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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: lunedì 9 ottobre 2023, 18:13 
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Il campeggio è davvero spettacolare e mi riporta davvero alle sensazioni di quando campeggiavo, giovincello e...anche io già fermodellista.


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: martedì 10 ottobre 2023, 22:49 
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Oggi sono in vena di fantasticherie.

C’era una volta il treno. No, non il Frecciarossa 1000 o il Thalis, che ci sono ancora ma hanno il - appeal di un elettrodomestico ecocompatibile. No: c’era una volta il treno vero, quello a vapore, il mostro corusco e fumido con in testa la locomotiva che vomita fumo, ansima e geme come un nero immenso animale, che si annuncia da lontano con un fischio acuto oppure un rauco ululato, passa rombando sui binari e scompare in un lampo lasciandosi dietro nugoli biancastri dall’odore acre e penetrante. Il treno su cui sembrava sempre di andare molto lontano, seduti su panche di legno, cullati dal ritmico tlan tlan delle ruote delle carrozze Centoporte ogni 36 metri di rotaia.
Quel treno, che noi vecchi abbiamo fatto in tempo a conoscere, era ancora molto simile al suo progenitore che nell’Ottocento aveva cambiato il mondo mettendolo in moto.
Per millenni e millenni, prima dell’arrivo della ferrovia, la velocità dell’uomo era stata sempre commisurata al suo passo, o al massimo al galoppo dei cavalli. Le ruote dei veicoli a trazione animale rotolavano pigramente lungo le vie consolari romane, le distanze si misuravano in migliaia di passi (milia passum, da cui miglio) e per coprirle ci volevano mesi. Poi, improvvisamente, tutto cambia: la macchina a vapore fa la rivoluzione industriale e inventa il treno, che fa muovere sempre più di fretta persone e cose da un capo all’altro del Pianeta.
Fra tutte le novità introdotte nell’Ottocento, la ferrovia è forse quella che maggiormente ha contribuito a cambiare il modo di vivere e di pensare delle persone e di conseguenza più profondamente ha colpito l’immaginario universale. Ancor più che dal mitico e lontano Orient Express, la fascinazione viene alimentata dall’improvviso irrompere della ferrovia nella quotidianità. Il treno è democratico: è diverso - è vero - sedersi su panche di legno o poltrone di velluto, ma si parte e si arriva tutti insieme e si viaggia alla stessa velocità, il che fa meno differenza che non fra chi è condannato a consumarsi le suole delle scarpe e chi viaggia a cavallo o in carrozza.
Prima dell’arrivo della Seicento, ovvero fino all’altro ieri, ci si muove col treno (l’automobile è una cosa da signori). Si sale per la prima volta su un treno magari per andare a combattere una guerra, ma più spesso - per fortuna - è per andare in vacanza, e di quei viaggi si conserva un ricordo avventuroso e indelebile, più concreto della sbiadita foto in bianco e nero che ci ritrae affacciati al finestrino di una Corbellini o di una Littorina color isabella.
Il fascino del treno è svanito con la scomparsa delle locomotive a vapore, condannate all’estinzione dalle tappe successive di quel medesimo “progresso” che avevano tumultuosamente inaugurato. Gli storici di ultima generazione fanno risalire proprio all’invenzione della macchina a vapore l’inizio dell’antropocene, la presente era geologica, segnata dal nefasto impatto delle attività umane sul Pianeta.
Fra le innumerevoli applicazioni della scoperta di Thomas Newcomen e James Watt, la ferrovia è forse tra le meno colpevoli del disastro ambientale col quale dobbiamo attualmente confrontarci, perché ha saputo evolversi fino a rappresentare oggi il sistema di trasporto più ecologico. Consentiteci quindi di rimpiangere il fascino delle locomotive a vapore, meravigliose macchine capaci di trasmetterci attraverso tutti i nostri sensi le stesse emozioni che ritroviamo al cospetto dei vecchi trenini giocattolo: dal sentore di grasso e di carbone al movimento delle bielle che suggerisce una muscolare immagine di potenza, dall’untuosità del nerofumo al calore che si sprigiona dalla caldaia in pressione fino alla straordinaria sinfonia di sbuffi, scoppi, sibili e cigolii che accompagna il sordo stantuffare dei cilindri…


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: domenica 15 ottobre 2023, 17:33 
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Iscritto il: martedì 7 aprile 2015, 17:35
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joker ha scritto:
Oggi sono in vena di fantasticherie.
Fra le innumerevoli applicazioni della scoperta di Thomas Newcomen e James Watt, la ferrovia è forse tra le meno colpevoli del disastro ambientale col quale dobbiamo attualmente confrontarci, perché ha saputo evolversi fino a rappresentare oggi il sistema di trasporto più ecologico. Consentiteci quindi di rimpiangere il fascino delle locomotive a vapore, meravigliose macchine capaci di trasmetterci attraverso tutti i nostri sensi le stesse emozioni che ritroviamo al cospetto dei vecchi trenini giocattolo: dal sentore di grasso e di carbone al movimento delle bielle che suggerisce una muscolare immagine di potenza, dall’untuosità del nerofumo al calore che si sprigiona dalla caldaia in pressione fino alla straordinaria sinfonia di sbuffi, scoppi, sibili e cigolii che accompagna il sordo stantuffare dei cilindri…


Ciao, Giovanni. Il mio intervento ha poco a che fare col modellismo. Infatti mi riferisco soprattutto ai treni reali. Certo, il fascino del vapore è innegabile e irripetibile. A volte parlo con modellisti - più giovani di me - che non hanno mai visto una locomotiva a vapore (per fortuna ora c'è la Fondazione e l'attuazione di treni storici) e mi sembra così strano. Certo, neanche io ho visto chissà quante loco a vapore, per motivi di opportunità più che anagrafici, infatti in vita mia ho preso il treno piuttosto raramente, salvo un biennio in cui ho lavorato a Milano presso una notissima multinazionale come esperto in fisica nucleare applicata alla diagnostica di medicina nucleare o della tecnica di imaging tramite Tomografia Assiale Computerizzata TAC, che faceva allora capolino in Italia e in tale ambito sono stato un pioniere dopo aver lavorato in Inghilterra fianco a fianco col Nobel Mr. Hounsfield, che già aveva una bella età, e spesso da Milano facevo una capatina a Roma col mitico "Settebello". Comunque da ragazzo facevo, cercando di ingannare il guardiano, diverse incursioni al deposito di Roma S. Lorenzo dove c'erano ancora sbuffanti vaporiere. E ricordo bene al deposito di Roma Trastevere le 835, le 740 e 743, le 625. Ricordo ancora, e mi viene da sorridere, che quando frequentavo la sezione dedicata all'Energia Nucleare all'Istituto Enrico Fermi di Roma, a Monte Mario, che proprio alla stazione di Monte Mario sulla linea Roma-Viterbo, ogni tanto transitava una 740 al traino di un merci. Se ero fortunato la "beccavo" durante il quarto d'ora di ricreazione e allora la potevo vedere da vicino. Mi diceva male e provavo disappunto, invece, se la locomotiva passava proprio sotto i finestroni di un'aula magari al terzo piano e io non potevo alzarmi nel bel mezzo di una lezione di elettronica o di fisica per andare a vedere il convoglio e dovevo accontentarmi del rumore che per me aveva un fascino ineguagliabile.. Che tempi!!!


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: lunedì 16 ottobre 2023, 7:19 
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pierpaolo ha scritto:
joker ha scritto:
quando frequentavo la sezione dedicata all'Energia Nucleare all'Istituto Enrico Fermi di Roma, a Monte Mario, che proprio alla stazione di Monte Mario sulla linea Roma-Viterbo, ogni tanto transitava una 740 al traino di un merci.


Tutto vero! All'epoca io abitavo vicino a Piazzale degli Eroi, e vedevo passare il merci sul viadotto di mattoni che ancora oggi scavalca la via Olimpica.
Però non era una 740 a trainarlo, bensì una 625. Una volta la aspettai al varco, alla stazione San Pietro, per fotografarla, ma mi beccò un inflessibile
agente della Polfer che voleva sequestrarmi la Kodak Instamatic.


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: lunedì 16 ottobre 2023, 19:34 
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Quella che vedevo io, alla stazione di Monte Mario era sicuramente una 740 e credo che fosse sempre la stessa macchina.
Di 625 su questa linea, all'epoca, non ne ho mai viste, ma di certo hanno fatto servizio sulla tratta Roma-Viterbo.
Ripeto: che tempi! Spensierati e pieni di sogni!!! Periodo irripetibile perché non si può tornare indietro nel tempo, purtroppo, anche se non ho quasi nulla da rimpiangere o errori "esistenziali" da rimarcare.


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: martedì 17 ottobre 2023, 17:51 
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Ecco qui una chicca in scala 1:87 dal plastico F di Museogiocando: la signorina è appena arrivata al campeggio e ha rizzato la tenda accanto alla sua Volkswagen New Beetle, ma non riesce a trovare qualcosa nello zaino...


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: mercoledì 18 ottobre 2023, 17:37 
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Località: Roma
Caro Giovanni,

vedere foto dei plastici del tuo splendido Museo è sempre un vero piacere.

Si nota una indubbia perizia nell'imitare la realtà e (come nel caso di quest'ultima foto) anche una bella dose di fantasia nel creare situazioni e "quadretti" di indubbia originalità.

Un caro saluto. Pierpaolo


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: mercoledì 18 ottobre 2023, 19:47 
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pierpaolo ha scritto:
Un caro saluto. Pierpaolo

Ricambio, caro Pierpaolo, e spero che riusciamo a coinvolgere nella discussione anche qualche altro amico.
Forza ragazzi, fatevi avanti!


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: mercoledì 18 ottobre 2023, 21:05 
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Buonasera,
Ti ho già scritto in privato quando ammiro la tua opera: ce ne fossero di più di veri Mecenati come te!
Bella la scenetta, come tutto il resto!
Il tuo museo deve essere inserito nella lista delle cose da vedere per ogni appassionato, grazie per la condivisione.
Buona serata
Michele


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: giovedì 19 ottobre 2023, 9:33 
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DEP.SV ha scritto:
Buona serata
Michele

Ricambio e ringrazio!


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: martedì 21 novembre 2023, 9:35 
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Iscritto il: sabato 3 maggio 2014, 18:54
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Finale di Coppa UFFA allo stadio di Piticchio di Arcevia. Sono in campo le squadre della Associazione Amici di Piticchio in maglia amaranto e del Real Montal in maglia bianca. All'89° minuto, quando il risultato è di 2-1 per Piticchio, si accende una furibonda mischia nell'area della la squadra di casa. Salva il risultato il capitano degli amaranto Maurizio, deviando in calcio d'angolo una bordata del centravanti avversario.


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: domenica 16 giugno 2024, 20:37 
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Iscritto il: giovedì 23 dicembre 2010, 19:23
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Ieri ho visitato per la prima volta museogiocando e sono stato travolto dalle cose da vedere, davvero per tutti i gusti, e dall'entusiamo di Gianni (ideatore, fondatore, costruttore, gestore, ecc. del museo)
La visita, con Gianni instancatibile cicerone, è durata due ore ma può essere considerata giusto una introduzione, con migliaia di pezzi da vedere ci vorrebbero giorni!
Da Milano non è propriamente vicino ma vale sicuramente il viaggio e anche la zona è turisticamente valida, il che non guasta.
E' un museo per tutti, grandi e piccini, amanti di treni e auto, ma anche aeri, navi e giocattoli di tutti i tipi


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: lunedì 22 luglio 2024, 7:33 
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Iscritto il: sabato 3 maggio 2014, 18:54
Messaggi: 1670
Mi rifaccio vivo dopo un po' di tempo per mostrarvi gli ultimi progressi di Museogiocando: qui abbiamo l'aggiornamento del diorama della guerra, al quale mancavano i figurini dei soldati americani, la cui colonna è bloccata da un treno deragliato (forse a causa di un bombardamento). Il problema è stato trovare dei soldatini in scala 1:45 che fossero in stato di quiete e non impegnati in combattimenti. Alla fine li ho trovati in Giappone.
Purtroppo il sistema accetta solo immagini a bassa risoluzione, oppure parecchio piccine...


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: martedì 23 luglio 2024, 20:09 
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Località: Venezia
Buonasera,
Ottimo lavoro come sempre!
Forse è ancora da completare, ma, se mi posso permettere un suggerimento, "affonderei" un po' la locomotiva sviata nella massicciata e anche nella strada, così dà l'impressione di essere solo appoggiata ruote all'aria.
Molto realistico il convoglio militare e la posa dei figurini
Cordiali saluti
Michele


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: martedì 5 novembre 2024, 19:00 
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Buongiorno a tutti. Dopo un bel po' di tempo mi riaffaccio qui e subito vi racconto cosa mi ha tenuto (molto) occupato negli ultimi tempi: il trasloco del mio grande (oltre 40 metri quadri) plastico di ambientazione tedesca che avevo costruito a Roma fra il 1982 e il 1990. Era venuto il tempo di liberare quell'appartamento, per cui - sia pure a malincuore - insieme al fidato amico Giorgio lo abbiamo interamente rimosso per trasferirlo in una nuova, apposita sala di Museogiocando a Piticchio. Come potete vedere nelle immagini allegate, purtroppo non si è salvato molto: solo gli edifici e una parte dei binari. Questo accade quando si costruisce un plastico senza pensare che non dovrà rimanere eternamente nello stesso posto. Che serva di monito per tutti gli appassionati: c'è sempre un trasloco dietro l'angolo! Comunque, ormai è fatta: ciò che è stato possibile recupere è oggi imballato in una cinquantina di scatoloni e presto cominceremo l'opera di ricostruzione.
Qui di seguito, ecco un disegno del plastico, realizzato in sopraelevazione, a giro di uno spazio ricavato al di sopra di un corridoio, un bagno e di parte del salone. Poi e abbiamo mia figlia Eleonora, che a sei anni, nel 1987, si affaccia nella zona in cui sorgerà il paese di Elfenheim (terza foto). La quarta foto, scattata la settimana scorsa, mostra Ele nel medesimo posto, dopo la rimozione.


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