Bill ha scritto:
Una piccola osservazione: secondo me stonano su una delle automotrici (quella meglio verniciata) i numeri che indicano la classe e il logo "non fumatori" di tipo recente.
Non sono il noto pittore Osvaldo da Verona (
http://www.trenistorici.it/italiano/avts42-ALn873.php), quindi non so per quale motivo abbia adottato quei pittogrammi, oltretutto il maestro non è uno sbarbatello e a naso sa come dovrebbero essere quelli giusti. Non c'è, per la cronaca, una macchina verniciata meglio ed una verniciata peggio, una è andata a farsi rimettere a posto la meccanica, l'altra a rifarsi il trucco. Ora le parti si dovrebbero invertire.
Una vocina che mi viene dall'Ovest mi suggerisce "Perché non c'eri anche tu a sverniciarla ?" (per lo meno
http://www.trenistorici.it/italiano/avts30restauro873.php)...
Vetri... Fioi la macchina ci è arrivata con quei vetri e con quella livrea come si vede in
http://www.trenistorici.it/italiano/avts6_6.php; altre 873 non ce ne sono più. E viaggiando ho sentito molte persone riconoscere le macchine, e il discorso era quello di un normale viaggiatore, non di un appassionato "contachiodi". Personalmente poi la livrea verde magnolia e grigio nebbia rende maggiore giustizia agli interni la cui progettazione e realizzazione è più vicina a quella degli ETR storici che a quella delle 668.
Il diesel storico in Veneto mi pare all'inizio, mentre ci sono zone ove oramai è una tradizione, vedi il Basso Sebino dove le due velociste hanno fatto i loro primi servizi dopo l'assegnazione ad AVTS o la Val d'Orcia dove erano impiegate prima dello scambio con le "rosse" ALn773.
Una nota di folklore.
Lo scrittore Belga Francis Tessa (al secolo Franceso Tessarollo, nato a Rossano Veneto, la cittadinanza la belga ricevette per meriti letterari quando venne, in gran fretta, data la cittadinanza belga a Scifo per impiegarlo nella nazionale - aneddoto raccontato da Tessarollo) cita le 773 -non per codice- al PL di Rosà nella chiusura di un brano di quello che dovrebbe essere il suo prossimo libro...