Mi ero scordato di dire che esistono delle norme internazionali (NEM europee, NMRA americane) che sanciscono l'intercambiabilità tra scambi, binari e materiale rotabile delle varie marche. Cercando in rete le si trovano.
Altra domanda da farsi è: che scala intendi adottare?
- TT, N, Z: scale adatte ai plastici per le ridotte dimensioni (TT 1:120, N 1:160, Z 1:220), ma il materiale italiano disponibile è poco (per la N, perlopiù artigianale) o nullo (TT, Z, forse qualche carro). Discorso diverso per materiale straniero (in N anche francese, per tutte le scale anche tedesco, si trova di tutto);
- H0 (1:87) adatta sia per il plastico (ma richiede un po' più di spazio, a seconda di ciò che si vuole realizzare), che per la vetrina (buona/ottima definizione dei dettagli);
- 0 (1:43,5), 1 (1:32): scale adatte all'esposizione, o a plastici molto grossi di linee molto piccole, per le generose dimensioni. Il materiale italiano, ma anche straniero è in prevalenza artigianale, anche se non mancano produzioni industriali (Marklin per l'1 (in CC), Lenz per la 0, ecc, ma si tratta di rotabili in prevalenza tedeschi). Prezzi relativamente alti;
- G (1:22,5): ferrovie a scartamento ridotto (ma anche normale, ma varia la scala di riduzione) pensate per l'installazione in giardino. Prezzi relativamente alti e, of course, poco materiale italico.
Scartamenti ridotti vari:
- Nm (binario Z, scala 1:160, al vero scartamento metrico): poche riproduzioni artigianali in genere;
- H0m (binario TT, scala 1:87, al vero scartamento metrico): si trova molto delle RhB (ferrovie retiche, "trenino rosso"), si inizia a trovare qualcosa di italico, molte cose tedesche;
- H0e (binario N, scala 1:87, al vero scartamento 760mm): il materiale è generalmente interscambiabile con l'H0m mediante cambio assi, ma si trova anche materiale dedicato;
- H0f (Binario Z, scala 1:87, al vero scartamento 600mm): trenini da miniera o da campo (feldbahn). Di semovente, a parte artigiani, produce qualcosa la ditta Bush;
- 0e (Binario H0, scala 1:43,5, al vero scartamento 760 mm): si trovava qualcosa di tedesco, ora non so;
-altri: mi riferisco allo SR Americano, vedi filetto dedicato.
Gli scartamenti ridotti consentono, in uno spazio minore, riproduzioni a scala maggiore: ad esempio un plastico in H0e, occuperà lo spazio di un plastico in N (circa), ma la definizione dei dettagli e tutto il resto è in scala H0.
C'è da tener conto che gli inglesi (sempre bastian contrari

), hanno rapporti di riduzione diversi da quelli continentali (al vero il loro materiale rotabile è più piccolo, ed un tempo, per inserirci i motori, fu necessario allargare (come fecero in tutti i paesi, vedi Rivarossi con l' "1:80") le riproduzioni. Solo che mano a mano, sul continente ci si è riportati sull' 1:87, loro sono rimasti all' 1:76

). Varia qualcosa anche in 0 ed in N, credo.
In America esistono anche altre scale, ma non so quanto siano diffuse (penso alla S, 1:64).
I produttori, come già detto, generalmente (a parte alcuni produttori, o alcuni prodotti) fabbricano in Cina, al più nell'Est Europeo, ed i terziari sono quelle 2-3 fabbriche. La qualità è direttamente proporzionale a quanto stanno col fiato sul collo ai cinesi. E alla qualità della progettazione (generalmente Europea). La qualità inoltre varia anche tra i prodotti di uno stesso marchio, o fra le componenti di uno stesso modello. Logico che alcuni fanno più cose azzeccate che ciofeche, altri più ciofeche che cose azzeccate

. Il consiglio è regolarsi da modello a modello, leggendo ed intervenendo negli interventi sul forum (il moderatore scriverebbe "non aprendone di nuovi se ce ne sono già sullo stesso argomento"

), o le recensioni sulle riviste (la redazione scriverebbe "compra TuttoTreno"

, cosa tra l'altro buona e giusta, visto che ospita il forum e che è un'ottima rivista (non è per fare il lecchino, eh, la leggo da quando non so leggere (guardavo le figure!))).
E' quindi tecnicamente possibile fare un treno con una loco Atlas, una carrozza Maerklin (dopo averci cambiato gli assi con quelli in CC), un carro Rivarossi su binari Roco... Certo, il realismo va a farsi fott...benedire

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