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 Oggetto del messaggio: Delle due l'uno: chi ci prende per il c...?
MessaggioInviato: giovedì 17 gennaio 2008, 20:01 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 11:08
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http://www.corriere.it/economia/08_genn ... c667.shtml







Ai confratelli chiedo spassionatamente: secondo voi, è Moretti o Cipolletta che ci prende per il culo?

Saluti


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MessaggioInviato: giovedì 17 gennaio 2008, 20:07 
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Iscritto il: lunedì 9 gennaio 2006, 11:55
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Non lo so, ma capisco che di fatto hanno regalato l'eurostar udine-roma, il torino-lecce e compagnia bella, a montezuma e soci. Bello, lo stato finanzia RFI per l'alta velocità, però per buona parte se la usano gli altri e TI impegna qualche tratto per relazioni vicinali (TO-MI, RM-NA ecc). Però! Devo smettere di bere vin brulè la sera!!!


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MessaggioInviato: giovedì 17 gennaio 2008, 20:59 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 18:15
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ehm.. il vin brulè mi sa che lo bevono in piazza della croce rossa.

Come dire.. non sparate su (piazza del)la croce rossa... :shock: :shock: :shock:

Allora.. Moretti ha riempito le pagine di tutti i rotocalchi dicendo che puntava sull'alta velocità e che fosse per lui il servizio regionale, in perdita totale e definitivo, se ne potrebbe andare a quel paese subito. e che investiva sulle grandi distanze.

Adesso arriva sto brodo qui e racconta esattamente il contrario... e beh.. direi che hanno proprio le idee chiare.. una strategia congiunta, unità di vedute...

A ZAPPARE!!! BRACCIA RUBATE ALL'AGRICOLTURA!!!


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MessaggioInviato: venerdì 18 gennaio 2008, 0:08 
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Aboliranno i Milano-Roma... sono considerati "vecchi" perchè stanno sopra i 400 km... :?
UP 8)


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MessaggioInviato: venerdì 18 gennaio 2008, 8:37 
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La nostra politica è quella di spingere i passeggeri a preferire l'alternativa di collegamenti aerei low cost».

Meglio di Zelig.


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MessaggioInviato: venerdì 18 gennaio 2008, 9:13 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 16:48
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Scusate, non è per prendere le difese di Moretti e Cipolletta che non ne hanno certo bisogno, ma su un forum di esperti come questo, mi aspetterei delle analisi un poco più approfondite.
Al di la delle dichiarazioni riportate e della opinione che si può avere (buona o cattiva) delle scelte aziendali non c'è contraddizione fra le due posizioni e il tutto è coerente con la attuale politica del gruppo FS.
- In parole povere: bisogna aumentare il costo dei biglietti che è parecchio più basso della media europea
- Questo aumento contribuisce a rendere più economico un volo low cost, che so Milano-Catania o Torino-Bari di un treno che in ogni caso impiegherebbe più tempo. Del resto molti di noi già sceglie l'aereo anche per venire dal sud a Novegro.
-Ergo riduciamo l'offerta dei treni a lunga e lunghissima percorrenza (cosa già nota) e concentriamo i nostri sforzi per un servizio migliore sulla fascia fino a 400 (ovviamente anche 500) km dove siamo sicuramente competitivi con l'aereo.
-Non dimentichiamo anche che a fine 2009 avremo la TO-Mi-Bo-Fi-Roma-Napoli completa e che su questa dall'anno successivo correrà anche NTV.

Quindi non mi sembra che ci siano novità straordinarie. Oltretutto lo stato vuole ridurre i trasferimenti di contributi ( non si chiamano cosi ovviamente per motivi comunitari ma il concetto è lo stesso), insomma lo stato vuole pagare meno per i convogli passeggeri (per il TPL il discorso riguarda le Regioni) e quindi Trenitalia dove ha un corrispettivo dallo stato produce treni anche se i ricavi di traffico sono inferiori ai costi, altrimenti taglia. Ricordo che il treni AV non sono 'sovvenzionati" dalo Stato.

Poi possiamo discutere quanto vogliamo se le scelte ci convincono o no ma almeno partiamo da dei ragionamenti concreti.

PS non faccio l'uff stampa di FS :D :D

Franco


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MessaggioInviato: venerdì 18 gennaio 2008, 11:39 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 15:41
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Località: Messina
Sì ma io inorridivo per la frase che ho riportato, non per le strategie aziendali.

L'obiettivo di chi amministra in questo momento la maggiore impresa ferroviaria sarebbe quello di "spingere" una certa parte della propria potenziale utenza... a preferire un vettore diverso!

Letta e compresa, in italiano corrente, considerato chi l'ha pronunciata e cosa significa, è delirante.

Regalategli un dizionario, per Pasqua, forse non capisce la portata di quello che dice. :)

PS: la buonuscita a questo manager la corrisponderanno direttamente le imprese aeree low-cost, a questo punto. Non contento della volontaria "migrazione" dei viaggiatori dal treno all'aereo, infatti, si è posto come "obiettivo" quello di dare ulteriore "spinta" all'abbandono di un certo tipo di servizio ferroviario. Per poi concentrare gli sforzi altrove, d'accordo.

Complimenti... :D


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MessaggioInviato: venerdì 18 gennaio 2008, 12:18 
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Iscritto il: domenica 15 aprile 2007, 23:42
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Località: In cattedra
franco.tanel ha scritto:
Scusate, non è per prendere le difese di Moretti e Cipolletta che non ne hanno certo bisogno, ma su un forum di esperti come questo, mi aspetterei delle analisi un poco più approfondite.
...
-Ergo riduciamo l'offerta dei treni a lunga e lunghissima percorrenza (cosa già nota) e concentriamo i nostri sforzi per un servizio migliore sulla fascia fino a 400 (ovviamente anche 500) km

No, scusa Franco ma la frase di Cipolletta è chiarissima nella sua spiazzante franchezza. La riporto:
Meglio invece puntare sulle tratte di media lunghezza, dai 200 ai 400 chilometri
Ecco, lui non ha detto 500 o 600 o 700 km (tale è la distanza di un AV Milano-Napoli e di un "banale" IC notoriamente VUOTO).
Lui dice proprio da 200 a 400 km
Ora prendi un compasso e disegna 400 km attorno a Bologna e Firenze.
Cita:
PS non faccio l'uff stampa di FS

Per fortuna, anche perché questa gente non ha bisogno di avvocati difensori, ha solo bisogno di essere accompagnata presso il più vicino centro di riabilitazione da droghe pesanti e necessita di tante amorevoli cure. Assieme a Cippolletta ovviamente dovrebbero essere ricoverati d'urgenza anche i sindacati dei ferrovieri, coi loro indegni diktat del c...zo che hanno contribuito a rendere onerosa la circolazione di qualsiasi treno: dall'AV Milano-Roma al regionale con ALn 663 Ceva-Ormea :?
UP 8)


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MessaggioInviato: venerdì 18 gennaio 2008, 13:17 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 16:48
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UP hai ragione, ma devi e tenere conto di due cose: Cipolletta non è un tecnico, è alle FS da pochi mesi, ha si il ruolo di presidente ma senza voler difendere nessuno ci sta che in un discorso di questo genere ci siano delle approssimazioni. Lo so che può sembrare strano ma guarda che capita così in tantissime situazioni : parli con presidente di una società, lui fa i discorsi di scenario e strategia, poi passi al AD o al direttore generale che precisa meglio gli aspetti "sul terreno operativo" del discorso fatto dal suo capo.

Io capisco che da appassionati siate scandalizzati ed in parte condivido, ma a mia volta mi stupisco della vostra meraviglia.

Il ragionamento visto dal loro punto di vista non fa una grinza. Può piacere o meno ma devi anche parametrare quello che vorresti fare con quella che è la reale situazione da cui parti. Non farmi ricordare Cargo.......


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MessaggioInviato: venerdì 18 gennaio 2008, 13:18 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 16:48
Messaggi: 524
Ah e dimenticavo le possibili "semplificazioni giornalistiche" fatte da noi "pennivendoli" ( che so non molto amati da parecchi di voi :D :D ma vorrei vedervi al posto nostro :D :D :D )

Ciao, Franco


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MessaggioInviato: venerdì 18 gennaio 2008, 20:27 
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Iscritto il: mercoledì 24 gennaio 2007, 11:50
Messaggi: 1512
Località: Venezia
ma ve lo immaginate Marchionne (o Montezuma) che dice: "beh, certe auto Fiat in effetti sono un po' scadenti: stiamo cercando di convincere i nostri clienti a comprare Nissan, Audi o Renault".
Che dite: il giorno dopo starebbe ancora al suo posto, o verrebbe immediatamente defenestrato?
Perché un dirigente delle ferrovie può permettersi di denigrare l'azienda in cui lavora?
Nell'intervista citata, inoltre leggo alcuni dei più triti luoghi comuni, che un alto dirigente delle ferrovie non dovrebbe mai e poi mai avallare: cose come:
"Si è investito molto poco negli ultimi anni in strade ferrate, ci sono gli stessi binari del dopoguerra"
Ma NON è vero! Con tutti i raddoppi, quadruplicamenti, varianti, elettrificazioni, miglioramenti nel segnalamento e nei sistemi di sicurezza che ci sono stati... oggi tra Firenze e Roma si viaggia come nel 1950? L'Adriatica è la stessa di allora? E la Pontebbana? I tratti AV già costruiti sono un'illusione ottica? Tra l'altro, di fronte ad affermazioni del genere, il comune cittadino pensa che sulle nostre linee non siano nemmeno mai state cambiate le rotaie da 50 anni a questa parte, cosa che non è vera neanche per la più sfigata delle ferrovie locali.
Riprendendo il paragone di prima: se il presidente della Fiat affermasse "si è investito molto poco negli ultimi anni in miglioramento del prodotto, siamo ancora alla 127 rustica", non vi verrebbe da ridere (o da piangere)?

E poi:
"c'è «una quantità di materiale vecchio eccessivo e quindi non ci sono treni per offrire servizi decenti alla gente. "
Altro bel luogo comune: i treni nuovi funzionano benissimo, quelli vecchi fanno schifo. Se qualcosa non va, basta comprare treni nuovi. Eh, già... la parola "manutenzione" non fa parte della lingua italiana. E da qui si arriva alla solita perla, la mitica promessa dei "mille treni": sarà che questa cifra tonda ha sempre fatto presa sugli italiani, fin dai tempi di Garibaldi.
A proposito: l'Eroe dei due mondi, in tarda età, ha scritto qualche romanzo, in cui racconta, tra l'altro, il suo sogno di una grande ed estesa rete ferroviaria (che all'epoca in Italia non esisteva ancora) e a spalare sulle locomotive immaginava di metterci... gli alti papaveri di allora.

Scusate, non sono solito intervenire in argomenti come questo, che possono scaldare facilmente gli animi; ma non mi capacito di leggere le parole di un presidente di una pubblica azienda, che appartiene a noi tutti, il quale denota una palese incompetenza, parla per stupidi luoghi comuni e propone come cura di ammazzare l'ammalato.

Ciao
Andy


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MessaggioInviato: venerdì 18 gennaio 2008, 20:59 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 19:52
Messaggi: 1553
Località: venezia
A prescindere da quello che possono dire tizio, caio o sempronio, nei loro ruoli istituzionali che comportano competenze più o meno estese, io penso che ci siano campi ottimali (vale a dire lunghezza di tratte) in cui ogni mezzo, per sua natura e tecnologia, risulta economico.
Su questo conviene concentrare gli investimenti.
Individuo, d'accordo con quanto scritto sopra, più o meno entro queste lunghezze le convenienze :
fino a 150-200 Km servizi automobilistici
oltre, e fino a 600-700 Km ferrovie
oltre, aereo
tutto ciò considerando non solo i costi del trasporto ma anche i tempi.
Questi limiti sono peraltro variabili e sono effettivamente variati in misura consistente di recente coi voli a basso costo.
Forse alcuni discorsi riportati (più o meno fedelmente) dagli organi di informazione non erano altro che realistiche prese d'atto...


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MessaggioInviato: venerdì 18 gennaio 2008, 21:48 
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Iscritto il: domenica 15 aprile 2007, 23:42
Messaggi: 768
Località: In cattedra
andicoc ha scritto:
Nell'intervista citata, inoltre leggo alcuni dei più triti luoghi comuni, che un alto dirigente delle ferrovie non dovrebbe mai e poi mai avallare: cose come:
"Si è investito molto poco negli ultimi anni in strade ferrate, ci sono gli stessi binari del dopoguerra"
Ma NON è vero! Con tutti i raddoppi, quadruplicamenti, varianti, elettrificazioni, miglioramenti nel segnalamento e nei sistemi di sicurezza che ci sono stati...

Altrimenti come fanno questi imbecilli a giustificare gli aumenti dei tempi di percorrenza per qualunque treno a bassa, media, alta velocità, a breve, medio e lungo raggio? :?
UP 8)


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MessaggioInviato: domenica 20 gennaio 2008, 21:48 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
Messaggi: 4549
Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Io so solo che se mi devo fare Firenze-Napoli mi restano solo quattro corse al giorno, altrimenti cambio a Roma obbligatorio.


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MessaggioInviato: sabato 23 febbraio 2008, 14:54 
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Vorrei riprendere l'argomento, riportando due osservazioni che ho avuto modo di fare in occasione di un recente viaggio in treno: 1) scali e Officine Manutenzione Veicoli di grandi stazioni praticamente vuoti. Da un lato può essere positivo, perché è segno che i treni viaggiano, ma dall'altro danno adito a una domanda: "un minimo di riserva per eventuali situazioni di emergenza?" Il che se vogliamo spiega le continue soppressioni di treni, uno scandalo per le Ferrovie di soli 10 anni fa. 2) Ho avuto modo di servirmi, tra gli altri, di un IC tra Milano e Torino tracciato in un'ora e 45 primi con due sole fermate. Scandaloso, in rapporto a un IR, con il supplemento che devi pagare. Durante il viaggio valuto che la velocità non è eclatante, eppure arriviamo in perfetto orario. In testa al treno una E 655 Cargo, che ovviamente non ha mai superato i 120 km/h. Le conclusioni mi sembrano quasi ovvie, o forse no?


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