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MessaggioInviato: mercoledì 18 ottobre 2006, 0:03 
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L'Utente Caustico ha scritto:
SAFF ha scritto:
Per me è colpo di sonno del macchinista o stato di ebbrezza.
Scatta l'uomo morto e scatta la frenatura di emergenza, il macchinista riarma ma viene preso da un nuovo colpo di sonno incappando nella leva e anche sul pedale, mandando a manetta il treno...

Per me dovresti evitare di leggere troppi fumetti di Batman o dell'Uomo Ragno prima di andare a dormire.

Infatti hai ragione.
Pardon... :oops:


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MessaggioInviato: mercoledì 18 ottobre 2006, 0:20 
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Iscritto il: giovedì 19 gennaio 2006, 12:55
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Da un'analisi delle varie informazioni, risulta:
1 - semafori rossi
2 - velocità 25-30 Km/h
3 - traccie di frenata

Quest'ultime, non essendoci come ovvio copertoni, dovrebbero risultare dal blocco delle ruote, con conseguenze slittamento, quindi aderenza nulla ed identico effetto frenante.

Allora riavvio sotto consenso del dirigente a semaforo rosso, velocità, anche se moderata, decisamente sostenuta (non sarebbe più marcia a vista), contando forse sullo spazio della banchina per frenare, svista della coda del convoglio (disattenzione/malore?), blocco ruote, impatto.

A chi chiede delucidazioni sulla "panoramicità" dei finestrini, esplico che non è affatto necessaria: chi si avvicina al vetro (oscurato) della porta della cabina di guida, può benissimo seguire un bel tratto di galleria, leggere tre-quattro segnali e quando si marcia a distanza di blocco vedere i segnali di coda del convoglio che precede.

Per ultimo, ma non ultimo, un'osservazione, che non mi risulta nessuno abbia sollevato: due convogli a pieno carico portano anche tremila passeggeri (magari stipati come sardine); nel caso specifico, essendo un'ora di media, sembra si fosse a meno della metà: con tutto il rispetto per la vittima ed i feriti (auguri a tutti), questi sono poco più di duecento: quante macchine vediamo accartocciate dopo aver provocato finanche sette morti?
Nonostante sembri che qualcosa sulla sicurezza non sia al 100%, siamo sempre ad esiti, che seppure nefasti, non sono poi così tragici, come l'eclatanza dell'evento lascerebbe supporre. Comprendo che può sembrare un discorso cinico, ma la considerazione va esaminata nell'ambito dei grandi numeri, che ancora una volta affermano la "relativa" sicurezza di treni ed affini.


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MessaggioInviato: mercoledì 18 ottobre 2006, 11:22 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 17:21
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Scusate...ma da quando in ferrovia...durante una frenata di emergenza si bloccano le ruote? Se così fosse non avrebbe senso la frenata setssa....e poi non hanno mica il freno a mano da tirare!

Comunque ora l'italiano medio ha imparato una nuova terminologia tecnica : il rosso permissivo! Chissà magari cominceranno ad applicarlo anche in strada....

Ciao Andrea


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MessaggioInviato: mercoledì 18 ottobre 2006, 11:43 
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Iscritto il: venerdì 3 febbraio 2006, 13:31
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Località: Roma
mimac ha scritto:
.....Comunque ora l'italiano medio ha imparato una nuova terminologia tecnica : il rosso permissivo! Chissà magari cominceranno ad applicarlo anche in strada....

Ciao Andrea


Questa norma è da tanto che viene applicata regolarmente, tanto è vero che, avendo il verde, si debba stare attenti a chi usa il "rosso permissivo"
Giancarlo


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MessaggioInviato: mercoledì 18 ottobre 2006, 11:58 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 9:37
Messaggi: 2170
mimac ha scritto:
Scusate...ma da quando in ferrovia...durante una frenata di emergenza si bloccano le ruote? Se così fosse non avrebbe senso la frenata setssa....e poi non hanno mica il freno a mano da tirare!

Comunque ora l'italiano medio ha imparato una nuova terminologia tecnica : il rosso permissivo! Chissà magari cominceranno ad applicarlo anche in strada....

Ciao Andrea

Il rosso permissivo viene usato anche in ferrovia e nelle amministrazioni di ferrovie e metropolitane di tutta Europa.
Il problema è che giornalisti della carta stampata e delle Tv quando parlano di ferrovie(e temo non solo)sparano certe cazz..te!!!


Ultima modifica di Danilo Surini Gmfr il mercoledì 18 ottobre 2006, 12:27, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: mercoledì 18 ottobre 2006, 12:03 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 19:17
Messaggi: 736
Località: Imola
mimac ha scritto:

Comunque ora l'italiano medio ha imparato una nuova terminologia tecnica : il rosso permissivo! Chissà magari cominceranno ad applicarlo anche in strada....

Ciao Andrea



beh quello gia esiste....un esempio?? I semafori pedonali lasciati accesi anche di notte.........quì a Bologna ce ne sono un paio e di notte altro che permissivi sono rossi per daltonici :lol:


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MessaggioInviato: mercoledì 18 ottobre 2006, 15:47 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
E se avesse ragione il macchinista, che sostiene che i freni di quel convoglio in particolare erano difettosi?
Le Spagnole, cioè i nuovi convogli CAF, sono stati adottate più che altro per ragioni politiche piuttosto che tecniche.
Non sarebbero dei catenacci come le Colleferro del '98, che rimangono più in deposito che altro, ma nemmeno materiale all'altezza delle MA di prima fornitura.


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MessaggioInviato: mercoledì 18 ottobre 2006, 16:08 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 17:21
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Scusa G master, ma se si compra AnsaldoBreda lo si fa per ragioni politiche.....se si compra CAF, lo si fa ancora per ragioni politiche...
per una volta che la gara bandita non è stata vinta da AnsaldoBreda-Firema e compagnia bella....

Ricorda che a Milano stiamo ancora aspettando i nuovi treni denominati Meneghini.....che essendo satati ordinati ad AB-Firema, sono in ritardo di qualche anno; mentre a Roma, se non sbaglio, i treni CAF sono stati consegnati secondo quanto stabilito.
Quindi a parità di favore politico, se proprio lo devo fare, preferisco farlo a chi almeno mi garantisce quanto previsto.

Poi se la frenatura elettropneumatica dei treni CAF presenta un "feedback" sul macchinista diverso da quello che può avere sulle MA100 e 200, questi sono questioni di addestramento, anche a livello automobilistico non tutte le vetture frenano allo stesso modo, l'importante per la sicurezza è sapere che a seconda del veicolo bisognerà comportarsi diversamente.

Ciao Andrea


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MessaggioInviato: mercoledì 18 ottobre 2006, 16:32 
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Località: Roma
casomai a livello politico è stata ritardata la costruzione per una quinquennale causa intentata da fiat contro l'aggiudicazione dell'appalto.
i convogli sono arrivati nei tempi previsti se non anche prima.
fin'ora nessuno del personale s'e' mai lamentato.
anche se UN convoglio avesse qualche difetto di fabbrica non è che possiamo distruggere tutto un 'ordine.
quante macchine vengono ritirate per difetti alla frizione,cambio,ecc.
e dopo la sostituzione del pezzo tornano come nuove ?
e cmq SE,se,se,se...
sono costernato per la vittima e i feriti,ma non penso con i se si risolva il problema


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MessaggioInviato: mercoledì 18 ottobre 2006, 17:28 
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Emilio ha scritto:
Cita:
Non credo proprio.
A valle di un permissivo può esserci un convoglio.


Infatti deve essere così ma il convoglio a valle non si troverà mai tra il segnale posto a Rosso permissivo ed il segnale seguente, ma sempre dopo quest'ultimo e quindi tra un treno e l'altro c'è sempre una sezione di blocco, lunga poco più di un convoglio di 6 elementi, libera. La P si accende sullo stante di un segnale quando tutto (e sottolineo tutto) il treno ha oltrepassato il successivo segnale (ovviamente rosso). Non conosco il regolamento, ma la mia deduzione è basata su dati empirici.

Deduzione sbagliata: superando un permissivo puoi trovare la coda di un altro treno, tanto è vero che è di fondamentale importanza la regolare coda accesa specie sul blocco automatico a correnti codificate.
Addirittura in certe situazioni sono ammesse le spinte per il treno precedente qualora sia impossibilitato a muoversi.
Dunque dopo un permissivo c'è la marcia a vista apposta.


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MessaggioInviato: mercoledì 18 ottobre 2006, 18:08 
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Iscritto il: mercoledì 15 febbraio 2006, 13:54
Messaggi: 269
Località: Sora
Cita:
Deduzione sbagliata: superando un permissivo puoi trovare la coda di un altro treno, tanto è vero che è di fondamentale importanza la regolare coda accesa specie sul blocco automatico a correnti codificate.
Addirittura in certe situazioni sono ammesse le spinte per il treno precedente qualora sia impossibilitato a muoversi.
Dunque dopo un permissivo c'è la marcia a vista apposta.


Non è che ti riferisci ai segnali di BACC sulle linee ferroviarie, dove la P è riportata su una tabella con accanto l'indicazione della progressiva chilometrica del segnale (e non si accende, come accade in metropolitana, temporaneamente e nel modo che ho già spiegato)?
Nel sistema ferroviario il segnale permissivo che proietta luce rossa può essere sì superato con marcia a vista e con altre cautele perchè la sezione protetta è occupata (o può essere occupata, salvo guasti) da un convoglio. Inoltre in ferrovia non tutti i segnali sono permissivi (esempio: i segnali di protezione e di partenza, che possono però essere resi permissivi in caso di impresenziamento dell'impianto cui afferiscono con l'accensione della P luminosa fissa sullo stante).
In metropolitana, lo ribadisco perchè l'ho visto e fortunatamente sono ancora abbastanza giovane per essere considerato rimbambito, la P luminosa si accende su di un segnale solo quando tutto il treno ha oltrepassato il segnale successivo e si spegne (e la luce da rossa diventa gialla fissa) quando lo stesso treno ha oltrepassato il secondo successivo segnale a valle.
Se qualche volta ti trovi alla fermata Termini sulla banchina lato rebibbia osserva il segnale di "partenza" lato laurentina e la galleria in quella direzione, dove facilmente puoi scorgere il segnale a valle del primo, e cosa accade quando un convoglio si dirige sempre verso laurentina. Vedrai che mi darai ragione.


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MessaggioInviato: mercoledì 18 ottobre 2006, 18:16 
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Ragazzi il segnalamento metropolitano è diverso da quello delle ferrovie.

La sequenza a Milano è R-Rp-G-V oppure a Roma R-Rp-G-Gx-V (nella normalità dei casi poi ci sono eccezioni tipo R-Rp-R/G-G......)

Ovvero i segnali di blocco hanno sì una P fissa, ma prima di incontrare la coda del treno che li precede devono percorrere almeno un'altra sezione di blocco con marcia a 15 Km/h (non a vista che è "concettualmente diversa").

Nelle stazioni e nelle fermate i segnali sono muniti di P luminose che si accendono a seconda del distanziamento o dell'itinerario impostato.

saluti sconsolati per qunto è successo.

ciao

Alex


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MessaggioInviato: mercoledì 18 ottobre 2006, 19:04 
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Località: Grosseto
Emilio ha scritto:
Cita:
Deduzione sbagliata: superando un permissivo puoi trovare la coda di un altro treno, tanto è vero che è di fondamentale importanza la regolare coda accesa specie sul blocco automatico a correnti codificate.
Addirittura in certe situazioni sono ammesse le spinte per il treno precedente qualora sia impossibilitato a muoversi.
Dunque dopo un permissivo c'è la marcia a vista apposta.


Non è che ti riferisci ai segnali di BACC sulle linee ferroviarie, dove la P è riportata su una tabella con accanto l'indicazione della progressiva chilometrica del segnale (e non si accende, come accade in metropolitana, temporaneamente e nel modo che ho già spiegato)?
Nel sistema ferroviario il segnale permissivo che proietta luce rossa può essere sì superato con marcia a vista e con altre cautele perchè la sezione protetta è occupata (o può essere occupata, salvo guasti) da un convoglio. Inoltre in ferrovia non tutti i segnali sono permissivi (esempio: i segnali di protezione e di partenza, che possono però essere resi permissivi in caso di impresenziamento dell'impianto cui afferiscono con l'accensione della P luminosa fissa sullo stante)....


Buono a sapersi.


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MessaggioInviato: mercoledì 18 ottobre 2006, 21:51 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Sì, ma io mi sto basando su una dichiarazione del personale della A: proprio quel convoglio in particolare avrebbe già avuto problemi di frenatura e avrebbe urtato un paraurti al deposito di Osteria del Curato.
Quanto al segnale, quello che si sa è che esiste il rosso permissivo con autorizzazione alla marcia a vista con velocità massima di 15 chilometri orari, almeno stando al regolamento di circolazione della A.
A naso, la velocità del treno era maggiore e comunque non mi pare il segnale la causa dell'incidente.
Quanto alla sensibilità dei macchinisti rispetto alle caratteristiche di frenata di ogni tipo di materiale, mi sembra un falso problema: di solito si effettuano corsi di passaggio per istruire il personale ai nuovi mezzi.
Quanto al fatto che i treni siano di fabbricazione straniera, bisogna anche dire che è una vergogna che da noi esistono ditte più attente a fare causa quando vengono escluse dagli appalti che non a fornire materiale adeguato: la prova sta anche nel fatto che vetture consegnate nuove sette anni fa in pratica escono solo durante le feste di natale e poi rimangono ferme in deposito per tutta una serie di problemi.
Tornando alla circolazione sulla A, chiunque la frequenti avrà notato che in convogli viaggiano appaiati e distanziati di un minuto o due.
Una volta chiesi perché, e mi dissero che si trattava di una prassi di circolazione che aveva a che fare con turni del personale o giù di lì; un altro mi disse che nel caso si fosse guastato un convoglio, quello dopo avrebbe potuto raccogliere i passeggeri del primo.
Ovviamente non sono rimasto convinto in entrambi i casi.


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MessaggioInviato: mercoledì 18 ottobre 2006, 22:23 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 17:21
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Ciao....sono d'accordo con te tranne che per un punto....per il quale nutro ancora qualche dubbio: non è infatti chiaro se effettivamente QUEL treno CAF si stato coinvolto nell'incidente in deposito, potrebbe trattarsi di UN treno CAF tra tutti quelli consegnati.

Ciao Andrea


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