Ciao a tutti,
ieri mi sono accorto su un HR 428 225 tirato fuori dalla scatola trasparente, che i gommini neri della stessa che spingono sul muso , hanno lasciato una scia lucida su alcuni tratti del muso, tipo zona del tetto sopra i finestrini e sulle 2 fiancate della cabina..ho provato con un cotton fioc bagnato (acqua) e da una parte dopo essersi ascciugato veniva via..(sul tetto), invece sui lati della cabina è rimasto un rettangolino trasparente che sembra una pezzatura.

Premetto che il modello sta in un armadio in casa, quindi nè in ambiente umido ne sotto' il sole.

Date un' occhiata anche voi..perche' altrimenti avremmo delle pezzature aggratis nn richieste.

Rob

Anche a me è successa una cosa simile. Ho rimosso l'effetto colla dei gommini da una E444R Esci strofinando forte con il dito. Avevo pensato di rimuovere quei gommini però poi la locomotiva entrerebbe in contatto con la colla del gommino rimosso.
Un'altro effetto di questo tipo di scatole che non mi piace è l'eccessiva pressione del Vacuform (si chiama così la plastica trasparente che racchiude il modello?) sugli assi di alcuni modelli quando la scatola è chiusa (ad esempio nel vacuform della Ale 601 ho tagliato dei rettangolini in corrispondenza degli assi per evitare una eccesiva pressione su di essi).
Poi anche se è un difetto che si può definire marginale reputo eccessive le dimensioni delle scatole composte da vacuform + spugna. Preferisco le scatole in polistirolo delle prime versioni.

Una soluzione potrebbe trovarsi incollando della velina tagliata a misura sopra i gommini-tamponcini delle scatole,è un lavoro di pazienza ma penso ne valrebbe la pena per scongiurare tali rischi sopracitati.

Soluzione semplice semplice che utilizzo da anni senza problemi (da collezionista scatolaro...)
Avvolgere il modello in un foglio di plastica leggera in polietilene (va benissimo quello delle tintorie, purchè non sia stampato, perchè l'inchiostro tende a tasferirsi sulla superfice con cui viene in contatto).
Ho modelli che sono così da trent'anni....
Saluti a tutti

Pier

Una domanda (forse stupida ): ma non potrebbe andare bene onde evitare tale problema, una strisciolina di carta scottex od anche una di carta ancora più morbida quale quella igienica??.

Il sistema di imballaggio si è evoluto in tal senso, per la nascita di norme CEI che impongono la più possibile salvaguardia del prodotto, che, durante il viaggio dall' azienda costruttrice all' utente finale, non subisca danneggiamenti. Vengono effettuate, da parte delle case costruttrici, prove imballo, con simulazione di caduta verticale, diagonale, trasporto, sia con alte, sia con bassissime temperature. Ecco il perchè dei nuovi imballaggi termoformati.
saluti, Fabrizio.

Ho capito caro Fabrizio che le norme europee impongno la salvaguardia dell'imballo...ma la mia domanda per la soluzione potrebbe essere valida??. Oppure..... Grazie. Marco

Soluzione validissima, Marco! Io, uso anche la velina, quella con cui le sartine disegnano i modelli dei vestiti.

Ciao Marco,
provo a risponderti io. All'inzio, insieme ai fogli di polietilene leggeri, utilizzavo anche la carta velina e la carta tipo Scottex. Queste ultime due, però, sono pur sempre un po' ruvide e possono lasciare delle rigature, soprattutto su superficie che hanno una finitura lucida o semilucida. Questa è la ragione principale per cui non le ho più usate. O meglio, a mio modesto avviso, va bene la carta velina molto leggera che si utilizzava con le macchine da scrivere fino agli anni '70.
Buona serata

Pier

Allora buste in polietilene per alimenti (trasparenti) opportunamente tagliate andranno benissimo, anche meglio delle striscioline di carta igienica??

ciao
personalmente uso la carta velina da sarta, consigliatami anni addietro da fabrizio.
la plastica da alimenti me l'hanno sconsigliata, perche' tende ad incollarsi alla loco. non so se sia vero e comunque ho preferito non rischiare-
per quanto riguarda e 428 mi accorsi subito della "pericolosita'"
quindi l'ho proprio tolta e messa da parte ed ho costruito una scatola appositamente (grazie Cinese, che scrisse come farle su ttm).
ciao
mp

In effetti non bisogna mai utilizzare la plastica per alimenti, intendendo il rotolo tarsaparente tipo "domopak". Quello, infatti, non è semplice polietilene, ma un film plastico molto particolare ricco di additivi per preservare gli alimenti e per una facile adesione. Ecco perché, poco sopra, parlavo del foglio di polietilene usato dalle tintorie quando riconsegnano i capi lavati. E' un comunissimo monostrato di polietilene, senza particolari additivi. Basta che non sia stampato. Inoltre è molto sottile, quindi si adatta perfettamente ai modelli e al guscio in cui vanno riposti. Ci sono comunque anche sacchetti per alimenti (riconoscibili dal marchio PE) che sono in polietilene trasparente e non hanno gli additivi del "domopak": vanno bene anche quelli, purché siano adeguatamente sottili (e sempre non stampati....).
A mio avviso, il vantaggio principale del foglio di plastica rispetto alla carta velina è che è meccanicamente molto più resistente.
Buona giornata

Pier

La carta imbottita per imballaggi (quella con tante "bolle" d'aria) può andare bene per incartare i modelli?

la migliore soluzione è la carta velina