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MessaggioInviato: martedì 5 settembre 2006, 15:58 
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Mah, certe uscite di questo filetto mi lasciano perplesso.


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MessaggioInviato: martedì 5 settembre 2006, 16:17 
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Io aqgiungerei o modificherei:
- Abolizione Trenitalia e RFI e ripristino delle Ferrovie dello Stato;
- Rivistazione dell'organigramma FS dai vertici fino alla base;
- Valorizzazione della cultura ferroviaria tra il personale dipendente FS;
- Riorganizzazione di un Centro studi e sperimentazione e di una Servizio
Materiale e trazione di alto livello, possibilmente con personale capace e
motivato e in grado di fornire un elevato "Know how" alle giovani leve;
- Definizione delle linee AV e loro celere completamento;
- Obbligo di trasporto TIR su rotaia per percorrenze superiori ai 250 km
(distanze autostradali);
- Potenziamento delle stazioni delle grandi metropoli, con partenze/arrivi
dedicati a seconda dell'ubicazione geografica urbana (stazione in
direttrice Nord, tutti i treni per il Nord etc etc);
- maggiore cura della puntualità e della pulizia dei convogli;
- nelle aree urbane, possibilità di accesso ai convogli, SOLO muniti di
biglietto;
- potenziamento di tutti i servizi pendolari e delle linee interessate da
questi servizi;
- pertinenza esclusiva dello Stato nella costruzione e potenziamento di
collegamenti ferroviari;
- ripristino dei depositi merci nelle stazioni già munite di tali strutture;
- ripristino di fasci di binari per il traffico merci ove esistenti;
- nuovo impulso al traffico merci su medie e lughe direttrici;
- maggiori controlli su treni e nelle aree ferroviarie con sanzioni
pecuniarie elevate e obbligo di ripristino dello stato dei luoghi (writers e
affini);
Di più nin so!
Saluti!


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MessaggioInviato: martedì 5 settembre 2006, 20:13 
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qalimero ha scritto:
Mah, certe uscite di questo filetto mi lasciano perplesso.

Su coraggio, non tenerci sulle spine... cribbiodìqualcosatipregooooooaRGHHsaluti!!!


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MessaggioInviato: martedì 5 settembre 2006, 20:16 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 14:21
Messaggi: 1111
No, comunque in parte scherzavo (a parte quella merda del color XMPR che simboleggia lo sfascio dirigenziale che di lì a poco ci avrebbe portati alla completa rovina: ABOLIREEEE!).

Dicevo che l'unica soluzione ai mali di trenitagliascaz è la sua PRIVATIZZAZIONE totale e completa. Mentre per RFI, occorre non la privatizzazione, ma nemmeno continuare con questo andazzo del ... in cui, per esempio, sulla raddoppiata Bari-Lecce c'è un punto di precedenza ogni VENTIQUATTRO km: cose inaudite e inesistenti in qualunque paese ferroviario civile.


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MessaggioInviato: mercoledì 6 settembre 2006, 9:56 
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Iscritto il: venerdì 19 maggio 2006, 14:45
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Mah, Tradotta.

A parte che alcune uscite del buon G-Master cozzano con "l'ideologia" imperante in Iatalia e soprattutto nella UE, alcune sono ovviamente esagerazioni da appassionato.

E da iconoclasta convenzionalista: tipo quella che vuole il personale dirigente "solo" di origine ferroviaria, che è il contraltare del modus operandi attuale "tutti purché sponsorizzati ma sopratutto purché non ferrovieri".

Altre proposte sono interessanti ma da discutere:

- penso che l'agente unico di conodtta sia un destino quasi inevitabile (mentre rimango scettico per l'agente solo), ma lo subordino a scelte tecnologiche che non riducano anzi migliorino l'affidabilità intrinseca del sistema sicurezza;
- penso che UNA parte del salario dovrebbe essere legata a criteri di efficacia del lavoro svolto, ma occorre tener presente che tale risultatao potrebbe essere inficiato da cause indipendenti da chi lavora e che comunque bisognerebbe che si cominicasse intanto a rispettare le regole sottoscritte;
- penso , a differenza tua se ben ricordo, che una clausola sociale (non solo nei trasporti) farebbe bene;
- che nessuno ha indicato tra gli obiettivi un miglioramento della sicurezza nei cantieri (non solo quelli delle grandi opere);
- penso che l'introduzione di un sistema di aggancio automatico (o semiautomatico) migliorerebbe la produttività (e forse anche la sicurezza) ma che tale progetto sarebbe impoennte e dovrebbe avere un "respiro" europeo pena il sorgere di ulteriori vincoli;
- penso che forse si dovrebbe rifletetre sul modello produttivo e trasportistico assoluto e di adottare un metodo di internalizzazione dei costi esterni;
- penso che obbligare il traffico su gomma a spostarsi su rotaia per distanze superiori ai 100 km molto audace, anzi troppo: vorrebbe dire spostare su rotaia l'85% del traffico stradale, di fatto decuplicando quello ferroviario. Un obiettivo di ripartizione modale che nessun paese occidentale ha e che imporrebbe una situazione strutturale ferroviaria che non è realizzabile se non con un costoso piano di investimenti ultradecennale. Già il solo limitarsi al traffico sopra i 250 km sposta su rotaia il 60 % fico su gomma in Italia, limitarsi a quello oltre i 500 il 40%.
E si tratta di volumi che ripsettivamente quintuplicherebbero o triplicherebbero il volume merci su rotaia. Anche ipotizzando un raddoppio della capacità media dei treni si fa presto a calcolare quanti treni in più servirebbero e quanti km di binario.

Servirebbe una politica dei trasporti quasi totalmete "rail-oriented".


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MessaggioInviato: mercoledì 6 settembre 2006, 10:39 
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Iscritto il: giovedì 15 giugno 2006, 23:17
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Località: COMO
vedo che la mia provocazione ha alimentato un'accesa discussione tra appassionati di ferrovie con pareri a volte in forte contrasto e a volte approvati all'unanimita, primo fra tutti :condannare a morte :twisted: l'inventore dell'XMPR.

comunque io resto sempre del parere che il traffico locale se fosse gestito veramente a livello locale si risolverebbereo alcuni problemi quali:
-la sovrapposizione di servizi su gomma paralleli alle linee
-le finte coincidenze tra treno-bus o treno-treno
-la puntualità
-la frequenza
-la pulizia
-la gestione in comodato d'uso gratuito agli enti locali delle stazioni impresenziate con annessi fabbricati e terreni con l'obbligo di ristrutturazione "conservativa " (cioè senza stravolgere l'architettuea originale ) e manutenzione ordinaria ( pulizia, cura dei fabbricati, dei piazzali , dei giardini ecc... )

con tale provvedimento verrebbe a decadere anche la circolazione di treni locali in livrea xmpr... che non è poco!!!


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MessaggioInviato: mercoledì 6 settembre 2006, 11:23 
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Messaggi: 885
gr740p ha scritto:
comunque io resto sempre del parere che il traffico locale se fosse gestito veramente a livello locale si risolverebbereo alcuni problemi quali:

-la pulizia


:lol: :lol: :lol: :lol: prima di tutto non guasterebbe un pò di educazione in più.. sia degli italiani che degli stranieri.. il treno è di tutti.. non di nessuno..


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 Oggetto del messaggio: VOI COSA FARESTE?
MessaggioInviato: mercoledì 6 settembre 2006, 21:03 
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Iscritto il: martedì 28 marzo 2006, 17:03
Messaggi: 32444
Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
La prima cosa e più necessaria da fare sarebbe quella di insegnare agli italiani a viaggiare (specificatamente in treno). All'interno di ciò non mi pare si debba essere dei geni per capire che se da parte dei viaggiatori si evitasse di sporcare non servirebbero battaglioni di addetti e giornate di fermo-treno per rimettere in decenza i convogli. Però i clienti sono quello che sono, gli addetti alle pulizie costano, i materiali fermi non possono stare ed il risultato è sotto gli occhi di tutti. Mai una volta che siano state dette e scritte queste cose da parte dei vari comitati o dai giornalisti: la colpa è sempre e comunque delle ferrovie e delle imprese di pulizia che, evidendemente, sporcano volontariamente i treni per crearsi e mantenersi gli appalti.
Quello che io non capisco è perché in treno non ci si possa comportare come a casa propria; o siamo "onti" anche in casa?
Omnibus


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MessaggioInviato: giovedì 7 settembre 2006, 10:44 
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Località: Genova
Cita:
comunque io resto sempre del parere che il traffico locale se fosse gestito veramente a livello locale


Estrapolo questo tema fra i tentissimi sul tavolo in questa interessante discussione. Come fare?

In teoria il traffico locale è già gestito a livello locale, ma esiste un problema di risorse finanziarie che a sua volta è collegato al fatto che le Regioni non hanno autonomia impositiva. Questa è stata proposta più volte ma altrettante volte affossata (da entrambe le parti politiche).
Purtroppo, finché ciascuna Regione non sarà in grado di amministrare direttamente il proprio budget, sarà difficile attuare una politica dei trasporti regionali (e non solo) seria.

Però già con gli strumenti di oggi molte cose si possono fare, solo che - a mio modestissimo avviso - le Regioni non hanno ancora strutture pronte nemmeno "culturalmente". Ma la direzione intrapresa è quella corretta.


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MessaggioInviato: giovedì 7 settembre 2006, 13:13 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Per come la vedo io, regioni e province andrebbero abolite come enti, essendo solo dei baracconi in grado di moltiplicare poltrone e balzelli.
Manca l'autonomia impositiva? Benissimo, infatti si rifanno con ogni mezzo a partire da multe e addizionali sulle imposte.
Inoltre, essendo "legate al territorio", rischiano di essere schiave di interessi locali di parte. Come l'autotrasporto, motivo per cui dalla politica locale non sarà mai possibile aspettarsi nessuna politica favorevole alla rotaia.
Ciò detto, io rimango delle mie idee strampalate e irrealizzabili.
Da un po' di anni a questa parte c'è un tabù per cui parlare di intervento pubblico e di dirigismo fa subito essere bollati come marxisti.
Eppure, questo paese non è pronto a gestire certi aspetti della sua economia secondo criteri liberali: giacché l'interesse unico dei cosiddetti imprenditori non è tanto di offrire un servizio quanto di speculare il più possibile a spese della clientela e anche dello stato.
Liberalizzazioni? Nel 1993, tanto per fare un esempio, sono state liberalizzate le tariffe delle assicurazioni automobilistiche. Sono diminuite in virtù della concorrenza? Non mi pare, anzi.
In teoria ci sarebbe la liberalizzazione dei servizi telefonici o dell'energia: paghiamo di meno e abbiamo un servizio migliore? Non mi pare.
Il vecchio Ente Autonomo Ferrovie dello Stato è stato scorporato in quattro società. E' migliorato il servizio? E' aumentata la quota di traffico merci su rotaia? Gli operatori commerciali hanno più possibilità di spedire e ricevere merci in tempi ragionevoli? I viaggiatori (ah già, ora si chiamano "clienti"...) hanno treni in orario, servizio capillare e tariffe ragionevoli? Non mi pare.
Finché non ci si mette una pezza a livello pubblico eliminando la possibilità di interferire da parte di interessi contrari alla rotaia, le cose non potranno che peggiorare.
Per ora l'unica cosa che è migliorata è il tenore di vita dei manager. Che sono cinque volte quelli che erano quindici anni fa a fronte di un servizio che non riesce nemmeno ad assicurare la manutenzione e la piena fruibilità del parco circolante.


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MessaggioInviato: giovedì 7 settembre 2006, 14:45 
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Iscritto il: domenica 15 gennaio 2006, 0:52
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Località: Hogwarts 9¾
Noto con piacere che G-Master ha ben capito a che cosa portano le tanto sbandierate e auspicate privatizzazioni. :evil:
Saluti.


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MessaggioInviato: venerdì 8 settembre 2006, 9:37 
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Iscritto il: martedì 11 aprile 2006, 13:37
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Località: Genova
Noto con dispiacere che G-master, nella sua ansia di provocare, descrive una realtà totalmente estranea al mondo attuale.
Ragazzi a volte mi domando se sappiamo davvero di cosa stiamo parlando o se ci si diverte a scrivere cose a caso. Sul tema della devolution e delle liberalizzazioni sto leggendo tante banalità e palesi imprecisioni da non avere più neppure voglia di controbattere sui vari punti. Mi sembra sterile e pare quasi lo sif accia apposta.

Rimaniamo nel mondo reale, vi scongiuro, parliamo del XIX secolo, non del 1800 quando alcune cose magari non si erano ancora capite ed esisteva in mondo apparentemente molto diverso :wink:

Anche perché così magari alcuni problemi che (giustamente) evidenziate, possono trovare una soluzione, sennò si continua a sbattere la testa nei muri e non si va da nessuna parte.


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MessaggioInviato: domenica 10 settembre 2006, 15:49 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Devolution? Vuol dire vedere i nostri soldi spesi in tante e significative iniziative come le "ambasciate" all'estero. La Lombardia ne ha diverse sparse in varie città degli Stati Uniti, la Toscana almeno una a New York e una a Tokio.
E questi sono fatti.
A me, di vedermi accatastata la casa al comune dimodoché questi possano tassarmi di più e finanziare la partecipazione del Comune di Firenze al Festival del Cinema di Cannes (è successo, è successo...) proprio non mi va.


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MessaggioInviato: domenica 10 settembre 2006, 16:30 
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Messaggi: 457
Località: Vittorio Veneto
Forse è stata dimenticata una cosa che può essere stupida ma a me dava molto il senso di ferrovia:
RIPRISTINO IMMEDIATO, con adeguamento tecnologico in base alle velocità, DELLE TABELLE GIALLE DI ITINERARIO SULLE FIANCATE DEI TRENI!!!

Marino


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MessaggioInviato: domenica 10 settembre 2006, 19:03 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
Messaggi: 4549
Località: Ovunque, in sella alla vespa...
In effetti...


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