Visto da fuori si ha l'impressione che delle ferrovie non freghi niente a nessuno a livello politico. Non è infatti realistico né ipotizzabile una rete ferroviaria efficiente a livello nazionale senza un chiaro progetto politico alle spalle, specie in un paese come l'Italia. Non a caso l'unico che tutto sommato c'è riuscito è qualcuno che sta molto a cuore al camerata Alalà e che aveva una politica per le ferrovie.
Fatta questa premessa, c'è un problema di uomini, è indubbio. Una struttura di trasporti complessa come quella ferroviaria richiede molto personale operativo (macchinisti, controllori, manutenzione rotabili e linee)e
poco personale di scrivania. Non ho dati, ma sospetto che da noi si a esattamente il contrario...
Inoltre ci vogliono estrema professionalità, competenza e dedizione, tutta merce storicamente rara in Italia, specie nelle ultime decadi.
Quindi se c'è indifferenza politica, a catena non ci sono decisioni, scelte (soprattutto di persone) etc.
Io non mi stupisco della situazione: mi stupisco che in qualche modo si riesca ancora a viaggiare! E il lassismo si tocca con mano: la manutenzione dei treni è minima e i controlli dove stanno? Il sabato e la domenica (sarò stato sfigato? non credo) in due anni, il controllore sul Nettuno-Roma l'ho visto DUE volte! Io ho l'abbonamento ma quanti viaggiano a sbafo? E anche sugli Eurostar ho già viaggiato diverse volte tra Firenze e Roma senza aver visto il controllore... Che, peraltro,
chiede ai viaggiatori se il biglietto è stato visto!
In un paese come il nostro i controlli ci devono essere e devono essere
assillanti se necessario: io sono favorevole a ronde continue sui treni per beccare chi danneggia e farlo pagare. hai tagliuzzato una poltrona? La paghi per nuova!!! Lo stesso andrebbe fatto sui pullman...
Andrea