febbraio 2006, 9:37
Messaggi: 1394
Davide,
complimenti per lo spazio disponibile: avere 8-9 m per realizzare un plastico non è da tutti!Nel contempo, in bocca al lupo: realizzare una impresa di questo genere con poca esperienza pregressa non sarà una passeggiata! Io non ce la farei mai e poi mai con il tempo e le risorse che posso dedicare a questa attività ludica, né avrei la costanza di attendere anni per avere qualcosa di utilizzabile.
Riguardo ai binari Rivarossi Lima NEM120.....ti consiglio di lasciare perdere! Per quanto non li abbia mai usati (non ha senso proporre oggi deviatoi con un orribile cuore in plastica, sulle quale si ferma inevitabilmente ogni locomotiva da manovra), troverai giudizi tutt'altro che esaltanti sulle performance di queste componenti.
Per l'appunto, sul binario, la affidabilità e durabilità è essenziale. Utilizzare una produzione da tempo cessata, o "cessa"(ta) come i NEM120 non mi sembra il massimo in tal senso.
L'utilizzo di prodotti artigianali (bellissimi) non rientra negli scopi e nei perimetri che ci siamo dati nel manuale; del resto il manuale è rivolto essenzialmente a chi vuole fare il passo secondo la gamba, su spazi relativamente modesti (al massimo circa 4x4): non parliamo dei basement americani citati in Model Railroader più vicini allo spazio di cui dici di disporre.
Non voglio assolutamente fare una critica a tali prodotti, bellissimi, e che ammiro sommamente, ma ritengo che in spazi domestici, utilizzare deviatoi in scala e comprimere la lunghezza dei binari di circolazione agli spazi disponibili crei uno squilibrio visivo non gradevole.
Infine, una osservazione: non riesco a "sposare" la tua richiesta iniziale "lista della spesa" dell'armamento, con l'eventuale adozione di geometrie reali, che non sarebbero, peraltro, neanche tutte nei cataloghi artigianali! Pensa poi ai deviatoi in curva, che non esistono come tali nelle ferrovie reali, ma sono l'effetto di curvature di modelli sinistri o destri!!!!
Finisco qui, disponibile eventualmente, se lo ritieni opportuno, ad approfondire in privato, senza snaturare il filetto sulla base di esigenze particolari.
Un caloroso in bocca al lupo per il tuo futuro grande plastico, del quale speriamo di vedere presto qualcosa!!


Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: I TRACCIATI - IDEE E PROGETTI PER PLASTICI FERROVIARI
MessaggioInviato: mercoledì 13 marzo 2019, 11:29 
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Nome: Roberto Andresini
Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 22:42
Messaggi: 1079
Località: girovago per TO - CR - MI - BS - MN - PV - PR
Stanga-Tibb ha scritto:
Piuttosto, da lettore di TTM dal n. 1, non posso dire che questo speciale sia per me particolarmente inedito... avrei preferito idee nuove.


Concordo, l'ho preso 2 giorni fa qua a Cremona, sono rimasto abbastanza deluso perché sono tutti schemi già pubblicati sui vari TTM già usciti, speravo vivamente di vedere qualche schema nuovo...


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 Oggetto del messaggio: Re: I TRACCIATI - IDEE E PROGETTI PER PLASTICI FERROVIARI
MessaggioInviato: mercoledì 13 marzo 2019, 12:02 
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Iscritto il: giovedì 8 settembre 2011, 16:07
Messaggi: 512
Località: Nizza - Francia
Ciao a tutti,

Anche io come alcuni ho acquistato questo speciale sui plastici. Nel mio caso posso dire di essere contento, mi ha interessato l'esposizione dei plastici punto a punto in uno spazio così limitato. Tant'è che ho cominciato a sviluppare qualcosa relativo alla stazione di Altavilla, provando a mettere su qualche buon schema "per il futuro". Il mio problema è che 4 binari proprio non riesco a farceli entrare, ciò è probabilmente dovuto all'uso dei deviatoi Tillig. Qualcuno ha qualche idea per poter aggiungere il quarto o è proprio impossibile? Nel frattempo allego schema.

Allegato:
Plastico_Tillig_mini.JPG
Plastico_Tillig_mini.JPG [ 79.55 KiB | Osservato 114185 volte ]


PS. ho evitato di aprire uno specifico topic nella sezione plastici perché questo è per ora solo un'elaborazione di un'idea ben lungi dall'essere messa in pratica.

Gazie a tutti.
Saluti
Luciano


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