mallet ha scritto:
Pensavo di trovare sulla rete maggiori informazioni sul piroscafo THISLTEGORM. Invece ho trovato soltanto che apparteneva alla Albyn Line e che era stato costruito nel 1940. Questo armatore aveva tutte le navi che iniziavano per THISTLE.
Quanto al carico trasportato nel suo ultimo viaggio, per quanto riguarda la parte ferroviaria, non erano due locomotive con rodiggio C, bensì due macchine con rodiggio 1'D,
Scusate queste mie informazioni che credo non interessino a nessuno, oltre al sottoscritto.
Saluti
Credo che abbiamo fatto la stessa ricerca,nel primo dei suoi quattro viaggi(l'ultimo incompiuto...)tasportò rotaie dall'Inghilterra agli Stati Uniti,e qualche altra notizia si trova,quello che non ho trovato in assoluto sono foto della nave o delle sue sorelle ,escluso naturalmente il relitto.Ma forse è solo colpa mia.
Adesso vado molto OT,chi non vuole non legga!
La storia di questa nave(descritta anche in una trasmissione televisiva)mi ha fatto ripensare ad una parte sconosciuta ai piu ,della seconda guerra mondiale,quella delle duecentoventi navi (e dei loro EQUIPAGGI ) della Marina Mercantile Italiana rimaste fuori dal Mediterraneo all'entrata in guerra dell'Italia,circa 1 300 000 tonnellate (poco meno della metà di tutta la flotta mercantile nazionale compresi 7 transatlantici,44 petroliere,navi frigorifero ed altri grandi e moderni piroscafi ).
Autoaffondate se in porti divenuti nemici,rincorse da navi inglesi o francesi se in prossimità di loro colonie,internate in porti neutrali,altre cercarono scampo in porti di nazioni simpatizzanti,Spagna , Giappone, Francia occupata,Germania.Di molte non si sà dove e come andarono perdute con tutti i loro equipaggi.
Certo,la guerra doveva durare ,nelle previsioni ,pochi mesi,ma le cose andarono diversamente,e negli anni a seguire fino al '43 alcune nostre navi mercantili ,seguendo itinerari lontani da tutte le rotte,nel piu completo silenzio radio,col rischio continuo di venire intercettate da aerei,navi,sommergibili inglesi o americani,oppure non venir riconosciute dai similari mezzi tedeschi,giapponesi o anche italiani operanti nei vari oceani ,navigavano tra la Francia occupata ed il Giappone trasportando gomma ed altre materie prime dall'oriente , contro tecnologie tedesche ed italiane per i giapponesi.
Infine un pensiero particolare per quella che credo sia l'unica nave italiana(questa però della Marina Militare ) che non ha mai attraccato in un porto italiano,la Cannoniera Fluviale Ermanno Carlotto ,costruita nel 1920 nei cantieri di Shanghai e che ha navigato, fino all'autoaffondamento del 09/09/43 ,sulle acque dello Jan-Tze-Kiang in Cina.
Fine OT
riparliamo di treni
Giancarlo