Mi auto-quoto perchè ad Er Panza forse è sfuggita la premessa che da il senso a tutto il mio intervento.
Ciao
Francesco

No non mi è sfuggita infatti non ho nulla da ridire e condivido la tua posizione; ho solo fatto delle precisazioni inizialmente rivolte soprattutto a SAFF. Ciao

Non posso fare a meno di pensare che le batterie dovranno essere "scarrozzate" per chilometri e chilometri con quello che ne consegue in termini di peso e posti persi per poi utilizzarle per 300/400 metri
Per evitare 3 pali sia pur vicino al Duomo.
Mi spiace ma non sono affatto convinto anche perchè, tutto sommato, ritengo che noi fiorentini abbiamo anche il diritto di viverci nella ns. città e di "usarla" senza essere espulsi dal centro riservato ai soli turisti ed addetti ai lavori (con pulizie a ns. carico).
Scusate lo sfogo.
Gianni de Bernardis

Non si tratta di istallare batterie sui mezzi per percorrere i tratti senza filo ma di un sistema particolare dotato di una terza rotaia centrale alimentata solo nel momento di passaggio del tram. Questo sistema è stato applicato a Bordeaux nei tratti dove il filo avrebbe avuto maggior impatto visivo. Sinceramente non so se questo possa essere molto più costoso (ad occhio direi di si) ma avrebbe il vantaggio di permettere l'accesso del tram anche in quei siti particolari dove i fili potrebbero disturbare.

Ecco l'esempio di quanto detto prima:
http://www.mondotram.it/appunti_di_viag ... mont/6.htm

Premesso che i lavori sono fermi da questa estate, e che l'unica opera che abbia direttamente a che fare con il tram è il nuovo ponte sull'Arno,
mi sembra prematuro parlare di "fili" in Piazza del Duomo.
E' vero, ci sono rotaie a gola accatastate da più di un anno in vari punti, ma penso che il loro metraggio complessivo non vada oltre a quello delle rotaie antiche presenti sotto l'asfalto in Via Pisana e in Via Bolognese.
Se foste capitati in centro fino al 1996, avreste anche visto l'ultimo scambio in Via Vecchietti.
Il tram, diciamolo, è un pretesto che è servito per realizzare sventramenti e sottopassi assolutamente inutili come quelli in zona Porta al Prato e Fortezza. Il loro unico risultato è stato quello di rallentare e rendere se possibile ancora più pericoloso il traffico veicolare.
Da Piazza Stazione a Scandicci l'intero percorso è stato recintato provocando intasamenti e cambi continui di carreggiata e sensi unici, ne sanno qualcosa tutti quelli che sono costretti a passare per Viale Talenti, dove di settimana in settimana c'è qualche variazione, ma che non ha nessuna relazione col tram.
Il capolinea in Piazza Stazione (e da lì non credo che eventuali vetture andranno mai oltre) è a tre binari con due doppie comunicazioni per invertire il senso di marcia delle vetture. E' interamente recintato, il che lascerà a disposizione degli altri mezzi solo una carreggiata di cinque metri da percorrere in due sensi.
E così sarà anche a Porta al Prato.
Che ci sia in atto da anni una campagna per scacciare dal centro di Firenze abitanti e attività varie è un dato di fatto, ma finora la pulizia etnica era stata effettuata solo attraverso una selvaggia politica dei prezzi e degli affitti.
Insomma, per andare a Scandicci si blocca una città, altro che trasporto pubblico conveniente rispetto a quello privato.
I progetti delle linee 2 e 3 (Careggi e, pare, Viale Europa) prevedono analoghe linee Maginot nei viali, dove per far passare affiancati i due binari (non si capisce perché non se ne imposti uno per senso di marcia) si dimezzerà la carreggiata disponibile.
Non stupiscono le prese di posizione di molti comitati di cittadini, per quanto pilotati ad hoc da forze politiche opposte a quelle al governo comunale.
Insomma, un preteso mezzo pubblico che in realtà non risolverà nulla se non i conti delle imprese e dei politici che lo stanno caldeggiando così com'è.
Da appassionato tranviario, mi sembra che si stia realizzando un'enorme boiata, non certo un servizio su rotaia utile per tutti.
Aspetto repliche soprattutto dai fiorentini.

Sono un fiorentino ma... stranamente, non ho voglia di fare polemiche; vorrei solo chiarire due punti:
- ribadisco che l' alimentazione per la parte non servita da linea aerea è prevista con batterie (questo è stato riportato dalla stampa specificando che un sopralluogo dove è in opera la "terza rotaia" ha dato esito negativo)
- il sottopasso della fortezza non è, almeno fino ad ora, legato al tram ma al desiderio, secondo me errato, di compiacere i signori di Pitti; tant' è che è stato progettato come piazza pedonale ed ho letto che ora vi sono problemi per il peso dei camion (naturalmente per Pitti) che vi sono transitati.

Indubbiamente molte delle polemiche attuali hanno un origine squisitamente politica ed economica personale (negozianti) per cui è difficile fare una valutazione; personalmente propendo per ritenere che i vantaggi siano superiori agli svantaggi e mi domando quali possano essere delle alternative realistiche.
Un cordiale saluto
Gianni de Bernardis

Ho ancora da qualche parte a casa i progetti delle 2 e 3, e le cose stanno proprio così: linea Maginot (quando bastava, al limite, una semplice ringhiera) in cemento armato, binari di corsa sempre affiancati, totalmente in sede propria.
Mi pare che i vantaggi sui percorsi specifici (che non coprono certo tutta la città) siano obliterati dalle strozzature al resto del traffico.
Sono d'accordo anch'io che certi pareri da bottegai siano di parte, ma mi vorrei anche mettere nei panni della gente normale che si sposta per lavoro.
Certo, in molti usano la macchina su tragitti brevi e senza costrutto, ma non si può nemmeno dire che quella roba che chiamano ataf sia meglio.
Corse lente e poco frequenti, affollamento perenne, perfino problemi di sicurezza a bordo. E fanno pagare una corsa un euro e venti...

Quando la pazzia non conosce limiti...leggetevi questo lancio ANSA:
ZCZC0477/SXA
WPP10423
R POL S0A S41 QBXT
TRASPORTI: BONAIUTI, UNA PAZZIA TRAMVIA AL CENTRO FIRENZE

(ANSA) - ROMA, 12 FEB - ''Un tram sferragliante, lungo 32
metri e largo quasi due metri e mezzo sta per passare davanti al
Duomo di Firenze, al Battistero e al campanile di Giotto,
scuotendone le fondamenta e minacciandone la stabilita'''.
Lo affermano Paolo Bonaiuti, portavoce di Berlusconi e Antonio
Tajani, presidente del gruppo di Fi al Parlamento europeo, in
una nota congiunta.
''Se questa pazzia non sara' fermata dal Ministero dei Beni
Culturali, dal Comune di Firenze e da tutte le altre istituzioni
locali interessate - affermano ancora - verra' inferta una
grave ferita non solo a Firenze ma a tutta la cultura italiana,
europea e mondiale''. (ANSA).

COM-SPA
12-FEB-07 17:51 NNNN


E voi che vi preoccupate per pochi metri da percorrere in marcia autonoma...

Siamo al livello di Barani, ma questa è gente in Parlamento... Mah...

Le automobili e gli autobus non gli danno noia?

No anzi. Fanno da rullo compressore e assestano il terreno consolidando le fondamenta dei preziosi edificii.

Infatti. Non si sa chi scegliere tra chi ha progettato un tram con gli stessi ingombri di sede della Direttissima e chi non lo vuole proprio.
Come al solito, nessuna via di mezzo.

Buonasera da InfoAtac - Edizione del 12 febbraio 2007

(ANSA) - FIRENZE, 12 FEB - "Niente alimentazione aerea per la tramvia di Firenze nei pressi di Duomo e Battistero; niente fermata presso il Battistero; velocità molto ridotta nella zona storica della citta". Sono alcune delle prescrizioni indicate dal Comitato tecnico-scientifico per i beni architettonici e paesaggistici del ministero per i beni e le attività culturali, che oggi ha espresso parere favorevole al progetto della linea
tranviaria nel centro storico di Firenze. "Sentiti i pareri dei tecnici e degli enti locali interessati - si legge in una nota - il Comitato ha prescritto ulteriori e specifiche garanzie di tutela perché l'impatto
della tramvia sia contenuto al massimo". "Le misure comportano: a) la mancanza di specifici separatori di sede; b) l'assenza di una fermata presso il Battistero; c) una velocità molto ridotta nella zona storica della città; d) l'applicazione delle provvidenze necessarie a contenere le vibrazioni; e) la minore alterazione possibile dei marciapiedi esistenti, senza ridurli; f) infine, elemento più importante, l'assenza di alimentazione aerea in prossimità del Duomo e del Battisterò'". "Il Comitato - conclude la nota - ha infine raccomandato al Comune di Firenze di 'valutare la possibilita' di utilizzare convogli meno lunghi e pesanti".