...con qualche video trash:
http://www.youtube.com/results?search_query=translohr

Interessanti i filmati. Una domanda però sorge spontanea, "a risparmiare una rotaia che ci hanno guadagnato? Senza andarsi ad impelagare con un unico costruttore, un tram normale non andava bene ugualmente? Anche il rumore prodotto è quello di un tram". Valli a capire.

Politicamente fa più scena....poi a Padova avevano giurato e spergiurato che mai e poi mai avrebbero realizzato na tranvia...solo che c'erano i soldi della UE stanziati e han trovato un compromesso. Unico vantaggio è che se non funziona sai a priori di chi è la colpa....

Ma adesso, a Padova il tram come va?

Adesso non va

Infatti, come dice G.Giacobbo, mi aspettavo almeno molto meno rumore e un funzionamento più da autobus. Alla fine non hanno guadagnato niente rispetto ad un tram tradizionale anzi, saranno sempre legati ad un unico fornitore con tutti i limiti che questo comporta.
Inoltre, vorrei vedere questo "coso" su di una linea con una certa pendenza (all'uscita di un sottopasso per esempio) con la neve...gli metteranno le catene!!

A Padova non c'è nessun tram...
Continuarlo a chiamare così è una bestemmia verso i tram veri.

Sulla ampa del cavalcavia della stazione, lato Arcella, le bande di scorrimento per il mezzopresentano delle scanalature perpendicolari alla rotaia. Mi chiedo se è dovuta ad una esecuzione dei lavori non corretta oppure se il tutto riguarda l'aderenza dei pneumatici.
Tenete conto che la pendenza della nuova rampa lato stazione è normale per mezzo stradale tradizionale. Ma in caso di neve e ghiaccio: come la mettiamo con la gola della rotaia? Se il pattino è tanto sensibile alle discontinuità della "guida" cosa succede in caso di blocchi di ghiaccio anche di piccole dimensioni?

Una cosa è certa, tutto quello di nuovo che arriva dalla Francia, qui da noi viene preso per oro colato e si deve applicare. Quello però che i sostenitori non dicono, è che a volte nei luoghi di origine, i vari sistemi sono già caduti nel dimenticatoio perchè dichiarati dalle autorità locali come poco affidabili. A Parigi, guarda caso, le nuove linee sono state fatte secondo i normali criteri standard tranviari. Siccome però le imprese costruttrici devono ammortizzare gli studi, vanno a convincere i nostri "bocconi" di turno che il loro prodotto fa miracoli. Per fortuna quì a Roma della linea che volevano cortruire non se ne parla più.
Giancarlo

Mentre all'Aquila sì, e forse anche a Venezia. A distanza di anni continuo a chiedermi quali siano i vantaggi di un sistema che nelle proporzioni di una giostra funziona benissimo, ma come mezzo pubblico deve ancora essere messo in condizioni di efficienza.
Màh... e pensare che a volte, se si esprimono dei dubbi su queste nuove trovate, si viene anche tacciati di parlare a sproposito.
Eppure a Padova sono più di due anni che la linea è in opera, ma tra modifiche e imperfezioni non si riesce a metterla in funzione.

A Parigi guardacaso hanno BOCCIATO il sistema Lohr già da alcuni anni (2001 o 2002) anche perché avevano già linee tranviarie a scartamento ordinario (se non sbaglio fatte riciclando tratti della piccola cintura).

Infatti, le prime linee sono state aperte circa vent'anni fa, e ce ne sono altre in costruzione. Passare a un altro sistema non avrebbe avuto senso, ed ecco che la giostra l'hanno sbolognata a noi italiani.
Certo, mai che i nostri politici si informassero presso qualcuno competente per sentire se sia il caso o meno di fare certe scelte...