ciao a tutti,
poco tempo fa ho riscoperto un vecchio trenino lima del 1979 e ho iniziato a valutare l'idea di cominciare una collezione di trenini nuova e "come si deve"... cercando qualche input per iniziare il tutto, mi sono trovato in difficoltà per la presenza di moltissime marche e dai costi più svariati. il mio intento sarebbe quello di cominciare fin da subito con dei prodotti di qualità medio/alta, quindi chiedo aiuto a voi, molto più esperti di me, su quali marche indirizzarmi per l'acquisto di locomotive, vagoni e componenti del plastico...
vi ringrazio e buona giornata!

be non ti buttare a capofito a comprare modelli a destra e a manca valuta prima di tutto

l' epoca che epoca vuoi fare , I, II, III ,IV ,V,

eh sono indeciso fra l'epoca iv e l'epoca v, ma sono più indirizzato sulla iv...

Cosa vuoi riprodurre? Cosa per te significano le ferrovie? Cosa pensi ti diverta di più: vedere i treni girare senza che tu debba toccare nulla, fare manovre, vedere i treni in una vetrina?

Il mio consiglio è: leggiti il forum, compra qualche rivista (meglio anche tanti arretrati, sul mercatino a volte ne trovi dei blocchi) e fatti un opinione. Fai delle scelte. Il fermodellismo è un hobby costoso, e sbagliare acquisto può essere seccante. Solo con una conoscenza del reale potrai avere una buona "collezione", altrimenti sono solo pezzi presi a casaccio.

Concentrati su un epoca, una zona, una società. (Esempio? Epoca IV, linea Bologna-Verona), oppure se vuoi creare una collezione (stile francobolli), chessò, le grandi loco a vapore europee, i carri in servizio internazionale, i grandi treni notte, ecc. Puoi scegliere anche una piccola linea privata e riprodurre tutto il materiale circolante (ricorrendo anche all'autocostruzione).
Preferisci un plastico od una collezione da mettere in bacheca? Se plastico, che tipo di plastico?

Rispondi a queste domande, poi potremo darti altri e più approfonditi consigli.

wow, tutte queste domande assieme non me le ero poste effettivamente, o meglio... avevo solo in testa l'idea di cosa mi piacerebbe realizzare... seguirò i consigli e mi farò una "cultura" prima di spostarmi sugli acquisti. nel frattempo ringrazio tutti per la disponibilità. a presto!

cambia hobby finchè sei in tempo

Franz sei terribile o meglio TERIBILE!!!
Comunque visto che tutti hanno inizato con l'aspetto serioso, cominciando a metterti davanti un sacco di regole che fanno solo passare la voglia, considera che oggi non è più come una volta che ci si fidealizzava su un marchio di rferimento che ti forniva tutto dai binari, agli accessori, al materiale rotabile. Questo lo puoi ancora fare con alcuni marchi ma, essendosi sviluppate delle regole che cercano più o meno di rendere compatibili tutti i sistemi, non c'è più quella necessità di puntare solo su un marchio. Tranne nel caso della Marklin che è l'unica ad utilizzare il sistema a tre rotaie e lì o quello o quello. Per il resto puoi cominciare con i binari di chi ti pare e metterci su qualsiasi modello, tanto sono tutti fatti in Cina dagli stessi 2 o 3 produttori e quello che cambia è solo il nome della scatola.
Poi decidi tu se miri a fare un plastico realistico o, se ti piacciono in generale i trenini, comprarti tutto quello che ti piace, fregandone di tutte le regole, ma in quel caso l'avvertimento di Franz è più che mai valido.

Visto che partiresi da zero, magari valuta anche la scala... per esempio, la N permette un buon divertimento con uno spazio di 100/120 x 50/60, senza iniziare con seghe mentali di impianti con 50 treni... Poi valuta anche il mercato estero...
Personalmente io ho parecchio materiale N sia USA sia inglese... il prezzo è buono, la qualità, se prendi Kato e Atlas è ottima e la scelta è ampia...
Comunque la passione per il femodellismo ti viene nel tempo e nel tempo maturi le conoscenze... il fatto che tu abbia rispolverato il trenino del preistorico è bello però il tuo intervento mi è sembrato, senza offesa, un pochino del tipo "toh... il vecchio trenino... mi viene voglia di fare qualcosa... che figo!"...
Te lo dico perchè successe lo stesso per un mio amico: venne con me ad una mostra di modellismo, io che bazzicavo maggiormente sui treni, lui si appassionò subito... tutto pronto lì esposto che funzionava... che bello pensava...
Lo accompagnai in un negozio a prendere la scatola di avvio in N (su internet che risparmiava non andava bene)...
Poi lo aiutai (leggi: feci io) per la base di legno, per la posa del binario, per l'erba, le case... alla fine feci il plastico... spese un botto di soldi e alla fine? Feci il plastico, me lo pagò (non aveva neanche più voglia di andarsi a comperare due alberelli) e ci giocò per una settimana... ora è buttato chissà dove.
Quindi... pensaci bene...

Poi, magari, ti capita di finre sull'OT.

Leggi con attenzione questo forum e ben presto scoprirari quali marche escludere dai tuoi acquisti.
Non faccio nomi, ma ... cognomi...!

Ciao e benvenuto
Io ho avuto il tuo stesso pensiero qualche anno fa, e dopo essermi posto un po'di domande come quelle che ti hanno scritto prima alla fine ho deciso per l'epoca V prendendo in offerta in germania uno startset Roco digitale (il 41267 con la loco rtc e 3 carri canguro). Mi si è aperto un mondo...

Occhio che a porre certe domande si rischia di uscirne con un occhio pesto

Tutte le marche sono buone.

Le mie due preferite sono la REE e la Ls Models, che ritengo oggi come le migliori per la qualità di riproduzione dei loro modelli, e della scelta delle loro produzioni.

bye

Mi ero scordato di dire che esistono delle norme internazionali (NEM europee, NMRA americane) che sanciscono l'intercambiabilità tra scambi, binari e materiale rotabile delle varie marche. Cercando in rete le si trovano.

Altra domanda da farsi è: che scala intendi adottare?
- TT, N, Z: scale adatte ai plastici per le ridotte dimensioni (TT 1:120, N 1:160, Z 1:220), ma il materiale italiano disponibile è poco (per la N, perlopiù artigianale) o nullo (TT, Z, forse qualche carro). Discorso diverso per materiale straniero (in N anche francese, per tutte le scale anche tedesco, si trova di tutto);
- H0 (1:87) adatta sia per il plastico (ma richiede un po' più di spazio, a seconda di ciò che si vuole realizzare), che per la vetrina (buona/ottima definizione dei dettagli);
- 0 (1:43,5), 1 (1:32): scale adatte all'esposizione, o a plastici molto grossi di linee molto piccole, per le generose dimensioni. Il materiale italiano, ma anche straniero è in prevalenza artigianale, anche se non mancano produzioni industriali (Marklin per l'1 (in CC), Lenz per la 0, ecc, ma si tratta di rotabili in prevalenza tedeschi). Prezzi relativamente alti;
- G (1:22,5): ferrovie a scartamento ridotto (ma anche normale, ma varia la scala di riduzione) pensate per l'installazione in giardino. Prezzi relativamente alti e, of course, poco materiale italico.

Scartamenti ridotti vari:
- Nm (binario Z, scala 1:160, al vero scartamento metrico): poche riproduzioni artigianali in genere;
- H0m (binario TT, scala 1:87, al vero scartamento metrico): si trova molto delle RhB (ferrovie retiche, "trenino rosso"), si inizia a trovare qualcosa di italico, molte cose tedesche;
- H0e (binario N, scala 1:87, al vero scartamento 760mm): il materiale è generalmente interscambiabile con l'H0m mediante cambio assi, ma si trova anche materiale dedicato;
- H0f (Binario Z, scala 1:87, al vero scartamento 600mm): trenini da miniera o da campo (feldbahn). Di semovente, a parte artigiani, produce qualcosa la ditta Bush;
- 0e (Binario H0, scala 1:43,5, al vero scartamento 760 mm): si trovava qualcosa di tedesco, ora non so;
-altri: mi riferisco allo SR Americano, vedi filetto dedicato.
Gli scartamenti ridotti consentono, in uno spazio minore, riproduzioni a scala maggiore: ad esempio un plastico in H0e, occuperà lo spazio di un plastico in N (circa), ma la definizione dei dettagli e tutto il resto è in scala H0.

C'è da tener conto che gli inglesi (sempre bastian contrari ), hanno rapporti di riduzione diversi da quelli continentali (al vero il loro materiale rotabile è più piccolo, ed un tempo, per inserirci i motori, fu necessario allargare (come fecero in tutti i paesi, vedi Rivarossi con l' "1:80") le riproduzioni. Solo che mano a mano, sul continente ci si è riportati sull' 1:87, loro sono rimasti all' 1:76 ). Varia qualcosa anche in 0 ed in N, credo.
In America esistono anche altre scale, ma non so quanto siano diffuse (penso alla S, 1:64).

I produttori, come già detto, generalmente (a parte alcuni produttori, o alcuni prodotti) fabbricano in Cina, al più nell'Est Europeo, ed i terziari sono quelle 2-3 fabbriche. La qualità è direttamente proporzionale a quanto stanno col fiato sul collo ai cinesi. E alla qualità della progettazione (generalmente Europea). La qualità inoltre varia anche tra i prodotti di uno stesso marchio, o fra le componenti di uno stesso modello. Logico che alcuni fanno più cose azzeccate che ciofeche, altri più ciofeche che cose azzeccate . Il consiglio è regolarsi da modello a modello, leggendo ed intervenendo negli interventi sul forum (il moderatore scriverebbe "non aprendone di nuovi se ce ne sono già sullo stesso argomento" ), o le recensioni sulle riviste (la redazione scriverebbe "compra TuttoTreno" , cosa tra l'altro buona e giusta, visto che ospita il forum e che è un'ottima rivista (non è per fare il lecchino, eh, la leggo da quando non so leggere (guardavo le figure!))).

E' quindi tecnicamente possibile fare un treno con una loco Atlas, una carrozza Maerklin (dopo averci cambiato gli assi con quelli in CC), un carro Rivarossi su binari Roco... Certo, il realismo va a farsi fott...benedire .

ringrazio tutti per gli ottimi consigli, più o meno ironici fanno sempre piacere... ad ogni modo come già detto, mi prendo un po' di tempo per conoscere di più tutto il mondo del fermodellismo, così da iniziare a capirci dentro davvero qualcosa; d'altra parte, l'unica certezza è la scala che voglio, ovvero l'HO. forse è un po' poco come inizio. Grazie mille ancora a tutti!