La zink pest sembrerebbe tornata ad essere uno degli incubi di tutti i ferromodellisti, mi chiedo e vi chiedo, senza la presunzione di fare i conti in tasca a nessuno, un telaio in zama che costo potrebbe avere? ed un telaio in acciaio o in alluminio opportunamente zavorrato?
Insomma la rassegnazione del potrebbe capitare la ritengo poco costruttiva o meglio passiva, se ancora oggi a distanza di anni e anni la zama fa' brutti scherzi forse e' il caso che anzicche' andare alla ricerca di come riprodurre dettagli da urlo o il suono piu' fedele emesso dalla locomotiva tal dei tali, di concentrarsi sui materiali di costruzione alternativi.

Allora: un conto è fare un telaio in pressofusione, in lega, dal costo molto basso, un altro è prendere dei blocchi di acciaio o ottone e fresarli? Quante volte devi rigirarli sul piano di lavoro, preparare attrezzature, rotture utensili, etc, etc...?
Ma pensavo che queste cose dette e ridette nel corso degli anni, fossero ormai appurate.
Fabrizio.

Intanto grazie per essere intervenuto, ritengo che quanto da te evidenziato sia condivisibile, ma a fronte di problematiche che periodicamente sembrano ripresentarsi c'e' sicuramente da parte del modellista la richiesta di innovazione, cambiare le leghe secondo te e' una strada percorribile? esiste un controllo di qualita' sulla pressofusione?

E' un bell'argomento , ma dovresti chiedere risposte a chi produce modelli , in quanto io posso controllare e pretendere una certa qualità come costruttore, tu magari un'altra , senza poi considerare che siamo a12000 km da dove si produce e , spesso , si stà sulla fiducia..
Scrivi a acme , Roco, Hornby etc etc e facci sapere se ti rispondono ( dubito...)
saluti

Scrivere non e' una cattiva idea, magari anche a firma di piu' modellisti, poi se vogliono leggere basta collegarsi ai forum piu' importanti del settore e' questo lo e', se non vorrano rispondere o leggere non ne sono obbligati,e' la maturita' del modellista che potra' fare poi la differenza.

Come ha scritto Fabrizio, il problema non è il costo del materiale, ma della lavorazione.
Altre soluzioni che prevedano un telaio separato dalla zavorra ci sono, ma sicuramente bisogna rivedere i principi progettuali e costruttivi.
Fermo restando che le leghe pressofuse di zinco hanno dei costi, a livello di oggetto finito, più bassi di altre leghe che si possono lavorare con gli stessi metodi: ghisa e alluminio.

Il tuo intervento oltre ad essere altamente competente e qualificato ha già' dato la risposta che mi aspettavo cioè altre soluzioni ci sono...., per dei prodotti che hanno per l'utente finale dei costi impegnativi credo che ci debbano esserci dei progetti di produzione impegnativi....

Aggiungo un cent anch' io.
La lega Zama è molto utilizzata.
La ricordo nei telai dei dischi fissi dei PC.

Ho cercato in rete, ed ho trovato anche i cerchi in lega.
Ed una breve descrizione in :
http://www.ing.unitn.it/~colombo/ZAMASegatta/14.htm
Se non erro, ho visto anche telai interni di lavatrici in lega Zama. Torrino-Pollino potrà confermare o smentire.

Tutto questo per dire che la lega Zama non è difettosa in sè. Deve, invece, essere utilizzata in certi modi, che magari hanno tolleranze strette.
La gran parte delle cose tecnologiche che utilizziamo richiede tolleranze strette di progettazione e di costruzione.

Ancora cercando in rete, ho trovato che la possibilità di ottenere un buona lega Zama (nome del brevetto Zamak) nacque dalla tecnologia per la purificazione dello zinco (Wikipedia).
Nel link anche una lista, in inglese, di campi di applicazione :
https://en.wikipedia.org/wiki/Zamak


Stefano Minghetti

Ma è proprio necessario un telaio metallico? Se non erro le d 443 e 445 Oskar hanno un telaio in plastica, non è meglio rinunciare a qualche grammo ma stare tranquilli?







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Ciao a tutti, aggiungo il mio pensiero.
Penso che tra di noi 30-40enni, tutti hanno avuto le macchinine hotwheels o majorette (metallo pressofuso). Io le ho usate tantissimo ed ora le ho recuperate per darle a mio figlio visto che sono indistruttibili. Non ho notato nessun danno al materiale (se non i graffi e le ammaccature da incidente), ma qui non c'è alcun segnale di sgretolamento dei materiali...e di certo non hanno passato la loro esistenza in una scatola o chiuse in vetrina...
Possibile che questo succede solo ai treni?? E soprattutto, io non ho mai sentito, ma non penso sia mai successo qualcosa del genere alla maerklin che da sempre fa cassa e telaio in metallo???
Riccardo

Zama, o Zamak che dir si voglia, è il nome generico, poi ci sono tutte le varianti della composizione della lega.
La lega che poi sarà in vista, o meglio ancora quella che sarà verniciata, sono necessariamente diverse.

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Grazie. Non si finisce mai di imparare...