Da quello che ho capito:
La "Bad-company" con debiti ed esuberi sara' a carico dello stato. Cassa integrazione, mobilita', ricollocamenti ecc..ecc..
La compagnia vera e propria, ripulita, risanata e molto dimagrita, se la spartiranno un po' di imprenditori piu' o meno interessati ( Benetton costruisce anche le piste degli aeroporti, Ligresti si avvia a fare palate di miliardi con l'expo di Milano ) e un partner internazionale ( si parla sempre di Air-France ma a queste condizioni interessa anche ad altri ).
Mi sembra che il vincolo sia di 4 o 5 anni, dopodiche' gli imprenditori se ne andranno, presumibilmente rivendendo le loro quote alla compagnia rimasta ( che e' l'unica a fare il mestiere di vettore aereo ).
I "capitani coraggiosi" quasi sicuramente ci guadagneranno, c'e' anche un po' di rischio per carita', ma probabilmente non potevano tirarsi indietro.
L'Air France o chi per essa si trovera' alla fine in mano L'ex Alitalia senza dover licenziare o risanare ...
I cittadini italiani pagheranno il prezzo intero dell'operazione
Meno male che il governo e' liberista, meno male che c'e' la lega a non consentire piu' "assistenzialismo", e per fortuna che abbiamo impedito a Prodi di "svendere la compagnia ad Air-France".
P.S.
L'unico dubbio e' quello del rilancio con la tratta Milano-Roma, in effetti.
Quando ci sara' l'alta velocita' la concorrenza sara' fortissima. Mi risulta che in europa (Francia-Germania ) alcune tratte aeree sui 3/400 km siano state ormai abbandonate per mancanza di passeggeri...