Buongiorno a tutti. Uno degli indubbi vantaggi di internet è che con un po' di pazienza si riescono a trovare progetti e idee molto interessanti per il nostro hobby. Sul noto sito thingiverse, dedicato alla stampa 3D ho trovato i disegni per realizzare una piattaforma girevole a scartamento 9 mm di circa 10 cm di diametro, corrispondente più o meno ad una piattaforma da 9 metri al vetro, ideale ad esempio per la giratura delle Emmine. Avendo in costruzione un plastico a moduli riproducente una linea a scartamento ridotto freelance in H0e ed avendo già provato a costruire in legno una piattaforma girevole manuale più piccola ma dal funzionamento non proprio ineccepibile, ho deciso di provare questa realizzazione utilizzando la stampa 3d.
Il progetto ideato da un modellista inglese prevede poi l'automazione del funzionamento della piattaforma tramite un motore passo-passo pilotato da una scheda Arduino. Il codice del programma (sketch) è già allegato ai disegni.
Dopo la stampa, queste sono le prime prove di montaggio:

Per alimentare i binari, come procederai?
Fabrizio.

Sul fondo ci sono due semicerchi di rame su cui scorrono dei contatti striscianti montati sul ponte girevole e saldati ai binari.
I contatti striscianti sono stati realizzati con filo di rame e delle molle per carboncini per motori a spazzole recuperate da alcuni ricambi che avevo da parte.

I due contatti striscianti sono inseriti nei fori del ponte girevole diagonalmente rispetto al perno di rotazione e sono tenuti in pressione sulle strisce di rame dalle molle.

Questo è il risultato finale. Meccanicamente ed elettricamente la piattaforma sembra funzionare bene. Ora devo programmarla. Vi terrò aggiornati sugli sviluppi.

Grazie! Avevo messo i pulsantini anche io, in un primo momento, ma non sono risultati affidabili, nel tempo, allora ho optato per delle lamelle elastiche di ottone, ovviamente, sul fondo della piattaforma ho aumentato le superfici di contatto.

Ci sono queste, mi pare, sul penultimo ttm....

Nella foto in basso, si vedono i pulsanti.... Che non rendevano.

Avevo provato anch'io con le lamelle ma il poco spazio di contatto con le strisce di rame creava qualche intoppo. Vediamo nel tempo come si comporteranno i pulsantini.

E' proprio questo, che non capisco, il perchè delle strisce così piccole!

Io ho fatto così:
contatti: un polo sul perno di rotazione e l'altro con un contatto anulare continuo. Funziona.

E già, Chicco, ma io ho un perno in plastica!
In alluminio, al tornio, ho realizzato la bussola di accoppiamento, tra l' alberino del motorino e quello della piattaforma, naturalmente, da buon cialtrone, di diametro differente! Però ho messo i grani.

Le strisce sono piccole per non essere visibili. La tina non è coperta e i contatti devono restare sotto la parte centrale del ponte girevole.

Bel lavoro Dario,
non conosco delle piattaforme FCL che non avessero il ponte pieno (vale a dire che coprisse tutta la tina) ma magari ne sono esistite.
Io nel giugno 2019 progettai e realizzai in stampa 3D un modello in N della piattaforma più comune. (argomento sul forum ASN)
Come per tutte le attuazioni, ho preferito che si muovesse manualmente. La piattaforma ha un pignone centrale su cui si impegna una vite senza fine in cui può essere inserita un'asta di comando che termina con una manopola sul bordo del plastico.


Il meccanismo di alimentazione è basato su delle piste elettriche sui lati del rotore che alimentano le due rotaie su esso poste. Le piste sono fatte di alluminio adesivo, quello che si usa per chiudere le fessure dei condotti di aerazione.

La corrente viene fornita da due sferette magnetiche poste sul lato interno della vasca che sono in contatto con due chiodi che raggiungono l'esterno della vasca. Le sferette rotolano sulle piste poste sul rotore quando esso gira, garantendo il contatto rotaie - esterno della vasca. Il sistema è realizzato in maniera che il rotore non perda mai l'alimentazione durante la giratura. Così se una locomotiva è digitale, può mantenere i fari accesi. il cambio di polarità non è automatico ma va implementato con un comando. Se la loco è digitale, l'inversione si può implementare con un invertitore automatico, come quelli che si usano sui cappi (tipo Digitrax AR1 o Lenz LK100).


la rotazione si può vedere su questo filmato youtube

Hai ragione ma il mio è un plastico freelance per cui tutto vale!
Complimenti per il tuo lavoro di miniaturizzazione della piattaforma.