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Autore Messaggio
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MessaggioInviato: giovedì 8 marzo 2007, 22:03 
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art 48 segnali della linea e delle stazioni ..... io ho letto solo del PL anche perche nn so come e fatto quel tratto di linea per cui io mi riferivo al segnale di protezione del PL che poteva essere rimasto rosso!! e di conseguenza il mio mes era riferito a quel tipo di casologia!!


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MessaggioInviato: giovedì 8 marzo 2007, 22:29 
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Iscritto il: sabato 21 gennaio 2006, 21:34
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Tradotta ha scritto:
Faccio opportuno esempio.
Poniamo il caso che un CS di Valenza piazza un bel rosso alla protezione LATO ALESSANDRIA ad un treno, con FERMATA a Valenza. Il treno si ferma. Poi il CS gli apre il segnale e riparte...
DOMANDONE: quale velocità il pdm del treno fermato alla protezione NON dovrà superare nel tragitto tra il segnale e il punto di fermata della stazione, nell'ipotesi che entri in corretto tracciato?

fabrian646 ha scritto:
30 km/h sugli scambi dell'itinerario di arrivo.....

Quindi, aperto il segnale, il treno fa i 30 fino sugli scambi dell'itinerario di arrivo, poi può accelerare fino a... 300, poi di nuovo i 30 a 200 m. dal segnale di partenza (rosso).
Non ho capito i 30 sugli scambi dell'itinerario di arrivo: se il segnale di protezione si apre al G non si presuppone un corretto tracciato? In caso di deviata il segnale non si apre al R/G ?


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MessaggioInviato: giovedì 8 marzo 2007, 22:49 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 14:21
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No, Fabrian dice che il treno deve osservare i 30 SUGLI scambi d'ingresso. Dunque se dal segnale di protezione agli scambi d'ingresso ci sono 1000 m questi, possono essere percorsi alla massima velocità ammessa (e questo era la regola PRIMA dell'avvento dell'SCMT, ma adesso?)


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MessaggioInviato: martedì 20 marzo 2007, 22:17 
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Iscritto il: sabato 21 gennaio 2006, 21:34
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Qui di seguito non c'entra l' SCMT, ma c'entra l'aumento dei tempi di percorrenza e i regolamenti assurdi, e c'entra Tradotta che potrà delucidare, visto che si tratta di Castelfranco V.
Quindi: oggi ho preso l' 11119 da Calalzo a Padova, ogni fermata arrivo in orario o anticipo, fino all'agonia di Castelfranco.
Dopo l'avviso si comincia a rallentare, dalla protezione estenuante marcia a 30 km/h (ma a occhio sui 20-25).
Conseguenza: 4 MINUTI E MEZZO dalla protezione all'arresto in stazione.
Risultato: 4 minuti di ritardo in arrivo.
Constatazione: immensa gioia di quelli fermi ai tre (se non erro) PL di cui uno particolarmente frequentato con coda di veicoli a perdita d'occhio.
Speranza: almeno è augurabile che i PL si aprano appena transitato il treno, a Castelfranco c'è un ACC oppure un ACEI di quelli (gli esperti mi correggano) che non liberano gli enti singolarmente?
Domanda: ricevuti in bin. 1, ma questo non è di corretto tracciato da Belluno?
Si riparte con +5, 30 Km/h (ma sempre 20-25) fino ben oltre dopo il curvone verso Camposampiero.
Arrivo a Camposampiero con +7, arrivo a Padova con +5.
Fantaferrovia o delirium tremens?


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MessaggioInviato: martedì 20 marzo 2007, 23:38 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 14:21
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BRAVO, meno male che lo dici tu, che eri a bordo treno, perché le mie denunce, sui segnali di protezione bellamente buttati a rosso dai vari CS (anche per treni che non confliggono con altri itinerari, COME IN QUESTO CASO) e regolamenti assurdi creati da RFI, sono ormai prive di conseguenze.

Ed è triste constatare che i tempi di percorrenza continuamente allungati da RFI per tamponare le proprie inefficienze, ancora non bastino a far giungere in orario un cavolo di treno su un cavolo di linea, tutto sommato secondaria come la Calalzo-Padova (adesso ditemi che i treni viaggiano in ritardo perché la linea è intasata, su...)

Per venire a C.franco: quel PL, cui tu hai notato lunghe colonne di auto, un tempo era PLA: ovvero imponeva pochi secondi di sosta. Per colpa dell'ennesimo regolamento idiota di RFI, quel PLA è stato trasformato a barriere intere e comandato dai solerti CS di C.franco.
Ora, se il PL viene impegnato da un treno proveniente da Belluno i tempi di attesa sono "relativamente" brevi.
SE invece un treno parte da cfranco, considerando che parte SEMPRE in deviata (non esiste un corretto tracciato da CFV per Montebelluna) e considerando l'obbligo dei trenta all'ora imposto dalla cazzata di SCMT, per un'estesa di ben 1800 metri, i tempi di sosta al PL arrivano tranquillamente a OTTO/DIECI minuti.

Grazie Rete Fogniaria ITaliota. Tanto solerte a costruire economiche barriere anti treno su linee secondarie, a sopprimere PL di campagna con mastodontici sottopassi, ad irrigidire la marcia dei treni con provvedimenti che nulla c'entrano con la sicurezza... ma volutametne incapaci di velocizzare la marcia dei treni.


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MessaggioInviato: mercoledì 21 marzo 2007, 9:21 
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Tradotta ha scritto:
non esiste un corretto tracciato da CFV per Montebelluna

Neppure il bin. 1 ?


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MessaggioInviato: mercoledì 21 marzo 2007, 20:35 
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Bill ha scritto:
Tradotta ha scritto:
non esiste un corretto tracciato da CFV per Montebelluna

Neppure il bin. 1 ?

il primo ma bisogna osservare i 30 sugli scambi.. (il segnale ha una sola luce.. integrato da triangolino..)


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MessaggioInviato: mercoledì 21 marzo 2007, 20:54 
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Luca: e allora NON è corretto tracciato

Comunque, l'unico binario di corretto tracciato per Montebelluna è il binario 7 che però non effettua mai servizio viaggiatori (ed è escluso dai binari in cui il CT ordina il licenziamento dei treni)
Tutti gli altri binari, dall'1 al 6 sono NON di corretto tracciato


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 Oggetto del messaggio: SCMT e aumenti tempi di percorrenza
MessaggioInviato: giovedì 22 marzo 2007, 0:55 
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Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
db111 il 7 marzo ha scritto:
… Purtroppo il v-v-v è un tabù e penso che in stazioni come Padova, di transito molto intenso e con possibili itinerari in conflitto, non sia facile da applicare. Infatti il treno arriva col verde sosta col verde e riparte col verde. Significano almeno 5 minuti in cui l'itinerario deve essere libero. Nelle ore di punta con le precedenze dei regionali, i merci per l'interporto e eventuali manovre dei 245 non deve essere tanto facile.
In qualche caso si riuscirebbe anche a fare, ma la sua applicazione è attualmente “non concessa”.

Bill il 8 marzo ha scritto:
… Non ho capito i 30 sugli scambi dell'itinerario di arrivo: se il segnale di protezione si apre al G non si presuppone un corretto tracciato? In caso di deviata il segnale non si apre al R/G?
Nelle stazioni con il segnale luminoso di protezione ad una sola luce oppure con il segnalamento semaforico, l’ingresso in deviata avviene con: Avviso Giallo – Protezione Giallo.

Omnibus


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MessaggioInviato: giovedì 22 marzo 2007, 10:02 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 17:21
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E'la sequenza dei due gialli che impone i 30 km/h giusto???

Andrea


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 Oggetto del messaggio: SCMT e aumenti tempi di percorrenza
MessaggioInviato: giovedì 22 marzo 2007, 11:09 
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Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
Sì, art. 41 R.S. e 6/3 R.C.T.
Omnibus


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 Oggetto del messaggio: Re: SCMT e aumenti tempi di percorrenza
MessaggioInviato: giovedì 22 marzo 2007, 17:43 
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Omnibus ha scritto:
Nelle stazioni con il segnale luminoso di protezione ad una sola luce oppure con il segnalamento semaforico, l’ingresso in deviata avviene con: Avviso Giallo – Protezione Giallo.

Quante sono le stazioni (qualche nome) con segnale di protezione a una luce o segnale semaforico dove vengono ricevuti i treni in deviata?


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 Oggetto del messaggio: SCMT e aumenti tempi di percorrenza
MessaggioInviato: domenica 25 marzo 2007, 18:51 
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Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
Bill, visto il tempo e la passione di cui disponi, questa è una verifica che tu puoi fare personalmente.
Omnibus


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MessaggioInviato: domenica 25 marzo 2007, 20:21 
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Tempo? No, quello è sempre poco, e poi è denaro...


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MessaggioInviato: martedì 27 marzo 2007, 13:39 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 10:43
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Il problema del regolamento segnali che riporta delle limitazioni ormai anacronistiche è stato ampliato dall'introduzione di un sistema di controllo come SCMT.
Come ha detto Tz, o modifichi il regolamento (cosa che ritengo ormai inderogabile) o viaggi così.
Modificare il regolamento significherebbe anche andare a modificare quelle (ormai poche) situazioni impiantistiche che il regolamento contempla in modo restrittivo per far si che non ci possano essere troppi cavilli o commi e che la sua applicazione sia più semplice e chiara possibile.
Però anche l'applicazione dell'SCMT è stata un pò troppo rigida e in alcuni casi va oltre al regolamento segnali.
Per esempio:Nel caso degli ingressi in stazione con avviso a G. Il regolamento prevede che dopo la protezione (a prescindere se G o V) si debbano fare i 30 km/h a partire dal primo gruppo di scambi. SCMT è stato implementato in modo che ti obbliga a fare i 30 dalla protezione fino al segnale successivo. Visto che i messaggi delle boe dell'SCMT contengono anche la distanza dalla successiva boa, perchè non si da modo al macchinista di fare lui l'andatura dando all'SCMT il solo controllo che la curva di frenatura sia compatibile con l'appuntamento della boa successima opportunamente piazzata prima degli scambi?
In questo modo, quando la distanza del segnale di protezione dal gruppo di scambi è considerevole, ci sarebbe un discreto guadagno.
La cosa migliore comunque sarebbe quella di eliminare questa norma data da situazioni impiantistiche obsolete (ed ormai rare) perchè è comunque assurdo dover fare i 30 quando magari l'impianto è dotato di deviate da 60, o addirittura si entra in corretto tracciato.
Inoltre, da diverse parti ho sentito che spesso l'SCMT non tiene conto neache della presenza di eventuali rappel sui segnali, con l'assurdo che potrebbe costringerti ai 30 anche se stai affrontando un bivio con deviata a 100.
Per non parlare poi delle deviate a 160 presenti in direttissima dai primi anni 80 che non sono ancora state recepite dal RS che consente al massimo i 100.
Stiamo parlando di regolamenti e o adeguamenti impiantistici il cui adeguamento non credo rappresentino un incredibile spesa, soprattutto se si vuole dare un pò di brio all'asfittica situazione ferroviaria italica.


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