san_tino ha scritto:
Confucio diceva:
se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capiscoFranklin diceva:
dimmi e io dimentico, mostrami e io ricordo, coinvolgimi e io imparoQuindi a parte le opinioni ...
ci vuole un pc,tablet o telefonino, altrimenti non ti diverti ....
il quadro sinottico è roba antica, ingestibile e incompatibile con il digitale ... il solito plastico protonico perchè siamo nel 3000 .... in 3 pagine a domanda concreta si è rimasti ad un link e foto (molto interessanti) e al solito Alessandro "zampa di Lepre" che fa da moderatore e la conclusione più corretta di Antogar che alla fine uno fa' secondo le proprie capacità e perchè "tutti siamo fatti a modo nostro e tutti siamo nel giusto!"
Chi ha posto la domanda iniziale (e anche il sottoscritto
![Rolling Eyes :roll:](./images/smilies/icon_rolleyes.gif)
) è ancora nel dubbio ...
E allora io chiedo ma VOI come avete fatto? Potete mostrare le vs soluzioni a noi poveri mortali (che in fondo hanno cmq imparato a fare una saldatura o a collegare due fili senza prendere la scossa
![Laughing :lol:](./images/smilies/icon_lol.gif)
...pur non essendo il loro mestiere ma solo per il piacere di "giocare" con i propri trenini)?
Grazie
Santino
PS: sono esentati dal rispondere Luca Solis e Tz (che hanno già spiegato abbondantemente le proprie soluzioni nelle apposite discussioni) e Roberto Macchi (Etsero) che ha scritto 3 libri sul suo plastico più un altro libricino (molto interessante).
Hai ragione! c'è un amico che chiede info e cerchiamo di rispondere...
Io ho fatto così:
- trazione in DCC: tutte le loco (pochine per la verità
![Rolling Eyes :roll:](./images/smilies/icon_rolleyes.gif)
) dotate di decoder, centralina DCC autocostruita su progetto in rete (ma 100% compatibile con Multimaus Roco), palmare Multimaus compatibile. I vantaggi stanno nel fatto che soprattutto per piccoli tracciati (soprattutto per chi monta tracciati temporanei sul pavimento o su un tavolo), potrai gestire più loco contemporaneamente senza alcun sezionamento.
- scambi pilotati da decoder DCC a gruppi di 4, il vantaggio sta nel fatto che il cablaggio è tutto localizzato nella zona scambi ovvero la terna di cavi di ogni scambi non deve raggiungere il punto di comando.
- sinottico ad interruttori DCC autocostruito, è un Roco compatibile
Ho poi anche acquistato un'interfaccia per PC, anch'essa Lenz compatibile per sperimentare l'utilizzo del PC ma fatti un paio di esperimenti, sono rimasto fedele agli interruttori e alle manopole fisiche.
Cosa consiglierei...
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Trazione DCC senza alcun dubbio. Di centraline ne abbiamo di tutti i gusti, tasche e preferenze. C' è quella spartana che fa installata sotto il plastico, c'è quella fighissima col display tipo quello della macchina che ti dice pure che temperature c'è fuori...
Qui in Italia abbiamo la fortuna di avere chi la centralina l'ha pensata, l'ha progettata e te la vende direttamente per cui i da appassionato di elettronica mi orienterei su questa soluzione soprattutto per un semplice motivo: se hai bisogno di spiegazioni, supporto e consigli, puoi telefonare direttamente al progettista (che ha un forum dedicato)!
Si sta facendo un gran parlare dell' assistenza post vendita delle loco, questi fantomatici cinesi che rispondono quasi in tempo reale, il "quasi" c'è solo per il fuso orario... ebbene vuoi mettere che se hai un dubbio di funzionamento o di configurazione, ti risponde proprio il capo in persona ?
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Scambi e sinottico in analogico ovvero classica terna di cavi che arriva ad un solo punto e batteria di switch o pulsanti che con un circuito a scarica capacitiva pilota i motori (tipo PECO PL-35). Se un giorno dovesse venire la passione per il DCC un po' più avventuroso, buttate via il sinottico e vi trovate già cablato tutto per piazzarci una batteria di decoder per scambi e piloterete anche questi in DCC, sempre con un sinottico
Se poi, in una tempesta di passione tecnologica, dovesse passare allo stadio successivo allora siete pronti a collegare la centralina al PC ed allora le possibilità sono veramente tante.
Ovviamente valgono le regole comuni: anche con un trafo analogico solo soletto, è sempre bene prevedere i sezionamenti delle varie tratte. In un primo luogo le si cortociruitano tutte, in un futuro chissà poi si possono sempre montare sensori di assorbimento.
saluti
![Smile :)](./images/smilies/icon_smile.gif)