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MessaggioInviato: lunedì 15 gennaio 2007, 14:33 
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Iscritto il: martedì 24 gennaio 2006, 13:31
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Ale Sasso ha scritto:
Non concordo.
A parte che non ho mai affermato che 646 debba starsene zitto, ci mancherebbe (se ho dato questa impressione gli domando scusa),

Chiedo scusa io, ho male interpretato le tue parole.

Ale Sasso ha scritto:
la liberalizzazione va fatta. Conoscerene i rischi deve portare ad evitarli, non alla paralisi.


Guarda che anche io sono d'accordo sulla liberalizzazione. Ho sempre creduto nel liberismo economico.
Ho solo sollevato dei dubbi circa tale liberalizzazione, data la ormai consueta e nota esperienza italiana nell'affrontare i temi delle liberalizzazioni e delle privatizzazioni (che giustamente sono un'altra cosa ...).

Sulla questione del mercato del lavoro, forse si potrebbe aprire un topic a parte ... ma dubito che a qualcuno possa interessare. Le regole esistono, ma quando sono regole che sono a vantaggio di una sola delle due parti (o solo della domanda di lavoro o solo dell'offerta di lavoro), converrai con me che non è vera regolamentazione. Chiudo l'OT.


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MessaggioInviato: lunedì 15 gennaio 2007, 14:53 
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Iscritto il: martedì 11 aprile 2006, 13:37
Messaggi: 832
Località: Genova
Già, ci vorrebbe un topic a parte... mi riferivo a regole economiche, non a regolamentazioni, cmq. Se vuoi ne possiamo discutere in privato, ma sinceramente... meglio parlare di treni!


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MessaggioInviato: lunedì 15 gennaio 2007, 15:22 
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Iscritto il: mercoledì 25 gennaio 2006, 10:34
Messaggi: 650
eurostar_italia ha scritto:
attenzione : io sono un ferroviere del forum !!!
e sinceramente non me ne frega niente di come si chiami la mia azienda.
io circa 4 anni fa prima di entrare nelle fs ho vinto 4 concorsi a varie aziende private.
certo a parità ho scelto la piu grossa,mi sembra logico.
se domani arriva tod's e mi fa una buona offerta vado da loro.
e non parlo di soldi (ovviamente non è che mi dispiacciano) ma di lavoro.
che mi facciano lavorare,ma lavorare sul serio
oggi spesso lavoro 9 gg di fila e ne riposo uno ma senza "produrre niente".
in biglietteria non servo io,basta una macchinetta.
a me piace darmi da fare.
alcuni frequentatori del forum (un paio anche illustri) sanno come lavoro e cosa voglio fare....ma in un mondo dove è di moda dire "non è compito mio" non credo sia utile il sottoscritto


In bigletteria potrebbe ancora serivre il personale se Trenitalia vedesse il cliente non come persona da spennare ma da consigliare per viaggiare meglio...solo che sia le macchientte, che il sito che il Sipax ti consigliano sempre e solo la soluzione più vantaggiosa per l'azienda.
La liberalizzazione in campo ferroviario esiste già,certo, il settore viaggiatori è più complesso da gestire di quello merci.
Quanto alle fregature date dal mercato...a volte basta consocere quello che si va a fare...come nella telefonia per i malefici servizi a pagamento di loghi/suonerie e cosine varie...la gente prima vede la pubblicità in TV, se li attiva (o peggio lascia il cellulare in mano al pargolo di 5 anni) poi quando esauriscono il crdito chiamano il customer care lamentandosi di essere stati fregati,truffati o cose varie...
Tornando ai treni: un conto è il servizio ferroviario un conto il mercato del lavoro...dic erto non si può criticare gli operatori privati solo in basa allo stipendio che pagano ai propi dipendenti...
Eurostar, te sei un ferroviere atipico, uno di quelli che ancora crede a quello che fà....e che ha voglia di fare, ecco perchè non ti preoccupi della concorrenza ma anzi la vedi potenzialmente come un'occasione, perchè ti piace quello che vai e lo vuoi fare bene...Senza voler offendere nessuno ma chi ha paura che le liberalizzazioni turbino il mercato del lavoro e provochino chissà quali disastri forse ha paura di perdere il suo posto sicuro...in fondo quando c'era solo FS entrare in FS era in pratica aver svoltato e aver trovato un posto da dove non ti avrebbero mai mandato via....


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MessaggioInviato: lunedì 15 gennaio 2007, 21:40 
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Iscritto il: venerdì 29 settembre 2006, 22:14
Messaggi: 949
Località: Roma
qualcuno mi ha detto "denuncia la cosa"
ma oramai è un sistema talmente radicato che non è piu denunciabile,sono io quello strano.
ha senso cercare di cambiare le cose ?
io sono favorevole alla liberalizzazione,piu vettori significano piu scelta.
spero non finisca come per le assicurazioni,ma magari come per le compagnie telefoniche.


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MessaggioInviato: venerdì 19 gennaio 2007, 19:37 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 19:04
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Località: Grizzana (Bo)
Da "La Repubblica" di oggi, pag 39

Ferrovie europee - Stop alla liberalizzazione

Bruxelles - Salta la liberalizzazione delle ferrovie europee, mentre vengono introdotti
i rimborsi per i passeggeri in caso di ritardi dei treni .
L'Europarlamento ha approvato la carta dei diritti dei passeggeri ferroviari,
mentre non è stato in grado di aprire i mercati nazionali alla concorrenza straniera,
come avrebbero voluto Italia e Germania.

(Omissis)

Non è invece passata la liberalizzazione del servizio nazionale, al contrario di quanto
già avvenuto per aerei , navi e strade.
L'apertura dei mercati - grazie a cui una società avrebbe potuto operare nelle tratte interne
di un'altro paese UE - ha superato l'esame del parlamento, ma a causa dell'astensionismo
di circa duecento deputati non ha raggiunto la maggioranza, cosicche' dal 2010 la
liberalizzazione riguarderà solo i viaggi internazionali (5% del traffico UE).
Delusa l'Italia che ha già aperto il proprio mercato alla concorrenza, anche se la sconfitta
è stata neutralizzata dall' introduzione della clausola di reciprocità.
Il presidente della commissione trasporti dell'Europarlamento, Paolo Costa, si è detto
"dispiaciuto" perchè "ancora una volta la miopia di alcuni stati membri e di alcuni
monopoli ferroviari - tra i quali non c'è ne' l'Italia ne' le FS - ha impedito il completamento
del mercato interno del trasporto" (Alberto d'Argenio)


Ciao a tutti


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MessaggioInviato: venerdì 19 gennaio 2007, 20:32 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 14:21
Messaggi: 1111
Nel patetico tentativo di difendere i carrozzoni pubblici monopolistici in realtà si condannerà all'eutanasia l'intero sistema ferroviario. Senza concorrenza e libertà di scelta da parte degli utenti, questi ultimi sceglieranno l'aviazione civile o.. l'autovettura. Tutto questo per colpa di 200 magnapatate costosti, inutili e fancazzisti e di quella nazione centralistica, statalistica, egocentrica che pretende di avvocare a sé tutte le decisioni europee che potrebbero danneggiare la sua grandeur.

Altro motivo in più, per me, di restare a casa nelle prossime elezioni europee.


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MessaggioInviato: venerdì 19 gennaio 2007, 20:47 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 16:48
Messaggi: 524
Attenzione, visto il thread in cui siamo preciso che Bruxelles non ha approvato la possibilità che una azienda ferroviaria passeggeri operi NEL MERCATO INTERNO di un altro paese Ue . Cioè ad esempio una impresa tedesca non potrà per ora fare Un Milano Roma , ma la nuova impresa di Sciarrone e soci, si. Tanto per la chiarezza.

Ciao, Franco


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MessaggioInviato: venerdì 19 gennaio 2007, 21:16 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 19:04
Messaggi: 215
Località: Grizzana (Bo)
Spero che Franco abbia ragione, anche se io l'ho intesa in altra maniera.
Comunque mi pare un segnale che definire "contraddittorio" mi pare poco.
I "massimi sistemi" non sono decisamente il mio campo, ma a questo punto getto la spugna e rinuncio a capire.

Ciao a tutti


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MessaggioInviato: sabato 20 gennaio 2007, 0:12 
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Iscritto il: giovedì 26 gennaio 2006, 22:24
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Beh, penso che l'interpretazione della decisione di Bruxelles sia proprio quella relativa ai soli mercati nazionali da parte di societa' straniere.
E questo per evitare la sindrome dell'"idraulico polacco a Parigi" che potrebbe andare a lavorare in Francia con le sue regole. Se vuole lo puo' fare, ma con le regole francesi, non con quelle polacche.
In pratica, se una societa' straniera volesse far marciare i propri treni in un altro paese dovrebbe prima costituirsi come societa' interna di quel paese, ed attrezzarsi di conseguenza.
Quindi se per esempio le ferrovie polacche volessero esercitare in Italia, dovrebbero costituire una societa' ad hoc qui da noi, installarsi con asset vari (capitale, sede, materiale rotabile) ed ASSUMERE QUI in Italia, e non in Polonia. Quindi personale, anche non italiano, ma assunto in Italia con le nostre regole del gioco.
Del resto e' quello che gia accade oggi per esempio con SSB Cargo, che e' una societa' strutturata a Milano anche se controllata da SSB.
Quindi non mi sembra una decisione sbagliatissima, bensi' un semplice approccio dolce alla totale liberalizzazione europea.

Se nell'attuale mercato del lavoro puo' essere "normale" che i giovani lavorino per 800 euri al mese, magari facendo anche i manovratori e gli sganciatori (non ci vedo niente di male, anzi...), bisogna invece evitare che entrino dall'estero lavoratori pagati all'estero 200 euro al mese (od anche molto meno...), senza neppure le piu' elementari protezioni lavorative (malattia, maternita' , ferie, etc..).


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MessaggioInviato: sabato 20 gennaio 2007, 18:44 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
Messaggi: 4549
Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Secondo me, uno degli obiettivi della UE dovrebbe essere invece far sì che i lavoratori che ora vengono pagati 200 euro ne ricevano un po' di più.
Ma non mi sembra che si vada in questa direzione...


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MessaggioInviato: sabato 20 gennaio 2007, 21:06 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 14:21
Messaggi: 1111
Ecco, il discorso di Saverio è equilibrato e condivisibile. Si alle liberizzazioni, si alla concorrenza anche con stipendi diversi tra le varie società, ma no alla mancanza di regole d'ingaggio tra lavoratori.

Tuttavia dietro al no alle liberalizzazioni ferroviarie imposte da Francia e soci c'è proprio la ferma volontà di difendere le società ferroviarie nazionali. E questo non va bene.


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MessaggioInviato: domenica 21 gennaio 2007, 0:35 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 18:25
Messaggi: 405
Località: Grosseto
Lascia stare, G-Master, il concetto per qualcuno è ostico.


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MessaggioInviato: domenica 21 gennaio 2007, 14:45 
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Iscritto il: lunedì 30 gennaio 2006, 21:36
Messaggi: 29
Gia...per qualcuno che non vuole capire certi concetti, c'è quacun'altro che vede la cosa solo dal punto di vista personale....


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MessaggioInviato: domenica 21 gennaio 2007, 15:59 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 18:25
Messaggi: 405
Località: Grosseto
Se pensare a che i ragazzi che entrano oggi in ferrovia possano avere (vista la tipolgia di lavoro) una qualità della vita migliore è interesse personale chiedo scusa.

Io non prendo 800 euro, a me che me ne fregherebbe?


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MessaggioInviato: domenica 21 gennaio 2007, 17:24 
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Iscritto il: sabato 2 dicembre 2006, 15:29
Messaggi: 92
Località: Calolziocorte LC
Interessanti le vs argomentazioni sui diritti dei ns nuovi cugini comunitari. Certamente il oro salario, al loro paese, è proporzionato al costo della vita del paese stesso (premetto che ho messo piede fuori dall'Italia una volta, a Francoforte, e mi è bastato). Guadagno bene enon posso certo lamentarmi, certo sarei più felice se guadagnassi quanto un tedesco o avessi le detrazioni fiscali stile USA, ma penso ai giovani che con 800€ viene chiesta ormai di consueto in tutte le IF la polifunzionalità, spesso e volentieri MAI retribuita. Una IF per preparare un treno necessita del formatore, del verificatore, del manovratore, ecc. 800€ per ognuno di loro quindi, se esistessero. Quinid per me non esiste pagare 800€ un formatore che fa anche il verificatore che fa anche il manovratore che fa magari anche il 2°agente Capotreno. Con questo non dico che ne debba prendere 3.000. Ma 100€ netti al mese in più per ogni figura alla quale il dipendente si abilita e si sottopone credo non dispiacerebbero. E se penso che io a 20/23 anni 1.600.000 lire al mese le potevo solo sognare (ne prendevo 1.200.000 e lavoravo di notte) al loro posto mi lamenterei anche io ma con criterio di costruttività e non sbraitando all'impazzata o minacciando malattie fittizzie e di gruppo come spesso accade.


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