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MessaggioInviato: domenica 24 febbraio 2008, 20:43 
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Iscritto il: mercoledì 20 febbraio 2008, 11:22
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Località: trento
carletto ha scritto:
Non lo so, ma capisco che di fatto hanno regalato l'eurostar udine-roma, il torino-lecce e compagnia bella, a montezuma e soci. Bello, lo stato finanzia RFI per l'alta velocità, però per buona parte se la usano gli altri e TI impegna qualche tratto per relazioni vicinali (TO-MI, RM-NA ecc). Però! Devo smettere di bere vin brulè la sera!!!

per un gestore di rete serio ed europeo la cosa è indifferente,realizzata la rete circoli il migliore....
pietro


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MessaggioInviato: lunedì 25 febbraio 2008, 16:01 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 18:51
Messaggi: 774
Quanto alla dichiarazione di Cipolletta sulla soppressione dei treni a lunga percorrenza e sui low cost vorrei far notare che i voli a basso costo non sono più tali quando "sfori" i chili del bagaglio al seguito, per alcune compagnie paghi 7 euro al chilo. Il viaggiatore nord-sud e vv dei treni notte è ancora abbastanza "carico" di bagagli e forse ci può essere ancora "clientela" interessata a questi servizi: basterebbe che le tracce fossero più vivibili, non facendo perdere tempo alla gente.
Esempio: l'Espresso 1930 "Freccia della Laguna" (espresso è solo un modo di dire) parte da Siracusa alle 15,55 e arriva a Venezia alle 11,43 del giorno dopo..... parte da Bologna alle 8,10 (percorrenza 51 minuti fino a Ferrara, 45 Fe-Ro) e viene superato a Rovigo dal R 2952 (è classificato regionale.... parte da Bo alle 8,56, minuti 32 di percorrenza fino a Ferrara con sosta a S. Pietro in C, 22 min Fe-Ro) e a Terme Euganee dall' ES 9462 (parte da Bo alle 9,40). Un orario così vuol dire non tanto perdere clienti ma farli un po' incavolare sì: qualcuno si potrà chiedere perchè questi viaggiatori non prendano o il R o l'ES per arrivare prima. Domanda corretta, forse la risposta sta proprio nel peso dei bagagli.... Comunque non mi preoccuperei se Trenitalia togliesse questi servizi, in tempo di liberalizzazione arriverà qualcun'altro a coprire queste tracce, nonostante i low cost

PS si parla di provvidenze dello Stato a Trenitalia ma quelle delle Regioni con gli sconti sulle spese aereportuali alle compagnie aeree?


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MessaggioInviato: mercoledì 27 febbraio 2008, 6:42 
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Iscritto il: domenica 19 marzo 2006, 21:42
Messaggi: 706
Viva Trenitalia! Un po' come dicevo pocanzi: IC sulla Torino-Milano in 1h e 45' con due fermate e gli IR una manciata di minuti in più con sei fermate intermedie. I veri corridori sono loro senza supplemento (stracarichi e sporchi, ma quello è un altro discorso)


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MessaggioInviato: mercoledì 27 febbraio 2008, 10:35 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 18:15
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Località: 1640 Riverside Drive, Hill Valley
beppe ha scritto:
Viva Trenitalia! Un po' come dicevo pocanzi: IC sulla Torino-Milano in 1h e 45' con due fermate e gli IR una manciata di minuti in più con sei fermate intermedie. I veri corridori sono loro senza supplemento (stracarichi e sporchi, ma quello è un altro discorso)


Così arrivano in orario anche se si fonde la E402 e ci mettono il E655...


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MessaggioInviato: venerdì 29 febbraio 2008, 13:00 
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Iscritto il: mercoledì 28 marzo 2007, 8:53
Messaggi: 499
Vorrei riprendere il filo dei discorsi di Franco Tanel, che si auspica analisi piú approfondite, e di Marco Bruzzo riguardo la concorrenzialitá del vettore ferroviario in confronto al vettore aereo, anche se low cost.
Il fattore che risulta definitivo in questo confronto é il tempo di persorrenza e non la distanza.
Dai risultati di ricerche universitarie si evince infatti che il vettore ferroviario ha una fetta di mercato del 50% con un tempo di percorrenza di 3,5 ore. Al di sotto di questo tempo di percorrenza la fetta di mercato aumenta (ad esempio é quasi del 100% tra Tokyo e Nagoya) mentre al di sopra delle 3,5 ore diminuisce la fetta di mercato nei confronti dell'aereo.
Quindi piú il treno é veloce piú si ritaglia fette di mercato (Lex TGV francese) e piú distanza percorre nello stesso lasso di tempo.
Tutto questo senza riproporre il discorso ambientale e climatico. Infatti il vettore aereo puó proporre prezzi concorrenziali perché non paga tutti i costi socioeconomici del deterioramente ambientale che causa.
Basta citare che le emissioni di anidride carbonica (CO2)di un'aereo sono di circa 130 grammi per persona-km contro i circa 10 grammi di un treno a trazione elettrica.
Per quanto riguarda le emissioni di ossidi di azoto (NOx) l'aereo emette circa 600 grammi per persona-km contro i circa 20 grammi di un treno a trazione elettrica.
La decisione spetta quindi ai legislatori che devono avere il coraggio civile di far pagare al vettore aereo tutti i costi che gli sono attribuibili.
Il discorso ambientale e climatico sta diventando, volenti o nolenti, sempre piú attuale anche in paesi che sinora lo hanno evitato (vedi Stati Uniti) ed anche l'Unione Europea ha preso e prenderá sempre piú atto dei bisogni che sussistono per adeguare le politiche dei trasporti dei paesi membri al fine di ridurre le emissioni e questo a tutto vantaggio del treno.
Questo dovevano forse dire i vertici delle ferrovie italiane.


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MessaggioInviato: domenica 9 marzo 2008, 15:24 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
Messaggi: 4549
Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Sì, ma c'è gente che è convinta di poter affermare che l'autobus è più ecologico del treno...
Scherzi a parte, per quanto i nostri notturni a lunga percorrenza siano sporchi e perfino pericolosi, finché ci sono hanno un mercato.
Gli aereoporti italiani sono relativamente pochi e mal collegati, invece il treno permette di raggiungere tutta una serie di località altrimenti poco gestibili.
E non trascuriamo che, almeno per quello che riguarda l'italia, tutto questo low-cost nel traffico aereo non si vede. Costa meno andare da Pisa a Londra che non da Pisa a Roma o Cagliari.
Mi pare la solita speculazione per far piacere a tutti quelli che si avvantaggiano delle deficienze del trasporto ferroviario.
A cominciare dalle solite autolinee, ma anche da qualche ladrocinante vettore aereo.
Oltre a un incoraggiamento implicito a usare la macchina in modo da tener vivo il mercato dei carburanti, delle assicurazioni e delle multe.
Viene poi il sospetto che si tratti di una maniera per limitare in qualche modo la mobilità degli italiani.


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MessaggioInviato: lunedì 10 marzo 2008, 4:27 
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Iscritto il: venerdì 17 marzo 2006, 14:12
Messaggi: 1001
Località: Luzern, Schweiz
@G-Master

non me ne meraviglierei...


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